A giorni partirà il ricorso contro la “distruzione” delle porte del Duomo di Marcianise, indirizzato ai sottoscritti indirizzi. Un gruppo di tecnici e storici hanno già preparato una “controrelazione” che avrà il compito di dimostrare come, i lavori già in atto al Duomo e voluti dal parroco Paolo Dello Stritto, contrastino con alcune leggi e regolamenti e disprezzino la storia locale e nazionale.
Il ricorso, voluto dal Movimento Civico dei Cittadini, dalla Pro Loco Marthianisi e dall’associazione GRISM, alle quali si stanno già aggregando molti gruppi ed associazioni ancora in vacanza, sarà accompagnata da una raccolta firme tra tutti i cittadini, per il ripristino dell’antico portale come era fino a pochi giorni fa.
Già nel 2006 ci fu un tentativo di sostituire il Portale che godeva di “ottima salute”, bocciato però dalla Soprintendenza, che oggi, proprio mentre molti cittadini sono in vacanza, ha invece trovato i “tecnici” per l’indesiderata autorizzazione.
A breve saranno resi pubblici sia il ricorso che la “controrelazione”.
Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali dott. Lorenzo Ornaghi;
Via del Collegio Romano 27
00186 ROMA
Al Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania dott. Gregorio Angelini;
Via Eldorado 1 (Castel dell’Ovo)
80132 NAPOLI
Alla Soprintendente ai Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento, dott./ssa Paola Raffaella David;
Reggia di Caserta
81100 CASERTA
e p. c.
All’Arcivescovo di Capua. S.E. Mons. Bruno Schettino;
Piazza Landolfo 1
81043 CAPUA
Al Commissario Straordinario della città di Marcianise dott. Umberto Cimmino;
Piazza Umberto I°
81025 MARCIANISE
Al parroco della Chiesa di San Michele Arcangelo, don Paolo Dello Stritto,
Via Duomo
81025 Marcianise
Viva la GUERRA DEI POVERI. Chi sono i poveri? Le “associazioni” che si sono mobilitate. Lo sanno tutti che il portone principale risale si e no agli anni 30. E’ fradicio, tarlato ed estremamente pericoloso. Non dimenticate cari concittadini che il beneamato don Gaetano lo ha desiderato ardentemente il nuovo e ben più decoroso portone opera del Maestro D’Anna. Ormai è diventata una barzelletta prendersela con il solito don Paolo che, intanto, è stato il primo ed unico, nonostante le aspre critiche, a portare un netto cambiamento strutturale del nostro Duomo, non è certamente il suo! Ma tanto criticare è insito nel dna del Marcianisano doc. Pax et bonum
Dove si raccolgono le firme? Dove? Quando? Questo parroco non può fare di testa sua in barba alla storia e alle tradizioni locali prendendo decisioni unilaterali. Voglio dare memoria al compiando Pietro Zinzi che già in passato si e’ strenuamente battuto affinché quella orrenda porta di bronzo non venisse installata, tra l’altro, contrasta con le altre due facendo perdere la fisionomia della facciata. Sarebbe stato intelligente se avesse restaurato l’antico portale.
P.s. Pero’ che para……..o approfittare delle ferie agostiane per raggiungere l’intento.
Qualcuno sa dirmi cosa c’era che non andava in quei portali per essere sostituiti? Sarei veramente grato se qualcuno mi desse una risposta!
scusate la la soprintendenza ai beni architettonici e culturali già si è espressa a suo tempo. le attuali porte non sono da considerare rilevanti o storiche. solo i cardini lo sono. le porte possono essere sostituite. gentilmente fatele mettere le nuove. le vecchie fatele collocare all’interno della chiesa in posto d’onore. chiudiamo questa spiacevole vicenda. il popolo non può intervenire sulle vicende della chiesa. se non vi piace don paolo come predica o gestisce la chiesa, cambiate e cambiamo chiesa. se non ci andrà più nessuno il vescovo lo rimuoverà. se invece la gente andrà significa che la sua gestione piace.
Agosto é stato sempre il mese dei colpi di mano!
Le firme si raccoglieranno dalla fine di agosto in seguito a pubblico avviso mentre il ricorso e la relazione saranno inviati a giorni.
