Tempo fa su un quotidiano locale il Prefetto Cimmino, Commissario presso il Comune di Marcianise ebbe ad esprimere il suo doveroso rispetto per la città ed i suoi cittadini. Sicuramente diceva ciò con convinzione e credeva pienamente a quanto asseriva.
Purtroppo alcuni suoi comportamenti e soprattutto alcuni provvedimenti contraddicono quanto verbalmente affermato.
Ci sarebbe un discorso di fondo, su cui,però, è preferibile sorvolare. Mi riferisco al fatto che il Commissario Cimmino, che sostituisce nei poteri il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale, non ha alcun rapporto con la Città ed i suoi cittadini. Assolutamente impossibile per questi avere la possibilità di incontrarlo. I cittadini lo conoscono per le sue alte qualità di funzionario dello Stato e per le foto che ogni tanto appaiono sulla stampa, ma niente di più. Certamente il Commissario non può incontrare tutti ma in Città ci sono Associazioni, Forze politiche che di quei cittadini , in qualche modo, sono rappresentanti. Potrebbero essere un utile strumento attraverso cui leggere ed ascoltare la Città. Purtroppo, niente. Finora nessun tentativo è stato fatto; anzi, solo rifiuti. Si potrebbe pensare ad un taglio preciso che il Commissario vuole dare alla sua gestione: mantenersi, cioè, nei limiti di una rigorosa “ordinaria amministrazione”. Sarebbe una scelta giusta e legittima. Purtroppo non è così. Ne è dimostrazione lampante la pubblicazione di un Bando di gara per l’alienazione mediante asta pubblica di beni immobili. Si tratta dell’esecuzione di una Delibera Commissariale n° 15 del 4-9-2012. Già all’epoca ponemmo il problema ma ricevemmo assicurazione che si trattava di un puro atto formale necessario per il superamento del Patto si stabilità e che non avrebbe avuto seguito. Infatti, per il bilancio del Comune non ci fu alcuna necessità di dare seguito alla delibera.
Oggi senza che vi sia motivazione alcuna, in un modo del tutto autonomo, assumendosi delle responsabilità che non competono loro, sottraendo alla Città la possibilità di fare le proprie scelte, dei burocrati, invece di attenersi rigorosamente all’ordinaria amministrazione, stabiliscono che il giorno 26 febbraio 2013 si provvederà all’alienazione di alcuni beni comunali.
Sacrosanta la dura presa di posizione delle associazioni Grism, M(u)ovimenti, Personae ecc. I Popolari Democratici appoggiano incondizionatamente tale posizione. Ma è possibile pensare che funzionari del Comune possano stabilire, da soli ed impunemente, che si debbano vendere dei beni della collettività ? E’ possibile che ci sia qualcuno, non delegato dal popolo, che stabilisca autonomamente quali siano questi beni? E perché proprio quelli? E’ possibile pensare che ci sia qualche burocrate che possa addirittura pensare a come e a cosa destinare il ricavato di tale vendita? Siamo giunti al massimo del degrado delle regole istituzionali e del gioco della vita democratica. Ma è tanto arduo capire che ci troviamo di fronte a decisioni che appartengono solo al popolo di Marcianise ed a suoi legittimi rappresentanti democraticamente eletti ? Certe volte non riesco a capire se si tratta di arroganza o di sottovalutazione. In ogni caso e, tanto per chiarire bene i termini della questione a chi avesse idee diverse, è opportuno ricordare e sottolineare alcuni principi:
Il primo è che certamente Marcianise ha tanti, tanti, tantissimi problemi,( compreso una classe politica che non sempre è all’altezza della situazione). In ogni caso questa classe politica esiste ed è di certo tra le più preparate della provincia .
Il secondo è che la Città di Marcianise ha una profonda tradizione democratica. La crescita sociale, civile ed economica della Città è coincisa con la sua capacità di liberarsi dal vassallaggio rispetto ad un’esigua quanto retriva minoranza di piccoli possidenti terrieri.
Il terzo è che Marcianise è una Città libera. Libera perché democratica e rispettosa delle regole istituzionali. Le carenze e le incertezze ,che pur vi sono, sono largamente compensate da movimenti civici e da un associazionismo culturale estremamente vivace ed intelligente.
Tutto ciò non consente a chicchessia di “delirare” e, in maniera più esplicita, di “uscire dal solco”. La scienza e l’esperienza del prefetto Cimmino sanno come risolvere il problema ! Ne siamo certi.
Piero Squeglia
Ma perché Lei qualche volta ha chiesto ai cittadini?
La voce del Maestro è, come sempre, illuminante. L’esperienza ed il grande patrimonio di ideali e di saggezza del Prof. deve essere seme da cui germoglieranno le future generazioni di amministratori della nostra amata Marcianise.Con immensa stima .
Lo spirito con il quale si è deciso di ostacolare le vendite dei terreni di nostra proprietà,(almeno per l’associazione di cui faccio parte) esprime un ritorno all’agricoltura o quanto meno benefici per la popolazione, senza cementificazione.
Valorizzare i terreni non significa venderli, tanto meno cementificarli.
