Ieri mattina gli studenti del Liceo “Quercia” di Marcianise invece di entrare nelle aule a fare lezione hanno deciso di tenere un’assemblea straordinaria e non preordinata nell’atrio centrale dell’istituto al termine della quale hanno proclamato l’occupazione dell’edificio e l’autogestione come forma di protesta contro il Pdl Aprea. Il tam tam fra gli studenti era iniziato già il giorno prima sui social network anche in seguito alle voci provenienti da altri istitui della Provincia come il Liceo Nevio di Santa Maria Capua Vetere ed alcuni istituti del capoluogo casertano. Nella sede centrale di via Gemma sono confluiti gli alunni di varie classi provenienti anche dai plessi distaccati “Cecere” e quello di via Mattarella. Il preside del Liceo, Diamante Marotta, ha subito informato, attraverso il sistema degli sms, i genitori degli studenti che sono stati avvisati quasi immediatamente di ciò che stava accadendo. Subito dopo il capo d’istituto ha comunicato al Prefetto di Caserta Carmela Pagano e agli organi competenti che era in atto un’occupazione pacifica da parte degli studenti. In seguito lo stesso Preside, assieme al vice preside Pasquale Delle Curti ed altri docenti, ha cercato di dissuadere i ragazzi dall’occupare il Liceo in modo da addivenire ad una forma più moderata di dissenso cercando anche di far arrivare meglio ai cittadini le motivazioni che hanno portato gli studenti di Marcianise ad aderire alla protesta. Tentativo, quello del corpo docente, che è stato vano visto che il collettivo studentesco ha deciso di continuare la protesta. In mattinata sono intervenuti anche alcuni agenti di Polizia di Stato che hanno informato gli studenti sulle possibili conseguenze che possono derivare da un’occupazione di un edificio scolastico. In particolare sono stati edotti sull’art. 633 del codice penale riguardante la “invasione di terreni o edifici”, e dell’art. 340 c.p. che riguarda l'”interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità”.
Sono in tanti, soprattutto genitori, che ritengono che il comportamento degli studenti sia stato attuato solo per poter evitare le lezioni. Ma gli occupanti si difendono anche emanando una nota stampa dove tre studenti del suddetto istituto hanno deciso di far sentire la loro voce: Primo Interevento: “Volevo spiegare la varie motivazioni per cui oggi abbiamo indetto questa protesta; in primis, vogliamo ribellarci alla L.953 “Legge Aprea”, che di qui a poco verrà discussa in parlamento, legge secondo cui la scuola dovrà adeguarsi alle diverse realtà socio-economiche del territorio e quindi andrà a consolidare le disuguaglianze formando scuole di serie A e di serie B, detta legge propone inoltre il rafforzamento dei poteri del Dirigente scolastico esautorando così gli organi di rappresentanza studenteschi.La L.953 sembra voler privatizzare la scuola, rendendola facilmente condizionabile da “poteri esterni”, che avranno voce in capitolo su ogni cosa addirittura sui programmi delle lezioni, forti dei contributi da loro elargiti ai singoli istituti. La nostra protesta abbraccia anche altre tematiche come i tagli all’istruzione, alla ricerca, alle università, ma anche e soprattutto i tagli alla nostra voglia di riscatto, alla nostra libertà di scelta, al futuro. Secondo Intervento: “In merito a quanto detto dal mio compagno, volevo precisare che la protesta non è rivolta al nostro Dirigente o ai nostri docenti, siamo consapevoli e orgogliosi del lavoro che svolgono per noi ogni giorno. Il nostro intervento è dettato dalla rabbia, dallo sconforto, e non perché siamo a Marcianise tutto ciò che avviene a Roma, in parlamento è a noi avulso, non significa che non ci tocca, non ci ferisce; esempio lampante di quanto detto, sono i taglia alle attività extracurricolari. Queste fino a qualche anno fa erano molteplici proprio per accontentare tutto il panorama studentesco, quest’anno invece sono stati attuati solo tre corsi, nello specifico: il corso di lingua inglese, il laboratorio di teatro greco e di teatro moderno. Non tutti gli studenti si riconoscono in queste tre opzioni, anche perché queste attività richiedono particolari attitudini e specifiche competenze. Ciò preclude a molti studenti la possibilità di conseguire dei crediti formativi extra, importanti per la buona riuscita dell’esame di maturità”. Terzo Intervento:” I miei compagni sono stati molto chiari nell’esporre le motivazione che ci hanno indotto ad intraprendere questa strada, ci tenevo però a sottolineare che la nostra presa di posizione vuole essere un messaggio forte alle istituzioni locali e nazionali. La crisi infatti non si rinviene solo negli istituti scolastici, ma tocca tutti noi personalmente è una realtà con cui le nostre famiglie si confrontano ogni giorno, per questo vogliamo far sentire il nostro urlo di rancore e insoddisfazione; e quale posto migliore per lanciare la nostra protesta se non la scuola, focolare culturale e fucina di speranze?”. Speriamo che queste dichiarazioni dimostrino le vere motivazioni che ci spingono a lottare; non siamo degli scansafatiche o degli imbroglioni che utilizzano i problemi a proprio vantaggio per poter non studiare o “scampare” qualche interrogazione. Noi protestiamo perché pretendiamo che i nostri diritti siano garantiti e tutelati; ulteriore dimostrazione di ciò e della nostra buona volontà è il Programma dell’autogestione, che abbiamo stilato, contente molteplici attività come convegni, dibattiti, incontri formativi ecc. riguardanti tematiche molto vicine a noi adolescenti. Vogliamo solo essere padroni delle nostre scelte e della nostra vita. “A noi il nostro Futuro”.
