[1]Pubblichiamo la petizione indirizzata al Commissario Antonio Reppucci “Noi, genitori e parenti dei bimbi che frequentano la scuola dell’infanzia della città di Marcianise (Caserta), siamo certi che il cibo venga cucinato con professionalità e nel pieno rispetto delle norme igieniche, ma ci siamo resi conto che il menù proposto finora dalla ditta fornitrice non è aderente alle linee guida nazionali. Ci è stato detto più volte che è stilato da un nutrizionista, eppure non possiamo fare a meno di notare discrepanze. In occasione del rinnovamento del contratto con la ditta addetta alla fornitura del servizio mensa, chiediamo pertanto che il menù attualmente in vigore sia rivalutato in base alle seguenti direttive del Ministero della Salute. (www.salute.gov.it/imgs/c_17_pubblicazioni_1248_allegato.pdf [2]) e alle raccomandazioni espresse esplicitamente sul libretto pediatrico regionale (pag. 36): che alla pasta siano alternati cereali, anche diversi dal riso (orzo, farro, avena, miglio, ecc) conditi con ortaggi o verdure di stagione che i legumi siano offerti due volte a settimana e non associati ad altre proteine; che non vengano più cucinate ai bambini cotolette precotte o salsiccia di carni miste, soprattutto se contenenti carne separate meccanicamente; che i salumi, come il prosciutto cotto (che ora è presente settimanalmente nel menù), siano limitati a due volte al mese (cfr. tabella Ministero della Salute, pag. 15); che siano utilizzati prodotti alimentari a ridotto impatto ambientale(alimenti provenienti da produzione biologica e da produzione integrata) o prodotti del mercato equo e solidale (allegato Min. della Salute, pag. 19); che sia previsto pesce 2 volte a settimana e non solo merluzzo impanato o al sugo, ma varietà di cottura e di pescato; che il formaggio proposto una volta a settimana sia variegato(stracchino, robiola, parmigiano monoporzione e simili) e non solo il formaggio spalmabile previsto dal menù corrente; che sia rispettata la stagionalità dei prodotti anche prevedendo una variazione delle portate tra stagione calda e fredda. Chiediamo inoltre l’utilizzo di prodotti non alimentari a ridotto impatto ambientale (stoviglie, piatti, tovaglioli…) privilegiando materiali riutilizzabili, che potrà essere cura del singolo scolaro portare da casa (come già avviene per il bicchiere). http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2014/07/17/news/mappa_estensione_plastica_oceani-2216804/ [3]. Infine, chiediamo che il menù consigliato dal nutrizionista di riferimento della ditta fornitrice sia vagliato anche da nutrizionisti e/o pediatri esterni per un obiettivo esame della proposta alimentare”.
“Adeguare la mensa scolastica alle linee guida nazionali”
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