Dopo aver frequentato il Liceo Scientifico “F. Quercia” ed essersi laureato con lode in Ingegneria Informatica alla Seconda Università di Napoli, prima di trasferirsi a Cambridge, il giovane ricercatore di Marcianise ha avuto esperienze all’Imperial College di Londra (in particolare, all’Hamlyn Centre, un centro di ricerca all’avanguardia in materia di sensoristica e robotica), all’Università di Trento e alla University of Southern California di Los Angeles. Durante il dottorato di ricerca dal titolo”Ingegneria Informatica ed Automatica”, conseguito presso l’Università di Napoli Federico II, ha condotto ricerche nel campo della sicurezza fisica delle infrastrutture critiche, collaborando con Ansaldo STS allo sviluppo di un sistema per rilevare potenziali attacchi (da semplici atti vandalici ad attentati terroristici) ai sistemi ferroviari. Successivamente ha lavorato per un paio d’anni in Selex Sistemi Integrati (l’attuale Selex ES) nel settore della gestione aeroportuale. Nello specifico, è stato responsabile dello sviluppo di un sistema aeroportuale integrato che ha presentato agli airshow di Parigi e Dubai, due dei più importanti saloni aerospaziali a livello mondiale.
“Sono in Inghilterra da più di due anni ormai” – ci spiega. “Ho cominciato a lavorare all’Imperial College di Londra nel Gennaio 2014 e lo scorso Febbraio mi sono trasferito all’Università di Cambridge. Sorvolando sul clima, che comunque devo ammettere che è migliore di quanto siamo abituati a pensare, posso dire che mi sto trovando molto bene qui. La vita è molto dinamica, Londra è un caso a parte, ma anche Cambridge offre tanto soprattutto dal punto di vista storico-culturale e sociale. Io e mia moglie (anch’essa italiana ndr) non abbiamo avuto difficoltà a fare nuove amicizie perché buona parte delle persone che vivono qui non sono locali ed hanno la nostra stessa necessità di crearsi una vita lontano dal proprio Paese d’origine. Ovviamente la famiglia e gli amici di sempre mi mancano, così come mi manca Marcianise, le sue tradizioni e i suoi eventi culturali, che però seguo a distanza grazie ai social e ai giornali locali come Caffè Procope. A questo ci ho fatto un po’ l’abitudine: vivo lontano da Marcianise da più di sei anni e prima di trasferirmi in Inghilterra sono stato a Los Angeles, Roma e Trento. La marcianisanità, con i suoi veri valori, la porto sempre dentro, frutto dell’educazione ricevuta in famiglia. Quando torno in città, generalmente durante le festività natalizie e pasquali, ne faccio il pieno quasi come fossi una batteria ricaricabile”.
Alla domanda se ritiene che Marcianise abbia influito sul suo successo Andrea Gaglione risponde: “Penso che in generale la città ed il contesto in cui si cresce influisca sempre sulla vita delle persone perché contribuisce a formarne il carattere, che a sua volta rappresenta una componente fondamentale per fare bene. Inoltre, l’essere parte di una comunità forte e con una storia e delle tradizioni importanti aiuta molto nelle relazioni sociali in ambienti multiculturali, principalmente perché si hanno storie da raccontare. Storie che per noi sono normali, ma che per un indiano o un americano sono estremamente affascinanti. Proprio per questo cercherò di trasmettere i nostri valori e le nostre tradizioni a mio figlio, nato a Londra lo scorso Dicembre”.