Anche a Marcianise è nato il Comitato Fuochi, ospitato presso una sala del Convento dei frati francescani, messa a disposizione da Padre Michele Santoro. Finalmente la nostra città ha preso coscienza della problematica ambientale tutta, a seguito dei roghi, ormai sappiamo tossici, che per tutta l’estate hanno reso irrespirabile l’aria creando danni non solo all’ambiente ma, prima ancora, alla salute dei cittadini. Numerose sono state, questa estate, le persone che hanno aderito al gruppo creatosi spontaneamente sul social network facebook, per poi incontrarsi e definire la nascita del Comitato. Il primo segnale era venuto da Caivano dove, presso la parrocchia San Paolo Apostolo al Parco Verde, l’attivissimo padre Maurizio Patriciello, aveva cominciato da tempo una forte campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, fino a coinvolgere i paesi dell’hinterland napoletano e casertano, dando vita al Coordinamento Regionale Comitati Fuochi. E Marcianise non ha fatto attendere la sua risposta…
A fine agosto il Comitato Fuochi sez. Marcianise, formato da liberi cittadini, era già costituito e pronto per cominciare la propria battaglia a livello cittadino e in tutte le sedi istituzionali competenti. Costante è stata la partecipazione a tutti gli incontri e alle iniziative promosse dal Coordinamento regionale: una, su tutte, la petizione popolare che ha visto impegnati Domenica 23 settembre, in Piazza Umberto I, tanti volontari per la raccolta firme di chi non è più disposto a subire lo scempio che sotto gli occhi di tutti si consuma quotidianamente. In serata, poi, esponenti del Comitato hanno partecipato all’incontro-convegno, nella chiesa di don Maurizio a Caivano, che ha visto la presenza di Erminia Mazzoni, europarlamentare e presidente della Commissione europea petizioni alla quale è stata presentata ufficialmente la petizione popolare contro il disastro ambientale rappresentato dai fuochi.
Prossimo appuntamento pubblico del Comitato di Marcianise, Domenica 30 settembre per completarla raccolta firme avviata il 23 settembre. L’incontro settimanale aperto a tutti i cittadini è fissato per il mercoledì alle ore 19.00 presso il convento in Piazza O. Buccini, conosciuta come piazza san Pasquale. Martedì prossimo 2 ottobre, alle ore 19.00 si riunirà sempre nella sede del Comitato Fuochi di Marcianise, il Coordinamento Fuochi di Napoli, Provincia di Napoli e Provincia di Caserta, ci sarà un ampio approfondimento della problematica, ma anche la raccolta tutte le firme ricevute relativamente alla querela da inoltrare a vari organi istituzionali, sulle omesse responsabilità relative alla problematica ambientale.
Nasce anche a Marcianise il “Comitato Fuochi” cittadino
30 Set 2012
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Questo comitato e il riclclo del vecchio delle Mamme poi finito come tutti sanno,mi auguro che non arrivano i pompieri per spegnervi.
Il problema dell’inquinamento da roghi come sappiamo, interessa buona parte del territorio a nord di Napoli, per cui anche Capodrise è parte interessata a questo nefasto fenomeno (vedi rione Santa Croce). Proporrei al Comitato Fuochi di Marcianise, come fatto in Piazza Umberto I, di organizzare anche a Capodrise un gazebo per le adesioni al comitato ed alle sue iniziative. Intano a voi tutti il mio personale ringraziamento.
Come volevasi dimostrare, il primo commento all’articolo è una critica di bassissimo profilo… Se questo è il ringraziamento per le iniziative intraprese dal Comitato stiamo freschi! Chiudo con un sincero “GRAZIE” a chi impiega il suo tempo per questo Comitato, e mi scuso per l’anonimato…
Per “Ceneri”. Invece di fare lo spirito é meglio che vieni anche tu a darci una mano. Forse non hai ancora capito che il problema é grave e se non c’é partecipazione, rischiamo di trovarci avvelenati tutti quanti. Non credo proprio che tu abiti al Parnaso!
