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SS. Crocifisso di Marcianise, la relazione tecnica del 1988, anno dell’ultimo restauro: analisi sugli spostamenti dall’88 a oggi

Per fornire ulteriori elementi su cui riflettere viste le condizioni precarie in cui si trova la scultura, viene riportata di seguito la relazione tecnica riguardante l’ultimo restauro del SS. Crocifisso che risale al 1988. Tale relazione è documentata nel libro sulla storia del Crocifisso di Gaetano Andrisani.

Il lavoro di restauro fu affidato al restauratore Luigi Iodice (Responsabile del Gabinetto di Restauro alle Belle Arti di Caserta) il quale, come documentato dal sopracitato libro, effettuò l’intervento gratuitamente come atto di devozione; al termine dell’intervento di recupero dell’opera d’arte, redige la relazione qui riportata.

Il lavoro richiese alcuni mesi; la relazione si compone sostanzialmente di 2 parti: la prima in cui viene descritta la situazione in cui si trovava la statua prima del restauro, la seconda in cui viene descritto l’intervento di restauro effettuato.

Prima parte: descrizione prima del restauro del 1988

<<L’opera del diciottesimo secolo eseguita dal Colombo è costituita dal Cristo, dal perizoma, dalla Croce e dal cartiglio. Il Cristo, che è una scultura lignea policroma, si presenta in precarie condizioni di conservazione, sia perché ha subito un massiccio attacco dai tarli, sia perché la preparazione e la pellicola pittorica si sono distaccate in più parti. Il Crocifisso, che è costituito da vari innesti di legno scolpiti separatamente ed inseriti in fase di assemblaggio dell’opera, presenta tali giunture sconnesse. Le più evidenti sconnessioni sono quelle delle giunture delle braccia, delle ginocchia e di alcune dita della mano destra.

La testa è la parte più danneggiata, sia a causa dei tarli, sia a causa delle graffiature prodotte dalla corona di spine. Le nocche del dito anulare e del mignolo della mano destra sono andate perdute.

La superficie pittorica presenta delle cadute del colore e delle graffiature. L’opera ha subito dei parziali interventi di restauro nel corso dei secoli, che si evidenziano in particolar modo sulla nuca e sul piede sinistro del Crocifisso. Difatti, al piede sinistro sono stati rifatti l’alluce e il mignolo. È stata danneggiata, nei precedenti interventi di restauro, la superficie pittorica dei piedi, che è stata ricoperta da strati di ridipinture.

Il Cristo, molto spesso, è stato fatto oggetto di parziali tentativi di pulitura della superficie pittorica offuscata dalle vernici imbrunite e dal sudiciume che su essa si era depositato nel corso dei secoli. Tali interventi hanno determinato una situazione di squilibrio nella cromia del colore; difatti, i tentativi di pulitura hanno interessato sempre la superficie pittorica della parte frontale del Cristo,tralasciando tutte quelle zone che presentavano dei problemi, quali mani, viso e tutte le parti che erano poste a tergo dell’opera.

Il bacino del Cristo, che è coperto dal perizoma, è spaccato nelle parti gessose che lo costituiscono e che sono state lasciate grezze dall’artista. Il perizoma, che è costituito da una tela trattata con colla e modellata, è sfilacciato in più parti e presenta parecchie mancanze di colore. Il perizoma è completamente invaso da residui di fiori secchi, sudiciume vario ed insetti rinsecchiti. La pellicola pittorica presenta sulla sua superficie degli strati di sostanze oleose, che, deteriorandosi, ne hanno offuscato e imbrunito la cromia originale.

La Croce, che è costituita da due assi di noce, si presenta deteriorata per l’attacco di tarli. La superficie del legno è annerita dalle affumicazioni delle candele e dalla sporcizia che su essa si è depositata nel corso dei secoli. Anch’essa ha subito dagli interventi di restauro e, difatti, nella parte bassa è stato sostituito un pezzo di Croce con un tassello di castagno.