Studenti del Liceo “Quercia” occupano l’istituto come protesta contro il decreto legge “Aprea”
28 Nov 2012
Stampa
Non perderti le notizie su Marcianise e dintorni GRATIS. Clicca qui Iscriviti al CANALE Caffè Procope su WhatsApp
Ti è piaciuta la notizia? clicca e segui Caffè Procope su Facebook
crediti formativi? e che cosa sono? il seguire progetti nel pomeriggio? noi sappiamo, invece, che da mondo è mondo, da scuola è scuola che basta studiare, impegnarsi a fondo e prendere buoni voti per accedervi. non fate la fine dei sessantottini, cari ragazzi, non seguite sinistra e cattivi maestri.
X marcianise s’è desta.
Non fare la fine dei sessantottini; cattivi maestri?.Ma parli di coloro che, a vario titolo, siedono in Parlamento o nelle varie Istituzioni?.Di coloro che hanno occupato per un ventennio scranni di Camera e Senato o dei vari governi?
E ti pare una <> fine?.Questi giovani stanno prendendo proprio esempio da quelle mediocrità che, sine titulo, hanno avuto posti di rilievo in società.
manifestazione avvenuta un po in tutta la penisola, non ideati da nessuno di marcianise che sotto finte spoglie della crisi economica, protestano contro la privatizzazione di scuola per rivendicare il diritto ad avere un futuro? lo leggiamo da quando è nata la scuola. se ha dei pessimi insegnanti, la scuola, non può essere definita tale e di (esempi negativi) ne abbiamo a iosa. imparare un mestiere, la migliore scelta del momento, abbiamo troppi medici, pochi operai (laureati)
Kumasi 27 11 2012
Finirà come è sempre finita. Invece mai come ora c’è un buon motivo per protestare. La vera protesta, però, la attuerei al contrario. Invece di andare per le strade con slogan e schiamazzi per richiamare…i sordi ed i ciechi, starei notte e giorno in classe chiedendo a docenza e dirigenza una straordinarietà didattica condivisa. Perchè i vessati non sono solo la classe studentesca, bensì tutto un apparato portato allo “sparagninismo” a tutti i costi.
non vi stressate a trovare delle motivazioni per quello che hanno fatto questi ragazzi. semplicemente è una scusa per non andare a scuola. è chiaro! forso solo due o tre di loro sanno che cosa è l’occupazione ed il motivo per cui si sta facendo. divertitevi ma non fate danni!!!
è tutta una messa in scena per fare qualche giorno di festa…..
al Quercia si è sempre fatto, 10 anni or sono da quando ho frequentato il primo anno. le motivazioni sempre le stesse: i tagli all’istruzione che di anno in anno il governo effettua. l’idea sarebbe quella di far capire a questi ragazzi ed in primis ai loro genitori, che l’ignoranza, i soprusi, l’assoggettamento sia politico che culturale si combatte informandosi non solo a scuola, ma facendosi una cultura personale. ma questo i genitori non lo vogliono accettare. preferiscono che i figli prendano buoni voti a scuola raccomandandoli, piuttosto che indottrinarli a leggere ed apprendere. poi se sono ignoranti e capre, non fa niente: hanno voti buoni!!!
l’ass’e bastone è bel che calato, non c’è che dire.concordiamo con voi. nella speranza che lo possano altrettanto leggere( e condividire) le nostre giovani aurore che occupano e a cui va tutta la nostra solidarietà. se non fanno come scrive l’ass, infatti, finirà che il governo non ascolta o, ancora peggio, se ne infischia delle loro proteste e l’ignoranza, senza didattica, senza i maestri, sarà ancora più grave e manifesta.
