Missione compiuta per il primo evento Dojo realizzatosi il giorno 1 luglio. L’obiettivo era quello di creare un nucleo, delle fondamenta solide di una rete locale aperta che favorisca l’acquisizione delle competenze digitali nei giovani e funga da catalizzatore per le azioni di innovazioni degli enti locali. Lo spazio di incontro della biblioteca, gentilmente concesso dal Comune di Marcianise, ha consentito di creare un mondo dove ogni ragazzo ha l’opportunità di imparare ad utilizzare la tecnologia ed essere creativo in un contesto creativo e sociale; l’aula del palazzo della Cultura, si è rivelata una soluzione ideale per stimolare la creatività e la condivisione delle attività tra i ragazzi.
La nascita di questo club è stata favorita da un approccio didattico laboratoriale nell’ aula-laboratorio 3.0 “A. De Filippo” di Scienze e Tecnologia del liceo scientifico Federico Quercia di Marcianise, nell’ambito dell’ idea di innovazione “didattica per scenari” sposata dal prof. di Scienze naturali nonché componente del team di innovazione digitale, Giovanni Brancaccio, con il supporto dell’istituto di Ricerca per l’innovazione didattica INDIRE e la docente di Informatica del corso G del liceo opzione scienze applicate, prof.ssa Antonella Iannotti . Si è giunti così, attraverso varie fasi (Design brief), alla costituzione di un club CoderDojo, il Marcianise@citizenclubdojo, di cui i Champions co-fondatori sono i maturandi Salvatore Musone, Felice Mondo e Luca Musone, i volontari Marica Cecere, Angelo Cecere, Michelangela Topa, Raffaele Zarano, Alessia Tartaglione . Ad essi si affiancheranno, nel tempo, altri volontari. Tutti gli eventi ed ogni altra iniziativa sul territorio, incluse quelle rivolte alla formazione degli adulti e nelle scuole, sarà supportata dall’associazione Marcianise Terra di Idee presente, all’inaugurazione, nella persona dell’Ing. Enzo Raucci. Hanno assunto la funzione di mentor, gli attivisti del primo club Dojo della provincia di Caserta Maddaloni@Perlatecnica, l’ing. Mauro D’angelo, l’ing. Luigi Capobianco, l’ing. Anita Russo, l’ing. Gennaro Angellotti, il piccolo Champion in erba Pasquale D’Angelo. Perlatecnica è una associazione no-profit di promozione sociale con sede a Maddaloni (CE), nata nel 2014 su iniziativa dei quattro soci fondatori, l’ing. Mauro D’Angelo, l’ing. Marco Avellino, l’ing. Michele Ignarra e la dott.ssa Daniela D’Agostino. Lo scopo principale di Perlatecnica è la divulgazione e la diffusione della cultura digitale in tutti i suoi aspetti. Il percorso che ha portato alla nascita del club è stato supportato, oltre che dallo staff dirigenziale composto dal Dirigente scolastico Prof. Diamante Marotta, dai Prof. Pasquale Delle Curti e la prof.ssa Lia Di Luzio, dall’animatore digitale Prof.ssa Patrizia Tracanna, dagli altri componenti del Team di innovazione digitale Prof. ssa Francesca Moschetti, Prof. Vincenzo Serafino e dall’esperta di Calcolo in Ambiente Evoluto (ACE) Prof.ssa Concetta Marino. Il primo incontro del primo ciclo di attività ha avuto come tema centrale l’introduzione base ai concetti di programmazione attraverso l’uso del linguaggio Scratch (Realizzato dal MIT), ispirato alla teoria costruttivista dell’apprendimento e progettato per l’insegnamento della programmazione tramite primitive visive. L’obiettivo finale del primo ciclo di incontri (il prossimo si svolgerà a settembre) è la realizzazione di un gioco, sulla falsariga di quello creato in una scuola di Flero (Brescia), che aiuti a capire che le problematiche discusse dai protagonisti della politica e dell’economia mondiale, nel corso della XXI conferenza di Parigi, sul clima e i cambiamenti climatici, non sono delle cose astruse e lontane dalla nostra piccola realtà. Questo tipo di approccio sarà usato, in futuro, per le fasce di età più avanzate (15-18 anni) anche per il Phisical Computing e la Robotica ambientale utilizzando mBlock (derivato da Scratch) insieme alla piattaforma Hardware Arduino. Nel mondo odierno i computer sono dovunque e costituiscono un potente strumento di aiuto per le persone. Per essere culturalmente preparato a qualunque lavoro uno studente di adesso vorrà fare da grande è indispensabile quindi una comprensione dei concetti di base dell’informatica. Esattamente com’è accaduto in passato per la matematica, la fisica, la biologia e la chimica. Il lato scientifico-culturale dell’informatica, definito anche pensiero computazionale, aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini scientifici. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding ) in un contesto di gioco.
