Marcianise e l’acqua, un binomio vitale, lungo quanto la storia di questa città. Da tempi antichissimi storici e scrittori, tra cui Virgilio nelle sue Georgiche, citavano anche se non con la stessa accuratezza lo sviluppo del fiume Clanio, che ha reso nel corso degli anni le terre marcianisane fertilissime. Dato il ristagno delle sue acque in superficie, dovute alla scarsa pendenza del territorio, i contadini marcianisani hanno dovuto fare i conti con l’ambiente reso malsano dalla malaria, che a fasi alterne colpiva i suoi abitanti, allo stesso tempo le campagne del circondario, divenivano regno di tutte le forme di vita della fauna minore, tra cui le rane furono le regine incontrastate. A seguito della bonifica dei Regi Lagni iniziata nel 1600 ad opera dei viceré spagnoli il territorio comunale poté svilupparsi in un tessuto urbanistico più consono, anche se l’approvvigionamento di acqua potabile esercitata ancora attraverso i metodi tradizionali, continuava a creare seri problemi di igiene pubblica. Solo nel 1791, con il decreto di Ferdinando IV di Borbone, Marcianise veniva dotata di acqua potabile proveniente da Caserta, dove l’impareggiabile opera idraulica del Vanvitelli aveva portato il prezioso liquido per rifornire le fontane della reggia e della città di Caserta. I marcianisani grati di questa concessione vollero tributare un riconoscimento al Borbone, diedero mandato all’architetto Gaetano Barba di progettare e costruire un monumento dedicato a Ferdinando e Carolina, che vide la luce nel 1794 da cui fecero sgorgare l’acqua proveniente dall’acquedotto vanvitelliano. Ai giorni nostri l’acqua del sottosuolo è stata resa di nuovo insalubre da un poco accorto sfruttamento industriale del territorio e il corso del fiume Clanio si è perso tra le cementificazioni, riducendosi in taluni casi a mera discarica a cielo aperto.
L’Associazione il Sito, lancia un grido di allarme per sensibilizzare l’attenzione sul territorio e nel suo piccolissimo ha realizzato una fontana in pietra da donare agli abitanti di questa città certa che questo piccolo segnale possa simbolicamente dare nuovo slancio alla tutela del territorio. Giovedì 25 aprile verrà scoperta la fontana donata alla città dall’Associazione il Sito alla presenza delle autorità e della popolazione.
