1- Con il SI’ si mette mano ad alcuni articoli, senza stravolgerli, della Costituzione II Parte-Ordinamento della Repubblica – per ammodernarli e renderli tempestivamente più confacenti alle necessità pubbliche;
2- con il SI’ a questo Referendum confermativo, che non riguarda assolutamente il Governo, si rafforza, nel merito, la democrazia in quanto viene concessa la parola al popolo;
3- con il SI’ maggiore è la tutela dei diritti inviolabili ed immodificabili dei cittadini (art. 2-3-4 Cost. I parte-Principi fondamentali);
4- con il SI’ si rende agevole il lavoro del Governo, molto spesso ingabbiato politicamente dai lavori delle due Camere (deputati e Senato) che oggi svolgono la stessa cosa; mentre il nuovo Senato avrà competenza più specifica nel dar voce alle istanze delle istituzioni territoriali (Regioni, Comuni e città metropolitane);
5- con il SI’ si supera, finalmente, il bicameralismo paritario per evitare che l’ approvazione delle leggi si realizzi in mille o più giorni, evento questo non più adeguato ai tempi;
6- con il SI’ si rafforza la democrazia diretta con iniziativa popolare, cioè proposte di leggi che usufruiranno un iter specifico e preferenziale per la sollecita approvazione soltanto dalla Camera dei Deputati;
7- con il SI’ si velocizza la macchina legislativa ed amministrativa, condizioni essenziali della Politica;
8- con il SI’ viene aggiunto, al già previsto referendum abrogativo, quello propositivo e di indirizzo per la determinazione delle politiche pubbliche;
9- con il SI’ viene attivato, in modo migliore e funzionale, la Carta Costituzionale II Parte, laddove, pressanti esigenze sociali, richiedono, da diversi anni, istituzioni, alla pari con quelle europee, più snelle, più semplici, più efficienti, ma soprattutto governi stabili dalla durata di anni cinque, “conditio sine qua non” per attrarre investimenti, indispensabili, per la crescita economica del nostro Paese;
10- con il SI’ vengono razionalizzate definitivamente le materie di competenza Regionale e quelle dello Stato e, PER ELIMINARE I CONTINUI RELATIVI CONFLITTI DI COMPETENZA DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE;
11- con il SI’ la considerevole riduzione dei costi della politica con la cancellazione del CNEL e delle Province, e con la riduzione di 210 parlamentari del Senato, al cospetto soltanto della presenza di 100 membri nel nuovo Senato, votato dagli elettori di anni 18 e non più di anni 25, -(74 Consiglieri Regionali, 21 Sindaci e 5 con nomina del Presidente della Repubblica, di cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti)-, viene fissato, altresì, il tetto delle relative indennità, e non più la presenza di Senatori a vita;
12- con il SI’ viene introdotta l’istituzione dello “Statuto delle Opposizioni” importante evento democratico, del quale, da tempo veniva chiesto la introduzione, purtroppo mai realizzata;
13- con il SI’ si tratta di scegliere tra questa riforma Costituzionale ed il NIENTE, cioè tra questa Riforma, VERO INIZIO DEL CAMBIAMENTO, oppure il mantenimento dell’attuale, stagnante situazione non più adeguata alle nuove esigenze dei cittadini;
14- con il SI’ del 04/12/2016 SI ATTUA la Riforma Costituzionale, esigenza richiesta, da 30 anni dalla classe politica con vari tentativi, purtroppo mai portati a termine;
15- con il SI’ saremo, finalmente, partecipi di questa Riforma e, con le energie del CAMBIAMENTO, saremo, in questo modo, “VERI COSTRUTTORI” del prossimo futuro in un Paese che corre velocemente, non abbisognevole di “STANCHI CONSERVATORI”.
Pasquale Gaglione – PD Marcianise
