Alfredo Malafronte, gestore della Piazza Livatino, replica alle accuse dei Verdi sulla gestione delle piazzette a Marcianise: “Siamo alle solite: in questo paese si vuole sempre evidenziare solo l’altra faccia della medaglia, la quale fortunatamente, non per tutti risulta negativa. L’esperimento di concedere ai privati le piazzette con il relativo spazio pubblico è ottimamente riuscito, basta pensare a come erano state erediate. Tutti noi, cittadini di Marcianise , ricordiamo perfettamente che in quelle aree già emarginate , regnava l’assoluto degrado, ove si evidenziava la sporcizia a tutti i livelli , la presenza di ratti, addirittura qualcuno ci lasciava anche la sua brava busta di immondizia, ma soprattutto risultavano mete ideali per i drogati e spacciatori, quindi mi chiedo ma di che cosa si vuole parlare? Per quanto riguarda l’emigrazione delle famiglie in altri paesi limitrofi per la mancanza di giochi da intrattenimento per i bambini, questo dispiace sicuramente ma non può essere attribuita ad una reale mancanza di chi gestisce le aree affidate. In questi anni sin dall’inizio delle concessioni , si è lavorato molto, affinché’ in questi luoghi in sostituzione a quanto detto in precedenza, potesse regnare l’assoluta sicurezza x tutti i cittadini, il sano vivere e fatto non trascurabile l’allegria dei bambini, ragazzi e genitori. Nello specifico se vogliamo dire che su piazza Livatino sia sorto un campo da calcetto questo è evidente, ma è pur vero che li vengono elogiate attività ludiche ricreative, sportive e culturali. In riferimento a ciò è nata una scuola calcio, sono state accordate convenzioni a titolo gratuito con alcune scuole di Marcianise vedi l’I.t.c.g padre Salvatore Lener le quali utilizzano la struttura più volte la settimana e ripeto in modo gratuito. Ed infine, da cittadino qualunque, posso certamente testimoniare che il verde viene curato con attenzione ed addirittura in alcune aree si provvede anche in maniera dispendiosa x effettuare piccola manutenzione straordinaria. Si può facilmente dedurre che tutto ciò non poteva essere realizzato se si lasciavano i cancelli chiusi delle piazzette”.
