La Gdf di Roma ha sequestrato oltre 522.000 articoli tra maglioni, pullover, camicie, guanti e cinture. I capi erano spacciati come ‘made in Italy’ ma erano prodotti in Cina. E’ il bilancio dell’operazione ribattezzata ‘True Made’ portata a termine dai finanzieri del comando provinciale di Roma, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Civitavecchia, presso l’area merci dello scalo aeroportuale di Fiumicino. I militari si sono insospettiti davanti ad alcune spedizioni di capi di abbigliamento e relativi accessori, provenienti dalla Cina e dirette ad una noto brand partenopeo del settore. Il quadro investigativo si è poi consolidato grazie alle perquisizioni eseguite nei punti vendita di Napoli, Ischia , Roma, San Cesareo e Bologna oltre ai famosi outlet di Valmontone e Marcianise.
In Italia, semplicemente, venivano rimosse le etichette cinesi e apposte quelle della nota casa “Antica Sartoria Napoletana“. La scoperta è stata fatta dai finanzieri del Comando provincia di Roma e in particolare del Gruppo Fiumicino, guidato dal colonnello Raffaele D’Angelo. Il responsabile legale e amministrativo della società, riconducibile ad un insospettabile napoletano, dovrà rispondere dell’introduzione e della vendita di prodotti industriali con segni mendaci.