Abbattuto muro di cinta in via Lucania, Rfi porta a compimento il progetto iniziato dall’amministrazione Fecondo. Cittadini propongono di intitolare la strada a Pasqualino Porfidia

^[1]Dopo tantissimi anni è stato definitivamente abbattuto il muro di Via Lucania che divide la zona urbana dalla ferrovia. Il progetto è stato promosso e finanziato da R.f.I. (Reti Ferroviarie Italiane) in collaborazione con il Comune di Marcianise.  Ora l’arteria del quartiere di Puzzaniello, che poteva essere percorsa in un solo senso data la ristrettezza della carreggiata, sarà dotata di marciapiedi su ambo i lati oltre a consentire di migliorare la viabilità di un’arteria stradale particolarmente angusta, dall’altro di direzionarvi il traffico che, soprattutto nelle ore di punta, intralcia la circolazione di strade ad alta percorrenza, ovvero via San Giuliano, via Battisti e via San Simeone. Il progetto fu impostato durante l’amministrazione Fecondo e messo a punto dall’ex assessore ai lavori pubblici Pino Riccio e poi seguito nella fase esecutiva dai vari assessorati susseguitesi nel tempo. Questo il commento del sindaco De Angelis: “Ieri è stato finalmente abbattuto il muro di cinta che separava la ferrovia da via Lucania. Si tratta del primo step di un progetto che prevede l’ampliamento della predetta strada e l’adeguamento con pavimentazione in asfalto del suo prolungamento, un tratto viario attualmente sterrato e che ne consentirà il raccordo con via Clanio. Ritengo sia un intervento strategico che potrà migliorare sensibilmente la gestione del traffico soprattutto per la zona di San Giuliano.”
Commenti entusiasti anche da parte dei cittadini che su facebook, oltre a postare foto e video dell’abbattimento “storico” del muro definito da qualcuno ironicamente “Di Berlino”, hanno alternato soddisfazione e critiche per la lungaggine nell’esecuzione del progetto. E tra i commenti dei cittadini c’è anche chi propone di intitolare la strada a Pasqualino Porfidia, il bambino di Marcianise scomparso nel nulla mentre era vicino casa il 7 maggio del 1990, all’età di 8 anni e mezzo. Come si ricorderà, infatti, Pasqualino scomparve nei pressi della propria abitazione che si trovava in via Arno, una delle stradine senza uscita del quartiere delimitate dal muro abbattuto ieri.