voi che scrivete che la nostra occupazione è solo un modo per non fare lezione non avete capito proprio nulla e non vi dovreste proprio permettere di dire una cosa del genere. Noi crediamo in questo che stiamo facendo, talmente tanto che anche quando la polizia è venuta ad informarci di quello a cui potevamo andare incontro (denuncia penale ecc) noi non ci siamo tirati indietro anzi le nostra voce si è fatta ancora più grande. Da qualche giorno ormai gli istituti superiori d’ Italia stanno venendo occupati pian piano e grazie a questa coesione aspiriamo a farci sentire da chi governa il nostro paese. In questi giorni noi non siamo stati seduti a giocare o a fare altro anzi abbiamo fatto numerosi dibattiti, seminari e anzichè criticarci dovreste starci vicino e sorreggerci perchè noi stiamo lottando per in nostro futuro e questo voi non l’avete proprio capito..
Scuole occupate: a Caserta tocca al Manzoni, a Maddaloni al Cortese ed al don Gnocchi. Salta per ora quella del Bachelet a Santa Maria a Vico
Gli studenti hanno ufficialmente dichiarato guerra al governo. E così, col passare dei giorni, dopo le proteste di piazza, aumentano le occupazioni delle scuole da parte degli studenti. Oggi è toccato ad altri tre istituti scolastici di secondo grado. A Caserta è toccato al liceo Manzoni di Caserta; a Maddaloni al liceo pedagogico don Gnocchi (dove però sembra più un’autogestione) ed al liceo scientifico Cortese; a Santa Maria a Vico, invece, è saltata per ora l’occupazione del Bachelet da parte degli studenti anche se, nelle more, è stata rinviata la manifestazione in programma venerdì nel corso del quale sarebbe dovuto intervenire lo scrittore Pino Imperatore per presentare il suo libro ‘Benvenuto in casa Esposito’. Nei giorni scorsi sono state già occupate altre scuole: il liceo Pizzi di Capua, il Liceo Nevio di Santa Maria Capua Vetere e il Liceo Amaldi sempre di Santa Maria Capua Vetere, il liceo scientifico Garofano di Capua, all’ITIS Falco di Grazzanise, al liceo artistico di Santa Maria Capua Vetere, all’alberghiero di Teano, al professionale Righi di Santa Maria Capua Vetere, al liceo scientifico Quercia di Marcianise, al Ferraris di Marcianise, all’Itis Novelli ed all’istituto d’arte di Marcianise.
La vera rivoluzione si potrebbe avere (invece di lottare contro i mulini a vento): (1)pretendendo che i professori terminino il programma della materia a fine anno; (2) imponendo un programma univoco per tutte le sezioni della scuola evitando che alcune sezioni siano avanti nell’apprendimento mentre altre non portano a termine nemmeno il minimo indispensabile per poter accedere ai test dell’università; (3) chiedendo che i professori siano assegnati alle classi PRIMA che cominci l’anno scolastico per evitare che, fino a dopo Natale, gli alunni siano rimpallati tra un professore e l’altro senza poter concludere nulla, e senza imparare nulla; (4) pretendendo che i professori siano puntuali e rispettino gli orari delle lezioni; (5) eliminando la disparità di trattamento che c’è tra una sezione e l’altra: parlo di raccomandazioni!!! non è possibile che in determinate sezioni non ci siano bocciature e voti bassi e si fa a gara a chi è più raccomandato; (6) pretendendo che la scuola organizzi una maxi manifestazione quando ci sono proteste del genere: vi accompagnano alle gite, perchè non potrebbero accompagnarvi a manifestare fuori le porte del potere ( con presidi e docenti in testa)? allora si che sareste ascoltati!!! (7) cambiando la vostra mentalità…dovete essere prima voi a voler cambiare qualcosa, a porvi in modo positivo nei confronti dell’apprendimento, delle interrogazioni, e ad evitare che i genitori si intromettano tra voi e i voti che vi danno!!!
Ma quale giorni di festa e giorni di festa, conoscendo il preside Marotta, che non è fesso, se la reale motivazione della protesta fosse stata questa, avrebbe tolto tutto di mezzo e preso seri provvedimenti disciplinari.
meno male che in Italia con tanti disoccupati ci sono tanti OCCUPATI gli istituti scolastici.
Se mi permettete penso che il cambiamento si attua solo STUDIANDO quello che nn stanno facendo questi giorni, ops scusate i SEMINARI che stanno facendo non sono molto costruttivi culturalmente, ma forse sti ragazzi son tranquilli posson perder tutto il tempo tanto poi ci pensa papà al voto!!!!!!!! e non solo
iate a studià
I ragazzi protestano perchè la scuola si apre al territorio???? Ma hanno capito che tale proposta di legge non è un problema ma un vantaggio!!! La scuola deve far sì che le proposte e il coordinamento vengano dal mondo delle imprese….non ci si può chiudere a riccio ed arroccarsi nella torre d’avorio della cultura che esclude l’economia, la produttività, le aziende.