Ceneri,
ricordati,
per tutta la vita,
che le persone come te in questa città non servono.
Caro Gaetano, ben 400 voti dell’attuale Amministrazione capodrisana, sono stati presi proprio nel quartiere San Pietro (si chiama così e non Santa Croce), ed esattamente dal vicesindaco Colella, che ne ha fatto il cavallo di battaglia nella sua campagna elettorale.
Detto ciò, non solo i problemi di quel quartiere non sono stati risolti ma addirittura sono peggiorati e se ne sono aggiunti altri come i roghi e l’abusivismo,………ora io mi chiedo come mai nessuno protesta come facevano contro l’amministrazione precedente??……rassegnazione o consapevolezza di essere stati ingannati??…verrebbe voglia di dire li avete votati e ve li tenete, ma i fumi si sentono abbondantemente anche da casa mia xcui spero si faccia qualcosa anche a Capodrise!!!!
Un volantino distribuito in Piazza, per sostenere la lotta contro i roghi tossici!
Maledetti, maledetti, maledetti!!!
Stasera, 5 settembre 2012, ho partecipato ad un’affollata assemblea del comitato cittadino “ Fuochi tossici”.
Nel cuore delle parole di tutti i partecipanti leggevo la maledizione per i criminali che hanno avvelenato e continuano ad avvelenare le nostre campagne e la stessa maledizione era estesa a quanti avevano ed hanno doveri politici e burocratici di difendere il nostro territorio ed, invece, per oscuri interessi, sonnecchiano!
E nelle parole di rabbia e dolore di chi si vede derubato di un bene prezioso c’erano semplici riflessioni di normalissime intelligenze:
Perché non si è mai attivato concretamente un sistema di controllo del nostro territorio, anche con l’aiuto delle moderne tecnologie?
Perché non si è mai pensato ad un efficace coordinamento delle forze dello Stato, esercito compreso, che annientasse sul nascere i criminali avvelenatori?
Perché non si è fatta crescere una coscienza critica nei cittadini per i concreti rischi, che comportano, per la salute e la economia, i roghi tossici?
Perché nelle nostre campagne si sono seppellite e bruciate tonnellate di rifiuti tossici, provenienti da aziende del Nord, senza che la politica e le istituzioni lanciassero un grido di allarme o tentassero una dovuta reazione idonea a contenere il danno?
Perché i segreti di Pulcinella, per esempio quello che il nostro territorio è compreso nel cosiddetto “triangolo della morte”, dove l’incidenza di tumori è più allarmante che altrove, sono rimasti tali anche nelle stanze della politica e delle istituzioni?
Perché sulle aziende inquinanti del Nord, trasferite da noi, non è stato effettuato un adeguato controllo sul rispetto dell’ambiente?
Perché l’abbattimento di migliaia di capi di bestiami nelle aziende di allevamento del nostro territorio, per diossina, e la bomba ecologica dell’incendio dei pneumatici dell’ex- Ecorec non hanno fatto sobbalzare, prefetti, questori, parlamentari, sindaci, aziende sanitarie e non hanno fatto sonare, a parte quelle dei Francescani, le campane a martello delle nostre chiese?
Con il colpevole o incolpevole sonno della politica e delle istituzioni ci hanno fatto credere che le pisciate sul nostro capo erano fresca acqua di limpida pioggia!
C’è un vecchio proverbio marcianisano che racchiude tutta la saggezza popolare: ‘A rota ‘a votta chi imponta!” ( Solo il padrone del carro che si impantana spinge, veramente, con forza la ruota.)
Noi siamo impantanati, cittadini, con i nostri numerosi morti di tumore, con le nostre patologie respiratorie, con i fetori serotini che ci costringono a chiudere, anche col caldo, balconi e finestre e noi dobbiamo salvare la terra più bella dell’ager campanus!
