In questa campagna elettorale sono state fatte molte proposte volte a migliorare la città. Ma preliminare a tutto è che la prossima amministrazione, che mi auguro sia guidata da Antonello Velardi, ponga una serie di azioni volte a rendere la macchina amministrativa totalmente trasparente. Bilanci, atti amministrativi, verbali delle commissioni, provvedimenti di ogni tipo vanno pubblicati sul sito del comune e devono essere facilmente fruibili da tutti. Far operare l’amministrazione comunale alla luce del sole è una garanzia di controllo per i cittadini e nello stesso tempo ridimensiona i tentativi di far passare delle decisioni importanti nel silenzio e nell’oscurità delle stanze chiuse. Incrementare la preliminare realizzazione di strumenti concreti per l’effettiva realizzazione della trasparenza dell’amministrazione comunale è un obiettivo cardine dell’intera amministrazione pubblica.
Il Governo con l’approvazione del Foia (Freedom of Information Act) intende realizzare una vera e propria rivoluzione di “trasparenza” della Pubblica Amministrazione, attraverso il riconoscimento del diritto di accesso gratuito dei cittadini a tutti gli atti pubblici (salvo in caso di specifiche e ben motivate eccezioni). Per non parlare troppo in giuridichese, l’amministrazione comunale ha l’obbligo di mettere ogni cittadino nelle condizioni di conoscere cosa accade all’interno delle mura del Comune. Il diritto di conoscere atti e informazioni (come, ad esempio, dai finanziamenti del Comune ai tempi di smaltimento di ogni singola pratica, dalle procedure di valutazione usate in una gara di appalto ai concorsi), deve diventare la regola. La mancata diffusione dei provvedimenti dovrà essere motivata solo dalla garanzia di interessi particolari, come il segreto di Stato o la privacy o tutele commerciali.
La prossima amministrazione – ad esempio – dovrà autoimporsi di mettere online i pagamenti effettuati per consentire di tenere sotto il controllo i debiti nei confronti dei fornitori; bisognerà pubblicare i dati dei titolari degli incarichi dirigenziali (ivi comprese le indennità erogate); la sanità dovrà rendere pubblici i criteri di formazione delle liste di attesa. Per molti tutto ciò può sembrare un sogno ma è l’unica strada per far diventare Marcianise una città normale e moderna.