Decine di persone hanno già chiesto i moduli per la raccolta firme e centinaia di cittadini attendono di apporre la propria firma.
Questa volta l’hanno fatta troppo grossa.
Di ben altre baTtaglie CIVILI si dovrebbero occupare queste associazioni e questi improbabili cultori dell’arte e della storia cittadine. Quelle porte che non hanno alcun valore artistico-storico e si sarebbe dovuto rimuoverle già al tempo del parroco Rossano per collocare queste sì opere d’arte, creazione di un validissimo artista concittadino.
GRAZIE PER IL TUO CORAGGIO DON PAOLO!
La “querelle” é riconducibile al fatto che non si sollecita mai la partecipazione democratica nell’affrontare questioni delicate. Le teste dei nostri “notabili” hanno la presunzione di interpretare il “cuore” del nostro popolo! L’arroganza dei pochi é il guaio della nostra Città!
Nessuno si scandalizza se ci sono persone che abitano in castelli medievali dopo averne modificato secondo le esigenze familiari le antiche architetture. Nessuno si scandalizza se si sono abbattuti palazzi nobiliari nel pieno della notte con l’intento di speculazioni edilizie, nessuno si scandalizza …….
in questo nostro tempo, nel quale, da un lato, sembra che la fede vada indebolendosi e, dall’altro, emerge un profondo bisogno e una diffusa ricerca di spiritualità, è necessario che ogni sacerdote ricordi che la sua missione il culto dai sacramenti non sono mai separati. promuovere una pastorale sacramentale, per formare il Popolo di Dio e aiutarlo, sopratutto (ascoltarlo) a vivere in pienezza le loro volontà, il culto della chiesa.
questa sorta di prefazione non vuole essere in alcun modo verso nessuno, una forma di arbitrio per richiamare qualcuno a schierarsi da questa o quella parte. la mia, è una semplice riflessione, forse un po più vicina ai fedeli.
la chiesa, come tutti sanno, sono le persone. i sacerdoti, sono semplicemente gli amministratori, e custodi di beni strumentali.
è importante dire che, quando nascono diatribe, tra la guida spirituale ed i fedeli, ricorrere al buon senso è cosa buona e giusta. il sacerdote tenda una mano verso il suo gregge, ascolti le loro richieste, che è anche modus vivendi.
la meravigliosa porta principale, anche se cigola quando si apre, o presenta qualche ruga, vuol dire che è stata custodita bene, ed è in piena forma. non può essere in alcun modo pomo di discordia.
speriamo che in futuro, anche la curia comprenda ed instauri un sano dialogo con i praticanti del culto. speriamo che vengono ascoltate le loro dimostranze e che non cada tutto nel vuoto.
sarebbe un vero peccato.
Molti di coloro che non gradiscono “l’ingerenza” della Chiesa in questioni di carattere politico-sociale, “s’indignano “, alla stessa maniera, per la sostituzione delle porte del Duomo.
Lasciamo agli organi competenti e di settore la decisione in merito alla valutazione storico – artistica e della sicurezza delle porte in questione.
Ci sarebbe tanto da fare, da dire, da raccogliere firme. . .
Buona serata a tutti!!!1
Franca Abbate
don paolo non mi state simpatico , a se mi chiedete con tanto di autorizzazione scritta di abbattere quelle porte , prendo il caro vecchio piccone di Cossiga e corro subito a raderle al suolo, ma con tanto di curia presente che mi autorizza. e che cavolo
Ci sono cose che succedono solo a Maqrcianise. Mi sapete dire chi commissionò le contestate porte? Chi le ha volute e pagate? C’é stato, prima della costruzione, un parere tecnico che stabiliva la necessità statica della sostituzione? Quale concorso é stato fatto per la scelta dell’artista?
Se tutto questo c’é stato: nulla questio! Diteci solo quando e come é avvenuto tutto ciò!
Non riesco a capire la signora Abbate quale ruolo occupa al Duomo.
