Successo di pubblico e critica per le prime due rappresentazioni del “Cyrano de Bergerac” inscenato dall’associazione App.Art presso il Teatro Ariston di Marcianise. L’opera, pubblicata nel 1897 da Edmond Rostand e riadattata da Raffaele Patti (che ne cura la regia), ha riscontrato un enorme successo tra i giovani studenti dell’istituto “F.Quercia” e tra gli studenti dell’istituto comprensivo “Aldo Moro/Pisacane” di Marcianise. I giovani spettatori sono stati coinvolti in una trilogia di incontri, che prevede un seminario introduttivo presso le scuole partecipanti finalizzato all’educazione al testo e al teatro, per poi proseguire con la visione dello spettacolo maturandone, infine, un dibattito al termine dello stesso. Proprio questa formula ha innescato un’ enorme curiosità tra i ragazzi che, come veterani del teatro, hanno assistito, emozionati e silenziosi all’opera interpretata da Teresa Perretta (Rossana), Gabriele Russo (Cristiano) e Raffaele Patti (Cyrano).
Entusiastiche le critiche al termine dello spettacolo come testimoniano le parole spese dal presidente della Pro Loco, il professore Mimmo Rosato, che così esprime il suo gradimento dopo la visione: “Molto piacevole il Cyrano di Raffaele Patti, presentato questa mattina all’Ariston di Marcianise. Teresa, Gabriele e Raffaele, i tre attori sulla scena, sono stati veramente bravi nell’esprimere l’amore, che si svela, dopo essere stato dietro le quinte, reso maturo da esperienze, che hanno messo duramente alla prova i protagonisti. Un amore, apparentemente di altri tempi, ma che vive nell’animo di ognuno, con gli impulsi e le resistenze, che caratterizzano le epoche. Del resto i riscontri si sono avuti nel dibattito, nel quale i “quercini”, spettatori attenti della prima, hanno toccato questo tema, soprattutto Alessandro, con l’ansia delicata di liberarne il linguaggio, costretto dai nostri tempi a modulazioni minime. Segno che il mito di Cyrano si rivela attualissimo e significativa risulta la scelta operata dal nostro Patti. Suoni, luci e scenografia hanno confortato l’evoluzione di questa “vicenda”, che appartiene alla vita di tutti, come il trionfo dell’albero, centrale alla fine sulla scena, ha voluto significare. Un messaggio forte viene fuori, quello di far “esplodere” quanto abbiamo dentro, nei modi di una comunicazione che aiuti a comprendere e che trova nel teatro l’espressione più convincente”. Pareri favorevoli ed entusiastici giungono anche dalle autorità, il preside Pietro Bizzaro dell’istituto Aldo Moro (presente in sala) e il dirigente Diamante Marotta che rimarca come la rappresentazione ed il successivo dibattito siano stati importanti per gli studenti del “Quercia”, complimentandosi con l’autore e gli attori.
Grande soddisfazione per il regista, attore e sceneggiatore Raffaele Patti che ha evidenziato la splendida risposta delle istituzioni scolastiche locali le quali hanno, con entusiasmo, aderito all’iniziativa. “Auspico – ha spiegato Patti – che tutti i ragazzi delle quinte elementari, medie e superiori del territorio, o buona parte di essi, possano assistere allo spettacolo, così da creare una rete di discussione e condivisione sul testo e sul teatro tout court”.