Riceviamo da un nostro lettore questo articolo che pubblichiamo integralmente: “Da documenti consultati si deduce chiaramente che esistono fonti storiche ben precise che stabiliscono i percorsi che le processioni devono seguire, in particolare le processioni che iniziano dal Duomo. Come noto, sia le origini di Marcianise, sia le origini del Duomo, sono molto antiche. Fino ai primi decenni del XV secolo, nelle carte si accenna sempre alle due distinte chiese di San Michele e San Martino ma in seguito vengono a formare un’unica Rettoria. Alla fine del ’400, la chiesa di San Michele Arcangelo compare nei documenti ed in un atto del 1484 viene ormai già definita come “Ecclesiam Maiorem” di Marcianise.
Si deduce quindi che dalla seconda metà del XV secolo compare solo la chiesa di S. Michele Arcangelo nei documenti, che acquista particolare importanza e prestigio fino ad essere elevata a Collegiata nel 1524. In questo periodo storico, seconda metà del ‘400, i sacerdoti di S. Michele Arcangelo hanno un posto di prestigio e privilegio rispetto al clero locale; la conferma di ciò è data da documenti stilati nel 1484. In particolare nell’anno 1484 viene redatto un Concordato tra i sacerdoti marcianisani della Diocesi di Capua e quelli di Caserta, stilato alla presenza dei rispettivi ordinari, che stabilisce regole e disposizioni ben precise per quanto riguarda le processioni e le altre funzioni religiose cui il clero casertano era tenuto a partecipare.
In questi documenti è evidente la posizione centrale del Duomo in particolare nel punto in cui veniva stabilito che i sacerdoti casertani sono obbligati a venire presso la Chiesa Maggiore di Sant’Angelo nel Castello diMarcianise per la Festività del Corpus Domini. Questo quindi conferma che il Duomo di Marcianise aveva già in quegli anni una certa monumentalità e importanza per quanto riguarda le Solenni Celebrazioni Religiose. Da questo Concordato emergono alcuni aspetti importanti su come Marcianise si presenta in quell’epoca tra cui la suddivisione del territorio nelle due Diocesi di Capua e Caserta, che esiste tutt’oggi, l’esistenza del Castello di Marcianise “Castrum”; la struttura quasi già definita dei quartieri cittadini attraversati dalle processioni: “Pagnali”, “San Simeone”, “Annunziata”, quest’ultimo all’epoca rappresentava la zona più popolata. C’è un chiaro riferimento al fatto che il percorso della processione del Corpus Domini deve essere lo stesso delle altre Processioni che hanno origine dal Duomo, percorso che veniva (e deve essere) effettuato negli anni ’80, periodo in cui risale la fonte storica consultata e che è stato seguito fino ai primi anni 2000.
Riassumendo quindi si possono individuare alcuni punti salienti:
1) le Processioni che partono dal Duomo devono rientrare (e quindi tornare) al Duomo
2) le Processioni che partono dal Domo devono seguire il percorso stabilito dal Concordato stilato nel 1484
3) le Processioni che partono (iniziano) dal Duomo devono attraversare i quartieri principali di Marcianise: <<Pagnali>>, <<S.Simeone>>, <<Annunziata>>, come rilevabile da quanto sopra riportato, per arrivare poi, percorrendo le attuali strade via Santoro e via Grillo a uno dei posti cardine di Marcianise, ossia Piazza Umberto I, la piazza più importate della città formando quindi il cosiddetto “QUADRATO”.
In questo periodo, ultimi decenni del ‘400, Marcianise aveva sicuramente un centro abitato ridotto rispetto ad oggi e anche il numero di abitanti era inferiore; si può quindi dedurre che all’epoca il centro abitato rientrava sostanzialmente in quello che oggi è il centro storico e quindi le Processioni attraversavano (e devono attraversare) i quartieri principali della città per permettere ai cittadini di partecipare a tali importanti funzioni religiose.
Questo quindi conferma, per quanti ne avessero qualche dubbio, che c’è un motivo ben preciso riguardo al fatto che le Processioni che iniziano dal Duomo devono percorrere il cosiddetto “QUADRATO” dal momento che il Concordato del 1484 stabilisce che le Processioni più importanti che si svolgono a Marcianise devono attraversare i quartieri principali della città.
Le decisioni dell’attuale parroco del Duomo di stravolgere il percorso di alcune Processioni quindi sono del tutto sbagliate e contro le disposizioni stabilite dal Concordato del 1484.
Evidente è anche la Processione di ieri, quella del Corpus Domini appunto, che in base a quanto descritto, deve percorrere il cosiddetto “QUADRATO “ attraversando i quartieri di Marcianise e deve poi rientrare al Duomo; assurdo anche il percorso che è stato deciso per la Processione della Madonna di domenica 22 maggio che è arrivata addirittura a Capodrise.
È noto che ci sono state molte polemiche negli ultimi anni per la defezione delle varie Congreghe alle processioni per il delirante stravolgimento dei percorsi voluti e imposti da don Paolo.
Bene fecero quindi le Congreghe, in particolare tra il 2011 e il 2012, a insorgere e a ribellarsi rispetto agli stravaganti e insensati percorsi imposti; nel 2012, da secoli che esistono, le Congreghe disertarono la Processione del Corpus Domini per questi motivi.
Marcianise si deve svegliare e deve riappropriarsi delle proprie tradizioni religiose; le tradizioni si dicono tali perché ci sono state tramandate nei secoli e perché esistono documenti alla base a sostegno delle stesse. Le tradizioni religiose delle città, come la nostra, devono essere rispettate”.