Ecco le proposte di Giuseppe Amoroso, 28 anni, studente e lavoratore, membro dell’Associazione Etnie, candidato al Consiglio Comunale per Marcianise Terra di Idee, con Antonello Velardi Sindaco: “Le Associazioni sono il ventre pulsante di Marcianise. Da sempre Il centro nevralgico della nostra Città. Io sono parte attiva di questa realtà, e ne conosco fatiche e gioie. Bisogna dar modo alle associazioni di poter continuare a essere un punto di riferimento per l’intera città. Quello che ci preme maggiormente è la creazione di una vera e propria consulta delle associazioni (già prevista dall’albo delle associazioni) per poter promuovere l’autonomo sviluppo della associazioni in un libero confronto anche con il Comune per programmare insieme un calendario degli eventi che possa essere distribuito armonicamente nei vari periodi dell’anno per promuovere un turismo culturale a Marcianise che possa essere da traino anche per quello eno-gastronomico e commerciale”.
“Le associazioni inoltre potranno essere partecipe di una “rivoluzione sociale” per il libero accesso a degli spazi che spesso sono preclusi alle fasce più deboli della nostra città.
Penso.. a un ASILO CONDIVISO come punto di incontro, confronto e progettazione tra mamme e papà in uno spazio accogliente in cui portare i propri figli da 0 a 36 mesi, per giocare e stare insieme. Pranzo e merenda dedicati ai bisogni di piccoli e grandi. Bambini e genitori insieme che condividono i loro stessi problemi, gioie e preoccupazioni. Includendoci in incontri periodici la figura di psicologi e pediatri per la salute del corpo e della mente.
Penso.. a una PALESTRA POPOLARE che vuole essere lontana anni luce da logiche di mercato e che vuole promuove lo sport come momento di aggregazione, socializzazione e crescita collettiva. Vuole essere, soprattutto, un momento che può essere vissuto da tutti. E in più creare un percorso attrezzato per svolgere attività fisica nei parchi!
Penso a un… DOPO SCUOLA POPOLARE che possa offrire, a chi non può permettersi lezioni private, di svolgere gratuitamente lezioni pomeridiane. Per costruire uno spazio aperto, dove ragazzi e ragazze trovino la possibilità di risolvere con serenità e serietà le problematiche legate all’istruzione. Un gruppo di studenti universitari e giovani del territorio, assieme a docenti volontari e alla preziosa disponibilità delle varie associazioni, provare non solo a creare dei momenti di recupero e sostegno ai “compiti quotidiani”, ma anche un luogo dove re-immaginare il rapporto con il mondo della scuola, con i ragazzi e per i ragazzi, affrontando insieme la molteplicità delle problematiche che possono riguardare l’esperienza scolastica. Provare anche a dare la speranza di un diploma, ai giovani stranieri alle prime armi con il problema della lingua, degli studenti che necessitavano di strumenti ulteriori per affrontare la specificità delle loro difficoltà, o semplicemente coloro che volevano mettersi alla prova con i loro problemi e la loro curiosità. Piccole classi come piccole comunità, nelle quali anzitutto ritrovare insieme voglia di studiare, di recuperare dove necessario e di preparasi al meglio per le interrogazioni. Uno spazio condiviso da progettare insieme, dove tutti siano protagonisti con la possibilità di provare finalmente a mettere in pratica molti anni di studio o di superare le difficoltà dei compiti”.
Penso.. ai SERVIZI DIGITALI PER ANZIANI, “I Nonni su Internet”. Un piano di alfabetizzazione digitale per gli over sessanta. Avvicinare la generazione over 60 alla tecnologia, all’uso del computer e ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione. Impegnarsi nella lotta al nuovo analfabetismo e contrastare il rischio di una spaccatura sociale e comunicativa tra giovanissimi e adulti. Avvicinare gli anziani al mondo dei nipoti!
Infine le bici. Mi piace parlare di biciclette perché reputo sia il mezzo, oltre alle gambe, più economico e alla portata di tutti per muoversi in città e per accedere ai ai punti chiave del nostro vivere comune: poste, uffici pubblici, associazioni, piazze e scuole. E’ necessario creare degli stalli che servano oltre che per disciplinare i parcheggi per le bici, e quindi ritorniamo al concetto di armonia anche in chiave di armonia visiva, di arredo urbano…, anche per renderle meno vulnerabili ai furti. Anche la stazione ferroviaria necessità di una ciclostazione: un parcheggio bici per i pendolari”.
Rendiamo Marcianise un posto che “ci piace”.
Una città che possa finalmente offrire quei servizi per migliorare la vita di tutti.
Diventiamo città sociale!
Diventiamo un polo di attrazione per i Marciaisani e gli abitanti dei paesi limitrofi.
Diventiamo una città accessibile!
Miglioriamo nel piccolo le condizioni di vita dei nostri cittadini. Riprendiamoci i nostri spazi.
Ricominciamo a vivere in una città armoniosa!