Gli impianti di videosorveglianza divenuti più precisi ed affidabili col passaggio dall’analogico al digitale, sono oggi considerati tra i mezzi più efficaci per arginare e ridurre i fenomeni di microcriminalità e di vandalismo.
L’importanza delle telecamere di videosorveglianza non è stata sottovalutata dall’Amministrazione Comunale di Marcianise la quale, rispondendo alla crescente domanda di sicurezza dei propri Cittadini, con distinte delibere di Giunta (rispettivamente del 24 agosto 2009, del 15 settembre 2010 e del 1° marzo 2011), grazie ad un finanziamento di €. 165.000,00 chiesto ed ottenuto dal Ministero dell’Interno, potrà potenziare l’impianto di videosorveglianza già esistente garantendo così un aumento di quel livello di sicurezza sociale da sempre annoverata tra le priorità della convivenza civile e della coesione sociale.
E la concretizzazione del progetto di ampliamento dell’impianto di videosorveglianza è tornata di attualità a causa degli incendi che nei giorni scorsi piromani hanno appiccato in alcune zone sensibili del comprensorio marcianisano. Infatti l’ausilio delle immagini del circuito di videosorveglianza avrebbe con ogni probabilità consentito la individuazione e l’arresto dei responsabili dei dolosi incendi.
Gli incendi dolosi costituendo un serio rischio per l’incolumità della Comunità di Marcianise (ricordiamo l’inquinamento da diossina di alcuni anni or sono e gli effetti devastanti che ha determinato), va dunque contrastato efficacemente col sistema di video controllo, per cui il Commissario Prefettizio dott. Cimmino Umberto vorrà dare urgente attuazione agli avanti richiamati deliberati mercé il completamento dei lavori dell’impianto medesimo.
Udc: videosorveglianza contro i piromani
30 Ago 2012
Stampa
Non perderti le notizie su Marcianise e dintorni GRATIS. Clicca qui Iscriviti al CANALE Caffè Procope su WhatsApp
Ti è piaciuta la notizia? clicca e segui Caffè Procope su Facebook
ogni anno la solita cantilena…sento parlare di videosorveglianza dai tempi in cui era assessore Nicola Scognamiglio e non si è fatto niente.Adesso riprende la cantilena….basta non ne posso più!mentre a Marcianise si parla nei paesi limitrofi si compiono fatti!
Gli esecutori materiali, pur responsabili,
sono l’ultima ruota del carro di un sistema complesso di responsabilità.
Ben venga la video sorveglianza,ancor più efficiente sarebbe quella satellitare, ma da sola non basta.
I comuni denunciano una carenza di mezzi e uomini per fronteggiare questa piaga sociale,
le altre istituzioni declinano vicendevolmente la propria responsabilità e in alcuni casi negano o ignorano il problema.
Nulla da fare, allora? Macchè…è indispensabile INFORMARSI E CAPIRE, e dopo informare e far capire.
La questione è complessa, coinvolge i RIFIUTI SPECIALI, le discariche, le imprese – specie del nord- la legislazione nazionale e regionale, quindi politica, enti locali, diritto alla salute e alla salubrità dell’ambiente.
C’è ancora una grossa fetta di medici che nega il nesso di causalità tra inquinamento e malattie, specie tumori.
Cerchiamo di capire la questione nel suo complesso senza affrontarla con superficialità e demagogia. Sarebbe un mero scaricarla sui nostri figli.
Per chi già ora è interessato a Caivano è nato un Coordinamento Comitati Fuochi, che unisce tutti i cittadini e le associazioni di Napoli e Caserta desiderosi di respirare aria pura e camminare su una terra sana.
C’è Padre Maurizio Patriciello, parroco di Caivano ed editorialista dell’Avvenire, che è in prima linea.
Uniamo anche qui le nostre forze. Senza campanilismi.
L’aria, non a caso, non ha “colore”.
Siamo tutti coinvolti.