Ci sono forme di valorizzazione che vanno al di la di certe scelte e tutte a vantaggio dei cittadini.
Una domanda, a questo punto, nasce spontanea:
Nel momento in cui, a fare la stessissima attuale scelta del Commissario Cimmino fosse una futura amministrazione, siamo pronti ad unirci per la stessa causa? ossia contro la vendita e la cementificazione dei terreni comunali e a favore di una loro valorizzazione più “pulita” e conveniente per i marcianisani?
Lo spessore politico del prof. è sempre un punto fermo. E lo dico da non Squegliana, e comunque, rilanciando la domanda di Di Dio, siamo pronti con politica e associazionismo insieme a portare avanti una rivoluzione culturale seria per questa città???? Se si ….si aprino le danze.!
Caro Gianni, sono pienamente d’accordo con la tua analisi, però, tutta questa unione io non la vedo proprio, inoltre mi chiedo: cosa possiamo fare noi cittadini marcianisani per impedire tutto ciò?
Caro Cecere l’unica cosa che il maestro a fatto germogliare a Marcianise sono state le fabbriche inquinati a danno dell’intera cittadinanza di Marcianise.
per il rottamatore2
le fabbriche hanno anche portato occupazione, mezza Marcianise ci lavora ancora, chiediti piuttosto cosa hanno portato Oromare, il Polo della Qualità e il centro Campania, quanti lavoratori di Marcianise sono stati assunti????
Se le volontà testamentarie hanno ancora valore, regolatevi!
Verso la fine di febbraio 2013 si svolgerà al Comune, con regolare bando, la gara per l’alienazione, mediante asta pubblica, di beni immobili. Si tratta di terreni comunali di circa 70.000 metri quadrati, con una base d’asta di 50 euro al mq.
Chi è bravo a farlo, ci faccia sapere la somma che dovrebbe incassare il Comune!
Non so con precisione se questi terreni siano inseriti nel ricco lascito del Can. G.B. Novelli, ma “ lippis et tonsoribus” ( lo sanno anche i ciechi ed i barbieri) che le proprietà del Comune sono il residuo di quell’immenso patrimonio, che il Canonico donò alla Città, sul quale si sono avventate nel tempo le fameliche bocche dei “notabili” marcianisani. ( Chi ne vuol sapere di più, legga il bel libro di Salvatore Delli Paoli “ Il potere della miseria”).
Non sto qui a dire se il Commissario prefettizio ha fatto bene o male ad indire la gara, anche se con la mia sciocca sensibilità politica avrei lasciato agli amministratori locali tale decisione, ma mi preme ricordare al dott. Cimmino che ci sono precise volontà testamentarie del Novelli sulla donazione, raccolte dal notaio Nicola Gaglione il 19 maggio 1880.
TESTAMENTO DEL CAN. G.B. NOVELLI
“ Lascio ai poveri di Marcianise che sono rappresentati dalla locale Congregazione di Carità tutti i miei beni sì mobili che immobili e quant’altro potrà appartenermi, nessuna cosa escludendo, crediti, rendita pubblica, danaro contante, esigenze, oggetti preziosi, cereali, negoziato, semoventi di qualunque specie ed ogni altro effetto qualsiasi di mia pertinenza, senza eccettuarne alcuno. Coi proventi della mia vistosa proprietà che sarà amministrata dalla prelodata Congregazione di Carità di Marcianise saranno fondate nel comune medesimo di Marcianise nuove opere pie tutte umanitarie e di pubblica beneficenza e carità cittadina che assumeranno la denominazione “Istituzioni pie umanitarie Giovanni Battista Novelli”. Avranno per iscopo unico il sollievo ed il miglioramento del povero e delle classi meno agiate di Marcianise e consisteranno principalmente in Ospedali, Asili di mendicità, Monti di maritaggi da conferirsi a donzelle povere ed oneste, Monte di elemosine a poveri ed altro simile, a prudenza, discrezione, giudizio dei componenti pro-tempore della prelodata Congregazione di Carità di Marcianise, cui raccomando la massima esattezza e scrupolosità nell’adempimento dei propri doveri, dovendo con tutta rigorosità custodire e conservare e con la più perfetta giustizia distributiva amministrare la roba destinata a promuovere il benessere del cittadino indigente”.
Marcianise, 23 gennaio 2013
Albetrto Marino
Brava Ilaria, anche se non ho mai avuto il piacere di conoscerti, ti faccio i complimenti per la tua energica voglia di esserci. La politica ha bisogno della freschezza e della limpidezza delle persone come tè. Vai avanti e qualora ci sarà volontà di fare sul serio non sarai sicuramente sola.
Ducere tamquam futere melius, sed non ducere in aetatis quae futere non permitte, nigros testiculos rendit
Tutte le case di via Petrarca e di via Alfieri insistono su terreni donati da Novelli all’ente di beneficenza comunale….in quelle case vi siete mai chiesti chi ci abita e a cosa servirono all’epoca i soldi (spero siano stati almeno parecchi…ma di ciò ho un forte dubbio)ricavati dalla loro vendita??????