Con le note struggenti dell’Inno all’Addolorata del M° Luigi Salzano, si è conclusa ieri sera la tradizionale Via Crucis a Marcianise. Grandissima partecipazione da parte dei fedeli che hanno atteso in silenzio lungo il percorso che ha attraversato gran parte del perimetro cittadino marcianisano. Il corteo, partito dal sagrato della chiesa di San Simeone, è proseguito lungo il seguente itinerario: via Merola, sottopasso della Ferrovia, Via Fuccia, via Toti, Via M-L. King, poi il ritorno proseguendo per via Novelli, via Roma, Piazza Umberto I, Via De Felice, Viale della Vittoria, via Kennedy, Via San Giuliano, via Battisti e via San Simeone.
Il percorso è stato articolato dalla rappresentazione di una serie di sequenze che raffigurano i momenti centrali della passione di Cristo. Dall’arresto alla flagellazione, al giudizio davanti al tribunale del sinedrio, all’incontro con Ponzio Pilato, al momento in cui Cristo è costretto a portare la croce, con personaggi, tutti rigorosamente in costume d’epoca, che raffigurano i protagonisti e i comprimari della vicenda. Con Gesù, infatti, troviamo la Vergine Maria e le pie donne, gli apostoli, il Cireneo, la Veronica, Erode, i sommi sacerdoti, in un contesto di profonda spiritualità, che è parte essenziale dell’accurata ricostruzione scenica.
Prima della partenza della processione, dinnanzi al sagrato della chiesa, c’è stata una messa in scena del Processo e della condanna di Gesù. A dirigere questo evento religioso Gregorio Corrado, appassionato regista marcianisano, che ha già all’attivo diversi allestimenti teatrali. L’altra novità che quest’anno ha caratterizzato la manifestazione sacra del Venerdì Santo è stata 
l’indizione di un concorso fotografico amatoriale, aperto anche alla partecipazione di fotografi professionisti, che aveva come tema proprio le foto dell’evento religioso. Le foto più rappresentative ed espressive saranno premiate ed esposte nel salone parrocchiale della chiesa di San Simeone con le foto realizzate dai fotografi professionisti. Ultima novità, dopo molti anni è stato riportato fuori il vestito originale della Statua di Maria S.S. Addolorata, venerata nella parrocchia di San Simeone Profeta. L’edizione del Calvario 2016 è stata sostenuta anche da associazioni ed esercizi commerciali, oltre che dai volontari coordinati dall’infaticabile parroco Don Antonio Piccirillo.
