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Il liceo Quercia a Città della Scienza per la Citizen science e l’ educazione alla cittadinanza digitale

Si è tenuto, ieri, nell’ambito della manifestazione Smart Education  &  Technology Days – 3 Giorni per la scuola,  presso Città della Scienza, il seminario dedicato alla educazione alla cittadinanza digitale. In tale sede, il prof. Giovanni Brancaccio, in rappresentanza del Liceo Federico Quercia diretto dal Prof. Diamante Marotta, assistito dall’ex alunno Salvatore Musone, ha illustrato alla platea di docenti e dirigenti scolastici provenienti dalle scuole di tutto il territorio nazionale, il percorso selezionato dalla commissione della Città della Scienza tra quelli di tante scuole di ogni ordine e grado candidate alla presentazione di attività di apprendimento legate alla educazione ai media e con i media. Tale percorso, maturato in un’aula laboratorio 3.0 del liceo scientifico e denominato “Citizen Science: dare cittadinanza alla scienza, dare la scienza ai cittadini”, i cui materiali sono reperibili al link del sito del liceo https://goo.gl/S7WlUA , sfrutta i social network, blog e Facebook al fine di creare ambienti di apprendimento collaborativo, formali e informali. Esso parte dall’esigenza di far maturare competenze di tipo scientifico prescritte dalle Indicazioni nazionali per i licei scientifici, applicando il metodo scientifico in diversi ambiti, risolvendo situazioni problematiche, trasferendo conoscenze acquisite a situazioni di vita reale, anche per potersi orientare in maniera critica e consapevole di fronte a problemi scientifici attuali e dell’immediato futuro, utilizzando strumenti telematici e informatici in maniera critica per attività di studio e approfondimento.

Il modo originale impiegato per far costruire le competenze descritte, è stato quello di connettere i saperi della scuola con i saperi della società della conoscenza attraverso l’acquisizione di problematiche attuali dal mondo di Facebook e il web in generale. Purtroppo Internet è un luogo dove fatti e opinioni si mescolano e si confondono, dove tutte le voci- autorevoli o no – sono sullo stesso piano, dove non esiste alcun filtro; dove si parla della prevenzione degli incendi si trovano insieme e indistinti il pompiere e il piromane. Con il blog creato (e valutato) e la pagina Facebook di cui al link https://www.facebook.com/Rmfcitizenscienze/ gli alunni possono esportare i loro artefatti digitali, condividere risultati di ricerche scientifiche, frutto di studi di una vita, divulgati attraverso pagine Facebook di riviste scientifiche e giornali in generale, pubblicando i loro studi (in gergo didattichese, compiti di realtà o autentici) tesi a smontare, utilizzando la “bilancia” del metodo scientifico, le tante teorie, tra l’altro predominanti in rete, prive di fondamento.

Attraverso tale pagina, tra l’altro, gli alunni e il loro professore, Giovanni Brancaccio, sono giunti alla conoscenza della Dott.ssa Carolina Sellitto, responsabile del laboratorio di Embriologia e Fisiopatologia della Riproduzione presso l’Ospedale di Marcianise, che ha ritenuto opportuno coinvolgerli nella sua idea, ovvero in quella che è lo sbocco naturale dell’approccio acquisito nell’aula, una web serie di divulgazione scientifica attraverso la creazione di una pagina Oxygen https://www.facebook.com/ossigeno2/, anch’essa presentata a Città della Scienza. In questa, puntata dopo puntata, fruibile anche su mobile, in maniera interattiva, in diretta, si affrontano proprio quelle problematiche di particolare rilievo per la società, quali, ad esempio, i vaccini, ospiti alieni che danneggiano le colture, origine dei terremoti, genetica, ecc. e dove, in contemporanea, si dà voce ad ospiti illustri, ricercatori che, in collegamento Skype, illustrano i risultati a cui sono pervenuti attraverso i loro studi e l’applicazione del metodo scientifico nelle sue varie declinazioni.

È stato sottolineato, per le scuole presenti, la possibilità di attingere, dalle due pagine, una miniera di contenuti che tale universo video può fornire per la formazione, l’aggiornamento, la conoscenza e la comunicazione in area educational. Una galassia di forme, modi e pratiche audiovisive che si sono inesorabilmente posti al centro della comunicazione al tempo dei media digitali.

Dal punto di vista dello studente, la partecipazione a reti sociali, l’interazione tra membri di gruppi informali, lo scambio anche estemporaneo di risorse e informazioni possono favorire forme di apprendimento informale, generate dal fatto stesso di vivere o essere nei social network. Sul piano teorico, una teoria chiamata spesso a sostegno di processi di questa natura è costituita dal connettivismo, il cui esponente di spicco è George Siemens (2005). Questo autore e altri studiosi che si riferiscono al connettivismo cercano di fornire una spiegazione dei processi d’apprendimento in linea con la crescente reticolarità del mondo in cui viviamo: la conoscenza e l’apprendimento sono distribuiti nei network di persone e l’apprendimento consiste nella capacità di attraversare, connettersi e far crescere questi network. In quest’ottica, la capacità di connettersi a fonti informative e reti di persone attraverso le tecnologie digitali è importante quanto la conoscenza effettivamente posseduta: apprendere significa, in ultima analisi, rimanere connessi.

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Alfonso Alberico - Marcianise

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