Si è tenuta mercoledì 27 marzo l’inaugurazione della nuova sede del partito Udiccino di Marcianise. Nella neonata sede, sita all’angolo tra via Raffaele Musone e via Guglielmo Marconi, hanno tagliato il nastro, insieme a numerosi iscritti e simpatizzanti, il segretario cittadino, Avv. Giacomo Tartaglione, ed il Presidente della provincia di Caserta, Dott. Domenico Zinzi. Oltre al “battesimo politico” del nuovo sito dei centristi e al consueto scambio degli auguri pasquali, si è avuta anche occasione per fare alcune riflessioni circa la situazione politica nostrana.
Il segretario Tartaglione ha così ribadito un concetto ormai chiaro: «simbolicamente la nuova sede rappresenta la possibilità di ripartire dal nostro territorio; localmente il partito vuol guardare solo al bene della città di Marcianise e quindi pone al centro delle discussioni, per la ricerca di eventuali alleanze, il programma di governo, che sia snello e concreto e realizzabile in breve tempo soprattutto nella parte che riguarda la ripresa economica. Bisogna allontanarsi dalle passate visioni politiche legate alla semplice poltrona e puntare a garantire a Marcianise un’amministrazione longeva e funzionale»
A chiudere i lavori inaugurali è stato il Presidente della provincia Zinzi che ha posto l’accento sulla crisi occupazionale del territorio marcianisano che chi ha incarichi istituzionali sente gravosa sulle proprie spalle e ha nello specifico sottolineato la mancata occasione per la precedente amministrazione di far partire i cantieri dell’Interporto; a tal proposito ha insistito affermando che la questione Interporto dovrà essere fondamentale per la prossima squadra di governo perché rappresenterebbe uno sfogo immediato alla richiesta di lavoro per la popolazione marcianisana e che ad oggi, a fronte di un consumo del migliore terreno agricolo, non c’è stato.
Quest’ultimo ha poi concluso: «abbiamo bisogno di un sindaco e un consiglio comunale che affrontino questo e tanti altri temi con umiltà, ragionando collettivamente e non in contrasto l’uno contro l’altro»