Il cartiglio è costituito da una lamina di ferro stagnata, lavorata a imitazione di un foglio di pergamena. La superficie pittorica è caduta in molte parti e la lamina di ferro è invasa dalla ruggine.

Seconda parte: descrizione intervento di restauro effettuato 1988

L’intervento di restauro dell’intera opera è volto esclusivamente al fine conservativo della stessa. Il Crocifisso è stato disinfestato dai tarli e si è proceduto al consolidamento della parte lignea fatiscente mediante l’utilizzo di resine sintetiche. Le parti di colore distaccate sono state riconsolidate e riattaccate al supporto. Le dita della mano destra sono state fissate nelle parti staccate.

E’ stata effettuata la pulitura della superficie pittorica e sono stati rimossi gli strati di ridipintura alterata che erano stati stesi sui piedi del Cristo. Si è proceduto alle stuccature delle piccole lacune di colore e alla loro integrazione pittorica ad acquerello. Infine è stata effettuata la verniciatura finale.

Il perizoma è stato pulito, sia dai residui di fiori e dalle lordure varie che in esso si erano depositate, sia dalle sovrapposizioni di colle alterate, che offuscavano ed impedivano la lettura del colore originale. Il cartiglio, che è costituito da due lamine di ferro stagnato e si presentava invaso dalla ruggine, è stato pulito dalla ruggine stessa, consolidato e fissato nella parte dipinta. La Croce è stata disinfestata dai tarli e consolidata con resine sintetiche. La superficie lignea è stata pulita dalle lordure e dalle affumicazioni che su essa si erano depositate nel corso dei secoli e trattata a lucido con vernice ad alcool.

Le sculture lignee policrome sono molto sensibili alle variazioni della temperatura e dell’umidità relativa e il variare di tali valori ne determina il deterioramento. La caratteristica del legno è l’anisotropia dei suoi movimenti interni (rigonfiamento e contrazione) e tale proprietà è la causa principale della deformazione della preparazione. L’instabilità del legno, che dipende dalla variazione dell’umidità e della temperatura dell’ambiente, determina pericolose sollecitazioni alla superficie dipinta che si stacca e cade.

“L’indagine dei valori di temperatura e di umidità relativa, effettuata con il termoigrografo all’interno della nicchia che ospita il Crocifisso, ha fatto registrare dei valori ambientali idonei per la conservazione dell’opera. Tuttavia, l’annuale spostamento del Crocifisso dalla nicchia per esigenze religiose espone l’opera sia a quelle sensibili variazioni di temperatura e di umidità, sia a quelle sollecitazioni brusche che si determinano negli spostamenti dell’opera stessa e che tanto si ripercuotono sulla stabilità strutturale del manufatto. È necessaria, quindi, per la conservazione dell’opera d’arte, una manutenzione continua atta a prevenire gli eventuali danni”.

 

Ricostruzione storica spostamenti SS. Crocifisso dal 1988 a oggi

1989 – Settembre: la statua viene spostata per il periodo di festa, esposta alla pubblica venerazione al centro del presbiterio.

1990 – Settembre: la statua viene spostata per la festa e sistemata su un carrello con ruote, per essere già pronta per la processione, che si ricorda ha cadenza quinquennale, ogni 5 anni.

A proposito dell’allestimento, così scrive Andrisani nel suo libro: “Deve dirsi che negli ultimi anni (dagli anni ’80 in poi) un assetto più organico e ordinato va assumendo il ciclo festivo nelle manifestazioni varie che lo definiscono e lo esprimono. Con il cessare del servizio corale canonicale, per l’esposizione della santa Immagine possono essere utilizzati, e lo sono con soddisfazione di tutti, gli ampi spazi del presbiterio: la statua viene sistemata nei giorni celebrativi dell’annuale festività, anziché nel transetto come in antico, con il <<tosello>> addossato al pilastro destro dell’abside, in grandi e sfarzosi apparati, di anno in anno mai ripetitivi, davanti all’altare maggiore”.

1991 – Settembre: la statua viene spostata per il periodo di festa, esposta alla pubblica venerazione al centro del presbiterio.

