Nota stampa del capogruppo del Partito Democratico Filippo Fecondo: “Non voglio tediarvi con l’art. 47, comma 5, lett. a, del Testo Unico Enti Locali perchè, sembra, che i concetti da comprendere siano abbastanza COMPLESSI ma, prima o poi, dovranno pur essere compresi, anche da chi di dovere. Invece, la Norma comunale che obbliga il Sindaco a chiedere al Consiglio comunale “l’autorizzazione” a modificare il numero di componenti della Giunta, è cosa pacifica. In pratica, il Sindaco, senza la Delibera di Consiglio comunale, votata a maggioranza assoluta , non può comporre una Giunta con un numero diverso di membri rispetto a quella precedente.
Semplifico: se il Sindaco ha una Giunta composta da sei assessori e la vuole portare a sette o a cinque o a qualsiasi altro numero consentito dalle Norme, deve avanzare una proposta al Consiglio comunale che, con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei Consiglieri, autorizzerà quella modifica. Da sei a sette? Bene (?) la modifica deve essere autorizzata dal Consiglio Comunale, con formale Delibera.Domanda: è stata deliberata quella modifica dal Consiglio comunale? No? La giunta a sette è illegittiumamente composta, con tutto quello che comporta un Organo deliberante, appunto, illegittimamente composto. La Giunta oggi si accinge a votare (finalmente) la Bozza di Bilancio e rischia di farlo con un Organo “imperfetto”. Qualcuno mi dice che uno degli assessori potrebbe assentarsi e, quindi, tutto sarebbe legittimo. Il problema non è la “presenza” di sei o sette assessori ma il Decreto sindacale che modifica il numero di assessori, da sei a sette, che formano la Giunta. Per evitare ancora di continuare a fare chiacchiere, riporto l’art 18, comma 1 bis, dello Statuto della Città di Marcianise. Art. 18 Statuto Comunale: …1bis Il Consiglio stabilirà, con voto favorevole della maggioranza assoluta, ogni qualvolta il Sindaco ne avanzerà la proposta, il numero dei componenti della Giunta……”
