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Velardi invia lettera a tutti i marcianisani e si presenta: “Non ho interessi da tutelare. Disprezzo la politica degli affari e delle cofecchie”

Ecco il testo della lettera che il candidato sindaco Antonello Velardi ha inviato in questi giorni ai cittadini di Marcianise: “Caro concittadino, ho deciso di scriverti per raccontarti chi sono e che cosa vorrei  fare per la mia e la tua Marcianise. Proprio perché sono uno di noi, uno di voi, mi permetto di darti del tu: non è una forma di scortesia, è solo la voglia di far sentire la mia vicinanza. Mi chiamo Antonello Velardi, il mio volto è quello che vedi ritratto qui su questa pagina. Sono un giornalista, ho girato l’Italia per esercitare questa professione; ora lavoro a Napoli ma – fatta eccezione per brevi periodi – ho sempre scelto di abitare a Marcianise. Alla mia città sono legato da un rapporto viscerale: in più occasioni, e in diverse vesti, ne ho sempre sostenuto le più importanti iniziative, convinto che ciò rispondesse a un preciso dovere civico. Proprio per questo ti scrivo: in previsione del prossimo appuntamento elettorale del 5 giugno ho deciso di mettermi a disposizione di Marcianise. Non sono entrato in politica, non sono un esponente politico; disprezzo la politica degli affari e delle “cofecchie”, ho invece un’alta considerazione della politica con la “p” maiuscola ritenendo che essa sia la forma massima di impegno civile e sociale.

Non devo fare carriera, non ho interessi da tutelare (non possiedo niente, se non la mia abitazione, e non svolgo alcuna attività sul territorio). Potevo starmene a casa e scegliere la condizione più comoda. Invece, ho preferito quella più scomoda: sono pronto a candidarmi a sindaco perché credo sia rimasto pochissimo tempo per poter riparare ai gravi errori commessi. Inseguo un sogno: una Marcianise moderna, evoluta e bella ma anche più giusta. Finora è già stato fatto di tutto per rendere la nostra città degradata, brutta e ingiusta. Per realizzare quella che io considero una rivoluzione dolce metto a disposizione la mia rete di rapporti, di relazioni, di conoscenza; senza nulla pretendere in cambio. Chiedo piuttosto l’aiuto di tutti quelli che inseguono il mio sogno; mi riferisco soprattutto ai giovani che sono la nostra straordinaria ricchezza. I giovani, ecco: Marcianise deve rispettare le loro speranze; quelli che restano devono poterlo fare per scelta convinta, quelli che vanno via devono un giorno poter tornare e trovare una città migliore, non il vuoto di oggi. Anche i miei figli sono andati via! Ho dovuto vincere molte resistenze, non ultime quelle familiari, prima di incamminarmi lungo questo percorso; ma l’ho intrapreso perchè non volevo essere accusato di viltà, perché c’è una parola che ha un valore straordinario e ha segnato la mia vita: orgoglio. Insieme ad altre tre: coraggio, onore, passione.

Caro concittadino, ho deciso di scrivere queste poche righe perché penso che molti non mi conoscano: per me è una forza, vuol dire che sono libero da condizionamenti e dalle incrostazioni del passato. Ci aspetta un lungo e duro lavoro, sono moltissimi i danni arrecati in questi anni. Guai seri, i cui effetti peseranno sulle nostre teste e sulle nostre coscienze chissà per quanto tempo. Ho con me un gruppo di amici mosso dalla stessa passione, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per uscire da questo abisso dove ci hanno fatto precipitare. Se puoi, dacci una mano nei tempi e nei modi che vorrai: vieni a trovarci, siamo in via Foglia 65, nel rione dei Carzani. Abbiamo scelto un vecchio palazzo da ristrutturare come sede perché pensiamo che la vera sfida sia la ricostruzione della città, da affrontare con grande determinazione.Ricostruiremo Marcianise, io ci credo: si può fare! Grazie per il tempo che mi hai dedicato. Spero di incontrarti presto!”

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Alfonso Alberico - Marcianise

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