1992 – Maggio 1992: il Papa a Capua. Dopo le resistenze del Parroco che si oppone al trasporto della statua consapevole dei pericoli che può correre e dei danni che può subire la scultura, l’allora Vescovo di Capua, Mons. Diligenza, impone la sua autorità in quanto vuole il Crocifisso di Marcianise a Capua. Nel pomeriggio del 23 maggio, vigilia della visita di Papa Wojtyla a Capua, il Crocifisso viene sistemato con accortezza in un camion e scortato dai devoti più attaccati all’effige viene portato con la dovuta prudenza nella chiesa Capuana di San Roberto Bellarmino…il 24 maggio 1992 ha luogo l’eccezionale raduno della gente dell’arcidiocesi per l’incontro con Giovanni Paolo II…subito dopo la grandiosa manifestazione capuana di Piazza D’Armi, il Parroco Rossano presenzia alle operazioni del ritorno della statua senza alcun danno nella chiesa marcianisana di San Michele Arcangelo..appena arrivati l’Immagine viene subito riposta nella sua nicchia…

Settembre 1992: la statua viene spostata per il periodo di festa, esposta alla pubblica venerazione al centro del presbiterio.

1993 – Settembre: la statua viene spostata per il periodo di festa, esposta alla pubblica venerazione al centro del presbiterio.

1994 – Settembre: la statua viene spostata per il periodo della festa; si procede come per il 1993.

1995 – Settembre: la statua viene spostata per il periodo della festa; esposta alla pubblica venerazione al centro del presbiterio. A scadenza del quinquennio, è in programma la Processione. Il Crocifisso viene spostato dalla cappella e collocato al centro del presbiterio con un allestimento che vede la statua già pronta per uscire in processione, sistemata su un carrello con ruote. Quest’anno, 1995, viene invitato il Cardinale Vincenzo Fagiolo a presiedere alla Messa Solenne prima della Processione che vede una grande partecipazione di folla.

1996 – Settembre: anno ordinario, si procede come per il 1993

1997 – Settembre: anno ordinario, si procede come per il 1993

1998 – Settembre: la statua viene spostata dalla cappella ed esposta alla pubblica venerazione, quest’anno viene effettuato l’allestimento previsto per la Processione. Come documentato dal libro di Andrisani, infatti, la Processione veniva, e viene, fatta ogni 5 anni ed eccezionalmente per qualche particolare circostanza, come l’ingresso di un nuovo Arcivescovo in Diocesi. Nel 1998 si include la Processione della statua miracolosa nel programma dei festeggiamenti per l’ingresso nell’Arcidiocesi di Capua del nuovo Vescovo Bruno Schettino. Così si faceva in quel periodo.

1999 – Settembre: la statua viene spostata per essere sistemata nello spazio centrale del presbiterio per il periodo di festa.

2000 – Anno del Giubileo: la Chiesa di San Michele Arcangelo viene designata nell’Arcidiocesi Capuana come luogo per lucrare le indulgenze giubilari.

Luglio 2000: il 25 luglio 2000, visto l’anno giubilare, il Crocifisso viene portato in Piazza Umberto I per una messa solenne celebrata nella piazza principale della città. Al termine la statua viene risistemata nella sua cappella all’interno del Duomo.

Settembre 2000: trascorrono 5 anni dal 1995 e a scadenza del quinquennio il Crocifisso viene portato in Processione, evento che ebbe un’intensità religiosa particolare visto l’anno giubilare. Anche quest’anno, come negli anni antecedenti, il Crocifisso viene spostato dalla sua cappella e collocato al centro del presbiterio con un allestimento che vede la statua già pronta per uscire in Processione, sistemata su un carrello con ruote.

