Sono previsti cambiamenti per il nuovo Piano ospedaliero della Regione Campania che è stato appena inviato al Ministero della Salute a Roma e agli altri dicasteri competenti per l’approvazione. Lo anticipa stamane il quotidiano Corriere del Mezzogiorno. Non si chiuderanno alcuni ospedali così come previsto in precedenza, ma si procederà al ridimensionamento di alcune strutture considerate come “replicatori” di servizi e ad una generale riorganizzazione. E’ oramai accettato il concetto che le Emergenze Cardiologiche richiedono una organizzazione territoriale a rete con uno strettissimo coordinamento tra le varie strutture ospedaliere ed una collaborazione con le strutture del 118. La logica fondante è quella di offrire una soluzione unitaria per la soddisfazione delle aspettative e delle preferenze dei cittadini/utenti, attraverso un processo che permetta di individuare con immediatezza tutti gli interventi necessari, dai più semplici a quelli tecnicamente più complessi. La distribuzione territoriale di tutti i servizi sarà organizzata attribuendo ad ogni struttura in essa inserita compiti specifici, individuando requisiti delle strutture (nodi della rete) e protocolli che regolino la cooperazione fra strutture (relazioni fra nodi). Per le reti che comprendono servizi di alta specialità, ci si ispira al “Modello Hub & Spoke“, che esprime un’idea dinamica dell’assistenza collegata ai gradi di complessità, per cui quando una determinata soglia di complessità viene superata si trasferisce la sede dell’assistenza da unità periferiche ad unità centrali di riferimento. Il modello disegna l’organizzazione dei servizi afferenti alla medesima linea di produzione, concentrando gli interventi di alta complessità in centri di alta specializzazione (hub) e identificando i centri collegati (spoke), cui compete la selezione, l’invio e la “ripresa in carico” dei pazienti.
In particolare gli ospedali di Piedimonte Matese, Sessa Aurunca, Santa Maria Capua Vetere, Maddaloni e Marcianise, sede di pronto soccorso, sono individuati quali centri spoke per la rete cardiologica. Marcianise non sarà più accorpato con l’Ospedale di Maddaloni, così come previsto dalla precedente programmazione, ma resta identificato come presidio con Pronto Soccorso. Arriveranno, inoltre, la disciplina di Oculistica e di Terapia intensiva. Rafforzata la disciplina di Gastroenterologia. Inoltre resteranno i reparti di Ostetricia e Ginecologia con Pediatria già trasferita da Maddaloni che diventa “spoke” per le emergenze pediatriche.
Nuovo piano ospedaliero regionale: Marcianise non si accorpa con Maddaloni e diventa “spoke” per la rete cardiologica. Arrivano Oculistica e Terapia Intensiva
19 Mag 2016
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