Non si è ancora spento il dolore in città per la 56enne morta a seguito dell’investimento avvenuto domenica notte. Le indagini sono svolte dalla Polizia Stradale che dovrà verificare oltre allo stato psico-fisico (eventuali alterazioni della lucidità del giovane dovute a sostanze alcoliche o stupefacenti) in cui si trovava il 30enne che guidava la Mini Cooper che ha provocato il decesso della donna, anche il rispetto delle norme del codice della strada. In sostanza bisognerà stabilire se il giovane avesse superato il limite consentito in quel tratto stradale da parte dello stesso.
Sono in tanti, infatti, soprattutto i residenti, a lamentare la pericolosità di quella zona in particolar modo nelle ore notturne quando la visibilità è scarsa. Molti abitanti di quel quartiere hanno da tempo chiesto l’installazione di dossi per costringere gli automobilisti a rallentare. Ma quel ponte, che da Viale Kennedy si immette in Viale Martin Luther King sovrastando la ferrovia, è da anni considerato pericolosissimo sia dai pedoni che dai ciclisti che sono costretti ad attraversarlo. Alcuni residenti ritengono che la tragedia di domenica era in realtà annunciata visto che alcuni automobilisti percorrono quella strada a forte velocità superando anche i 100 km orari. Otre ai dossi, che dovrebbero essere installati ad entrambe le estremità del ponte, alcuni cittadini chiedono anche un passaggio protetto per i pedoni così da consentire l’attraversamento dello stesso in sicurezza. Infine bisognerebbe fornire una maggiore illuminazione pubblica dell’area e prevedere strisce pedonali con bande nere e gialle di modo che siano ben visibili.