2001 – Settembre: anno ordinario, si procede come per il 1999

2002 – Settembre: anno ordinario, si procede come per il 1999

2003 – Settembre: anno ordinario, si procede come per il 1999

2004 – Settembre: anno ordinario, si procede come per il 1999

2005 – Settembre: quest’anno, il 2005, la festa assume un senso particolare; siamo alla vigilia del terzo centenario dall’arrivo della scultura di Giacomo Colombo a Marcianise. Domenica 11 settembre 2005 la Messa Solenne viene celebrata dal Cardinale Alfonso Lopez Trujillo che prende poi parte alla Processione. Nel 2005 quindi a scadenza del quinquennio, il Crocifisso viene portato in Processione; come avviene negli anni antecedenti (1990, 1995, 1998 e 2000 in particolare) la statua quando viene spostata dalla cappella e sistemata al centro del presbiterio, viene già preparata per la Processione, sistemata su un carrello con ruote. Soluzione giusta quanto saggia per evitare ulteriori rischi e pericoli.

Qualche settimana dopo la conclusione della festa, il 30 ottobre 2005, l’allora Parroco e Primicerio del Duomo Mons. Gaetano Rossano lasciò l’incarico. Successore Don Paolo, l’attuale Parroco.

2006 – Si arriva ai festeggiamenti del trecentenario (1706-2006); a tale proposito, viene riportato testualmente il pensiero di Andrisani: “Entusiasta, il nuovo Parroco si butta sulla celebrazione del terzo centenario a capo fitto e, non perché la lentezza, per non dire la prudenza, virtù cardine, non sia scelta del suo vivere, stila un programma di tutto rispetto, per noi, però, incentrato su eccessivi spostamenti della scultura”.

Aprile 2006: la statua viene spostata, purtroppo, in occasione delle festività di Pasqua. Il 16 aprile 2006, venerdì Santo, il Crocifisso viene sceso (spostato) dalla cappella e portato poi sull’altare maggiore per la funzione dell’adorazione della Croce. Questa celebrazione vede una grande partecipazione di fedeli che poi si accalcano in fila e vanno a baciare, e inevitabilmente toccare, il Crocifisso che viene appoggiato al lato destro della balaustra dell’altare maggiore. La statua rimane nel presbiterio per tutto il periodo di Pasqua.

Maggio 2006: il momento storico del tre centenario ruota attorno alla data del 22 maggio, il giorno del 1706 in cui viene benedetta la scultura a Napoli e poi portata a Marcianise. Il Crocifisso viene esposto sull’altare maggiore per un solenne triduo di celebrazioni religiose. Quindi ulteriori spostamenti per la statua che dopo il periodo di Pasqua (aprile), viene di nuovo spostata a maggio.

Anche il ricordo del 25 luglio assume quest’anno un’importanza spirituale particolare, oltre che l’antica novena, questa volta vista la ricorrenza, la Messa Solenne viene celebrata in Piazza, presieduta dal Vescovo Giovanni D’Alise, in quegli anni Vescovo di Ariano Arpino.

Settembre 2006: tutte le celebrazioni religiose, come quelle civili esterne hanno toni sostenuti. È l’Arcivescovo emerito di Napoli, cardinale Michele Giordano a celebrare la Santa Messa nel giorno centrale della festa e a prendere parte poi alla solenne Processione insieme con gli Arcivescovi Capuani Luigi Diligenza e Bruno Schettino.

Essendo il trecentenario (1706-2006) la statua viene portata in Processione; quindi 2 anni consecutivi la Processione, 2005 e 2006. Da quest’anno però, il Crocifisso viene sistemato sull’altare maggiore e non al centro del presbiterio come nei decenni antecedenti. Questo sottopone la scultura ad ulteriori spostamenti in quanto la statua viene prima spostata dall’altare per essere preparata per la Processione e dopo la Processione viene poi ancora spostata per essere di nuovo sistemata sull’altare. Altra cosa importante e controproducente è che quest’anno il Crocifisso non viene sistemato su un carrello con ruote, ma viene portato a spalla da accollatori locali con tutto quello che ne consegue: ulteriori stress, oscillazioni e sollecitazioni per la statua.

