Si svolgerà oggi, domenica 18 dicembre alle ore 17.00, presso la comunità parrocchiale san Simeone Profeta, a Marcianise, il dibattito incentrato sull’adozione e il diritto alla conoscenza delle origini: “Tra storia, realtà e cambiamento”. In tale occasione, verrà presentato, in presenza delle stesse autrici, il saggio “Il parto anonimo”, a cura della prof.ssa Anna Arecchia, Emilia Rosati e Stefania Stefanelli. L’evento sarà preceduto da un pranzo parrocchiale con le famiglie della comunità, e succeduto dell’esibizione canora dei bambini de “Il piccolo coro degli angeli”. “Il libro costituisce il più completo e sintetico trattato sulla tematica, secondo le più recenti pronunce giurisprudenziali, le prospettive filosofiche e psicologiche rispetto alla ricerca delle origini, l’esperienza viva e toccante di chi ne è stato protagonista e del Comitato per il diritto alle origini biologiche che ha promosso e sostenuto la modifica della cosiddetta legge punitiva dei CENTO ANNI” ha affermato l’autrice Anna Arecchia, proseguendo: ” La mia soddisfazione di poterne, finalmente, discutere in un ambiente ecclesiastico, è enorme, segno di una maturazione dei tempi. Ringrazio, infatti don Antonio per la sensibilità mostrata verso il tema, con la speranza di poter affrontare la tematica anche in altre sedi, dal momento che oggi anche le linee guida della scuola tengono conto della situazione dei ragazzi adottati.” Don Antonio Piccirillo, parroco di San Simeone, sulla stella linea di attenzione alla materia, ha invece sostenuto: “Questo dibattito sarà anche occasione di incontro tra chiesa e famiglie. Incontrai la prof.ssa Arecchia qualche mese fa e rimasi subito colpito dalla familiarità con cui mi parlava. Mi fece dono di questo saggio e, una volta terminata la lettura, ho maturato la speranza e la volontà di presentare “Il parto anonimo” alla comunità: occasione adesso finalmente presentatasi. Coincidenza tempistica del dibattito mai più casuale e calzante, dal momento che proprio ieri la Corte di Appello di Napoli ha accolto il ricorso del Comitato Nazionale per il diritto alle origini, con una sentenza che riconosca in pieno il diritto alla conoscenza delle proprie origini biologiche. In merito a tale pronuncia, la prof.ssa Arecchia, che presiede il comitato, ha dichiarato: “Ancora una volta la magistratura ha preceduto il legislatore. Continuo ad esprimere rammarico riguardo alla situazione di stallo del nostro provvedimento in Commissione Giustizia al Senato. Il Comitato Nazionale per il diritto alle origini, costituito insieme a Maria Virginia Volpe ed Emilia Rosati, continuerà la sua azione di informazione e sollecito presso i nostri parlamentari.”
Tina Raucci