Adattarsi ai contesti sociali, non significa creare scuole di serie A e scuole di serie B, quanto piuttosto evitare distorsioni e dispersioni di risorse territoriali di cui la scuola, oggi più che mai non può non tener conto.Le imprese, le associazioni, le fondazioni, gli enti di ricerca, l’editoria, gli organismi corporativi devono poter far leva sulla scuola per ingaggiare risorse umane coscienti e preparate in campi specifici….IO LA PENSO IN TAL MODO se sbaglio cercate di convircermi del contrario.
non sono totalmente d’accordo con chi ha detto che l’occupazione è solo un motivo per non andare a scuola. io ho mio fratello che frequenta il secondo liceo, e quando gli ho chiesto il motivo della protesta, mi ha saputo rispondere: segno che i ragazzi ne hanno parlato a lungotra di loro. Quando stavo io al liceo( son trascorsi 10 anni), anche noi abbiamo occupato( un giorno!!!!) e abbiamo continuato con l’autogestione..ma alla fin dei conti, e lo ammetto, a nessuno importava il perchè della protesta. bastava non seguire le lezioni! nessun sapeva spiegare i motivi precisi, perchè nessuno mai ne ha parlato.oggi son andata al liceo, perchè c’era un incontro con i genitori, convocati dal preside. se è vero che l’occupazione forse è una soluzione estrema( i ragazzi perdono giorni di studio che dovranno recuperare e forse non si rendono conto che le ore perse saranno difficili da recuperare) dall’altra parte li ho visti ben motivati e ben consapevoli di quello che stanno facendo!e questo è un aspetto da non sottovalutare.
A quanto pare tutte le scuole occupate della provincia di Caserta si stanno organizzando per dare un benvenuto al Ministro Tecnico dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del governo Monti, Francesco Profumo. Il Ministro è atteso in città il prossimo lunedì 3 dicembre e dovrebbe prendere parte all’inaugurazione dell’anno accademico della Seconda Università degli studi di Napoli, con sede a Caserta. Quel giorno gli studenti si sono dati appuntamento alle ore 9 presso la stazione ferroviaria di Caserta per formare poi un corteo che si dirigerà verso il luogo dell’incontro istituzionale.
parlate tanto di legge aprea……..sapete realmente cos’è e quale sia il suo contenuto???1)non è una legge ma un decreto legge che deve essere ancora discusso nelle aule del parlamento prima di essere approvato 2)in che modo va ad aumentare i poteri del dirigente scolastico ed in che modo verrebbero a crearsi scuole di serie A e B??? rivendicate i fondi per i PON e l’ERASMUS ma a che pro??? Il problema e che non riuscite a capire che queste occupazioni fanno male solo a voi e soprattutto non riuscite a capire che il compito della scuola è quello di formarvi prima come cittadini e poi culturalmente……ma da quello che si vede a voi non serve……..andate contro la legge e ne siete fieri motivando con il “diritto allo studio”………quanti di voi hanno veramente voglia di studiare???? quanti di voi studiano realmente??? quanti di voi si mettono col culo sulla sedia a studiare???? Prima di protestare imparate ad essere studenti e non solo per modo di dire………….. Poi visto che avete intensione di non fermare la vostra protesta invece di portare avanti dibattiti e perdere tempo date uno schiaffo morale a tutti portate avanti il programma scolastico fate gli autodidatti tanto visto che volete tutti studiare un domani andrete all’università e dovrete studiare da soli
Il vostro non credere alla nostra “protesta” è dovuto al fatto che voi non siete con noi durante la giornata! Avete ragione è un nostro dovere studiare, ma come studentessa vi dico che senza diritti come possimo attuare i nostri doveri??? Voi genitori fate tanto i moralisti, ma siete i primi a non ascoltate i nostri motivi e in parte vi comprendiamo perchè giustamente volete il meglio per noi, quando poi per voi non conta nient’altro che studiare… Noi non ci stiamo privando dell’istruzione con questa OCCUPAZIONE bensì stiamo lottando per ottenere unfututro ricco di istruzione cosa di cui ci stanno privando! Non stiamo occupando per perdere tempo o per saltare qualche interrogazione perchè tanto prima o poi ci toccherà farle, stiamo lottando per un futuro migliore e stiamo riuscendo nel nostro intento! Noi non ci fermeremo finchè giustia e rispetto non avremo!!!