Alla fine del periodo di festa, così scrive Andrisani: “Esposto sull’altare maggiore della chiesa di San Michele Arcangelo da venerdì 19 maggio, il 25 ottobre, mercoledì, dopo una celebrazione eucaristica di ringraziamento..il Crocifisso viene riportato nella sua nicchia tra gli applausi calorosi della gente che viene ad assistere alla cerimonia. Vedo qualcuno allungare il braccio per toccare con un fazzoletto di carta la statua: non può farne certo una reliquia. È la novità di questi nostri giorni insicuri..un segno della ricerca affannosa del magico nella nostra vita. La fede è ben altra cosa, è virtù teologale che bagna gli occhi con lacrime di carità a chi vuol riempirsi il cuore di speranza mentre il Cristo in Croce viene issato a posto storico che gli fanno gli avi generosi”.

2007 – Settembre: il Crocifisso viene spostato dalla sua cappella per il periodo di festa e sistemato sull’altare maggiore; sia prima che dopo, gli spostamenti avvengono in pubblico con la presenza in chiesa di tanti fedeli, tante persone a cui, purtroppo, viene permesso di toccare la statua. Nei decenni precedenti invece gli spostamenti avvenivano in silenzio e nella tranquillità che richiedono tali operazioni viste già le complesse manovre per spostare la statua dalla nicchia e quindi dalla cappella.

2008 – Settembre: il Crocifisso viene spostato per il periodo di festa così come avviene per il 2007

2009 – Settembre: il Crocifisso viene spostato per il periodo di festa così come avviene per il 2007

2010 – Settembre: quest’anno, a scadenza del quinquennio (5 anni), il Crocifisso viene portato in Processione. Anche in questo caso come per i 4 anni precedenti, la statua viene sistemata sull’altare maggiore e non negli ampi spazi del presbiterio. Quindi anche in questa occasione la scultura subisce ulteriori spostamenti (che si potevano evitare) in quanto dall’altare maggiore viene spostato per la Processione, poi dopo la Processione viene di nuovo spostato per essere sistemato sull’altare maggiore, alla fine del periodo festivo viene poi spostato per ritornare nella cappella. Da sottolineare che anche quest’anno, come nel 2006, il Crocifisso per la Processione non viene sistemato sul carrello con ruote, ma viene lo stesso portato a spalla da accollatori locali; la statua quindi subisce ulteriori stress, oscillazioni e sollecitazioni.

2011 – Il 2011 è un anno un po’ particolare in quanto il Duomo viene chiuso per alcuni mesi per importanti lavori di ristrutturazione che interessano in particolare la sistemazione delle coperture (tetto). Nel luglio del 2011, per la novena in preparazione del 25 luglio, il Crocifisso viene spostato dalla sua cappella e a mano viene portato nella chiesa di San Carlo dove rimane per tutto il periodo della festa, fino al 6 dicembre 2011. In questa data, infatti, il Duomo a conclusione dei lavori viene riaperto al culto con una Messa Solenne presieduta dall’allora vescovo di Capua Mons. Schettino. Il Crocifisso viene portato a mano dalla chiesa di San Carlo al Duomo e sistemato poi nella cappella.

2012 – Settembre: il Crocifisso viene spostato per il periodo di festa così come avviene per il 2007

2013 – Settembre: il Crocifisso viene spostato per il periodo di festa così come avviene per il 2007

2014 – Aprile: quest’anno il Crocifisso, purtroppo, viene spostato anche a Pasqua, il 18 aprile 2014, per la celebrazione dell’adorazione della Croce del Venerdì Santo. Durante questa celebrazione il tutto avviene come per il 2006. La statua viene spostata dalla sua cappella e portata poi sul pavimento in maioliche; rimane sul lato destro del pavimento, a fianco dell’altare, vicino alla balaustra, per tutto il periodo di Pasqua; viene poi riportato nella cappella.

