Marcianise in trionfo, finalmente si torna a sorridere in merito a vicende cittadine legate al calcio. Tifosi, addetti ai lavori, giornalisti e quant’altri,tutti con la testa fuori dal sacco! Adesso viene il bello. Dopo tre anni di purgatorio eccoli ripresentarsi tutti. Campionati provinciali fatti di campi polverosi e paesini a volte sconosciuti, con quelle credenziali il Marcianise nessuno se lo filava. Potevi sbirciare quanto volevi, ma a trovare un trafiletto sui quotidiani della provincia che scrivessero qualcosa della maglia gialloverde persa nei meandri dell’anonimato calcistico neanche l’ombra.
Ma come d’incanto in una domenica primaverile si è rotto l’incantesimo. Lunedi la stampa pullulava di pagine dedicate al Marcianise, persino i politici si sono scomodati. Il fiuto funziona eccome! Ora c’è da salire sul carro dei vincitori, c’è da riprendersi quel posto abbandonato con la scomparsa del professionismo targato Real. A fine maggio ci sono le elezioni del sindaco, ora è il momento di raggranellare manciate di voti. Perchè non usare anche il calcio? Ecco allora che sul portale on line della città progredituriana compaiono fulmineamente le parole dei candidati alla poltrona di primo cittadino. Si inizia con le care vecchie promesse che abbiamo imparato a memoria meglio delle tabelline a scuola.“Felice per una promozione ampiamente meritata. Il calcio come il pugilato, il nuoto ed altri sport hanno sempre rappresentato un’eccellenza per la nostra città. Questo ci incoraggia a pensare al potenziamento ed alla razionalizzazione delle strutture sportive presenti sul territorio. Non è più rinviabile la costruzione di un nuovo stadio. Il vecchio Progreditur diventerà un impianto per l’atletica leggera”.Cosi ha parlato uno dei papabili. Risponde un’altro protagonista:” L’importante traguardo di oggi, è uno sprono per i tanti giovani ad innamorarsi, impegnarsi ed emergere nello sport. La futura amministrazione dovrà tener conto di queste rilevanti risorse ed energie, predisponendo mezzi e strutture adeguate”.
Che belle parole, a momenti con la fantasia riusciamo a immaginare già il gioiellino che potrà offuscare il fascino del San Paolo di Napoli…Peccato che non si vive d’illusioni. Da giovanotti eravamo ingenuamente attratti da tali promesse. Ora abbiamo qualche anno in più a detta della carta d’identità. I nostri figli ci confermano che nella vita abbiamo imparato a non credere alle favolette.
Ora non è il momento di continuare a prendere in giro tifosi ma soprattutto cittadini. Se qualcuno vorrà prendersi il merito di aver fatto qualcosa per la collettività, specie nel nostro amato ambito calcistico, dovrà presentarci il conto a opera terminata. Prima i fatti, poi le riconoscenze. Cosi sarà per quanto ci riguarda. In tempi non sospetti lo abbiamo ribadito fino alla noia. Nè di destra nè di sinistra, a noi interessa solo il meglio per la nostra squadra del cuore. Altrimenti, orecchie da mercanti, per i chiacchieroni non ci siamo!
Redazione Stirpe Marcianisana