Come? Organizzandoci, discutendo, operando, stimolando e maledicendo!!!
Marcianise, 7 settembre 2012 Alberto Marino
Caro Alberto,nella zona di Ponteselice si continua a sversare di tutto,soprattutto rsu provenienti dai paesi limitrofi!Mi sono stancato di prendere numeri di targa e porli ai volenterosi vigili,ma ormai penso che il probelema deve essere represso e non più prevenuto!Bisogna arrestare coloro che vengono sorpresi a gettare di tutto nelle campagne,perchè solo in questo modo si riuscirà a dare un forte segnale a questi criminali……Serpico
Caro Serpico, grazie per l’informazione. Il comitato antiroghi cresce ogni giorno di più e tra poco avrà anche un numero telefonico verde.
Si riunisce ogni mercoledì alle 19.00, presso il convento dei Francescani.Speriamo che nasca anche un coordinamento delle forze di polizia e che intervenga con decisione. Stammi bene!
Addirittura il numero verde?!?!
Forse state correndo un pò troppo, caro professore!!!
Il numero verde ha dei costi elevati.
E le chiamate chi le dovrebbe ricevere? Avete intenzione di assumere personale? Giovani da desinare al numero verde ed in vista della futura campagna elettorale?
E quale sarebbe il partito che dovrebbe finanziare il numero verde?
Sarei curioso di saperlo…
Caro Antonio,
troppi perchè frenano la nostra crescita mostrando la non volontà vestita di ” vecchio “.
In questa circostanza e per queste problematiche urge cambiare abito, bruciando tutti quegli ingredienti che hanno determinato le forme di inquinamento di cui muore la nostra terra.
E, non mi fermo ai rifiuti tossici che bruciano la terra, l’aria, l’acqua e il nostro stesso cuore, vorrei andare oltre affermando che c’è una realtà da mettere immediatamente ad ardere sul rogo del nostro divenire: l’inquinamento mentale.
Ci piace indossare il velo mortale dell’indifferenza, dell’incuria, dell’assenza, della non appartenenza.
Ci piace dare la colpa agli altri che dovevano informare, prevedere, costruire, difendere, programmare, controllare.
E, ci rassegnamo tristemente ai nostri lutti vivendoli come destino infame e crudele che s’abbatte su di noi, sempre con maggiore incisività.
Ora abbiamo capito che :
dobbiamo denunciare agli organi competenti tutte le illegalità ambientali;
dobbiamo informare e sensibilizzare tutti in merito ai rischi che esse comportano;
controllare il territorio a noi prossimo;
essere protagonisti del nostro vivere quotidiano.
Cominciamo subito lasciando cadere quella patina densa di nebbia che copre i nostri occhi oscurando i diritti cui possiamo appellarci per avere salva la vita.
Mettiamo la veste nuova cucita col filo del RISPETTO, della TRASPARENZA e della LEGALITA’.
Uniti si può!!!1
Franca Abbate
Questa vale come denuncia:il venerdì mattina giornata di mercato settimanale nell’area antistante l’ex macello di via Luigi Fuccia,verso le ore 1130-1200 nella strada che conduce alla ex Isola ecologica se non erro via Casa del bene ,si ferma un pescivendolo e scarica materiale utilizzato per la vendita di pesce.Ogni 2 o 3 giorni verso le 5 del mattino un fruttivendolo con camione bianco e telone bleu giunge nella strada che conduce nel tenimeno visocchi e scarica di tutto.Ho le foto del materiale ma mi è risultato difficile beccarli in flagranza di reato!A chi devo rivolgermi per beccarli e magari fargliela raccogliere con la lingua?????
Serpico
serpico ho visto anche io le cape di pesce puzzolenti………… fammi sapere ……….
Alessandro tu dovresti essere uno dei nuovi vigli giusto?come posso contattarci?