Settembre: il Crocifisso viene spostato per il periodo di festa grosso modo come avviene per il 2007; consultare il seguente link: http://www.marcianise.info/2014/10/allarme-statua-del-crocifisso-durante-la-traslazione-lesionato-dito-della-mano-destra/ [1]

2015 – Settembre: dopo l’intervento della Soprintendenza di Caserta che chiede esplicitamente di evitare ulteriori stress alla statua ultrasecolare al fine di preservarla, finalmente si decide di spostare la statua prima sella messa serale. Il Crocifisso quindi viene spostato dalla cappella all’altare maggiore prima, quando la chiesa è vuota per evitare che i fedeli toccassero la scultura.    

Quest’anno, essendo trascorsi 5 anni, il Crocifisso viene portato in Processione. Finalmente si decide di tornare all’utilizzo del carrello con ruote che è sicuramente più adatto e riduce i rischi e i pericoli di danneggiamenti; quest’ultima soluzione infatti permette maggiore scorrevolezza durante il percorso della Processione e riduce gli stress e le oscillazioni a cui è sottoposta la scultura rispetto a quando è stata portata a spalla dagli accollatori. Anche quest’anno però come si è visto il Crocifisso viene sistemato sull’altare maggiore e non al centro del presbiterio. Questo, come avvenuto nel 2006 e nel 2010, sottopone la statua ad ulteriori spostamenti in quanto viene spostata per essere preparata per la Processione, dopo la Processione viene di nuovo spostata per essere di nuovo sistemata sull’altare maggiore e dall’altare maggiore, alla fine del periodo di festa, viene di nuovo spostata per tornare nella cappella.

Troppi spostamenti! Quando è in programma la Processione, deve essere fatto un allestimento in base al quale quando viene spostato dalla cappella, il Crocifisso deve essere già pronto per uscire in Processione.

Da quanto descritto emerge un quadro non confortante; dall’88 ad oggi, meno di 30 anni, il Crocifisso ha subito troppi spostamenti, alcuni dei quali potevano sicuramente essere evitati.

Importante sottolineare che come rilevabile dalla relazione tecnica la scultura, in legno policromo, è molto sensibile alle variazioni della temperatura e dell’umidità relativa e la variazione di questi valori ne determina il deterioramento. All’interno della nicchia che ospita il Crocifisso, i valori di temperatura e di umidità relativa (valori ambientali) sono idonei per la conservazione dell’opera.

In ultimo, a proposito della relazione tecnica, viene riportata la riflessione di Andrisani: “La chiarezza della relazione ci esime da ogni commento. Ci pare solo giovevole ripetere che meno la scultura si muove dalla sua nicchia, meglio è per la sua preservazione. Inoltre ci sembra assai saggia la decisione di togliere il Crocifisso dalla sua cappella solo ogni cinque anni per la rituale processione: in tale senso ogni raccomandazione è superflua. In più, per gli strapazzi che la statua subisce dal restauro in poi, e specie in quest’ultimo anno (il riferimento è al 2006, anno del trecentenario), non sarebbe male sottoporre ad un’accorta revisione il suo stato di conservazione ed eventualmente disporre per qualche intervento, se non restaurativo, almeno di prevenzione”.

Vincenzo Tartaglione

 

Bibliografia/sitografia/fonti

Libro “Il Crocifisso di Marcianise

Autore: Gaetano Andrisani

Edizione: Saggi Storici Casertani Collana

Data di pubblicazione: 1 gennaio 2007

Capitolo XVII (17) – I giorni nostri da pag 120 a pag 138

paragrafo “Il restauro” da pag 126 a pag 129

paragrafo “Per il Papa a Capua” da pag 129 a pag 135

paragrafo “La fine del millennio” da pag 136 a pag 138

Capitolo XVIII (18) – Il terzo centenario da pag 139 a pag 145

 

Libro/opuscolo “Marcianise e il SS. Crocifisso

Autore: sacerdote Raffaele Iodice

Edizione/anno di pubblicazione: “Napoli, Stabilimento Tipografico Gennaro Cozzolino, 1906”

Ristampa anastatica: anno 2011

Prefazione: Mons. Bruno Schettino, Arcivescovo Diocesi di Capua

Note editoriali a cura di Donato Musone