Poetessa, cantante, catechista, segretaria o avvocato? Certo che in ogni questione sia personale che generale è presente sempre Lei. Mi dispiace dirlo il suo commento è molto contraddittorio visto che gli organi competenti dovevano essere interpellati prima, non le pare? Non dopo aver fatto tutto di testa vostra come sempre. L’intera nazione per i vostri meriti già vi conosce…basta ricordare la segnalazione del premio di poesia…la cancellazione dai siti letterari dello stesso… Non aggiungo altro…
La decisione di rifare e sostituire la porta centrale del Duomo, fu fatta dal caro don Gaetano Rossano, essenzialmente per motivi di sicurezza, poichè l’apertura e la chiusura della porta risultava essere molto difficoltosa e pericolosa. D’altronde gli esperti non attribuirono alcun pregio storico – artistico alla vecchia porta.
L’esecuzione della nuova porta fu affidata, da don Gaetano, al prof. D’Anna che si fece carico sia del lavoro artistico che delle spese necessarie alla realizzazione dell’opera stessa.
Le varie commissioni, consultate adeguatamente per tempo e luogo, espressero parere favorevole già con don Gaetano.
A lavori ultimati, arrivò don Paolo che,unitamente al Consiglio Pastorale, decise di effettuare la sostituzione, precedentemente programmatama ma nacquero delle difficoltà.
Si pensò di esporre la porta alla visione popolare, affinchè fossero evidenti a tutti le qualità artistiche e di efficienza della nuova porta.
. . . e la storia si ripete !
Buona giornata!!!1
Franca Abbate
Sig.ra Abbate quanta cultura all’improvviso, parla proprio Lei che all’epoca di Don Gaetano Rossano il Duomo non lo frequentava affatto e non ha mai servito il cielo. Poi arrivato il Pastore delle pecorelle smarrite adesso quanta cultura. Lei e il suo amato parroco a causa dei particolari fate soffrire e mandare per aria sogni e grandi amori alle persone che vi circondano dentro e fuori parrocchia. Non riuscite a trasmettere emozioni , dare fiducia a chi ci dona il pane e nemmeno state vicino alla persone nei momenti di crisi sempre per mancanza di tempo e per le vostre idee, che sono sempre in contraddizione con i fedeli della comunità. Lei parla di ingerenza, la stessa che manifesta lei quando si cerca di portare delle novità. Quante persone sono andate via dal Duomo a causa vostra, voi sorridete e cantate vittoria, ma non è questa la vittoria di Dio. Ai ragazzi comunicate solo con storielle e vangelo. E il vero catechismo di Pio X? Dove è andato a finire. Se lei è una cristiana taccia una volta per sempre e non stia sempre in situazioni che non le interessano, trasmetta i valori che sono i veri tesori del Cristianesimo, perché il Duomo è di tutti, non il suo e del suo amato parroco.
DIO mi ama immensamente.
DIO ti ama, caro Domenico.
DIO ama tutti i suoi figli.
Non servono raccomandazioni per essere amati da DIO.
EGLI ci ama così come siamo, con pregi e difetti.
DIO non ci chiede dov’eravamo prima d’incontrarLo, non è curioso di sapere cosa facevamo perchè il SUO è AMORE PURO.
NON esistono pastori e pecorelle, esiste l’uomo con i suoi limiti, con la voglia di SERVIRE DIO in ogni piccola cosa, con la probabilità di sbagliare e ricominciare meglio di prima.
Il cristiano non vive la sua personale volontà.
EGLI è impegnato a vivere la VOLONTA’ DI DIO in ogni attimo della sua vita.
Franca Abbate
Ha mille fattezze la tua sincerità. Come caleidoscopio ti proietti verso la luce mostrando sfaccettature di colori mai leali. Non ha rivali la tua ipocrisia. Policromatica la tua sostanza. Nel tuo armadio maschere su maschere da indossare per ogni occasione. Agghindi il tuo fare di sterile perbenismo, il tuo dire di parole melense. Stucchevoli le tue lodi. No, grazie non ne ho bisogno. Preferisco una critica sincera che un finto complimento…
Signora Franca ma Lei in famiglia ama?Visto che ama diffondere parole di bene ad ognuno non è più opportuno smettere di fare propaganda ed occuparsi di cose più importanti?
E basta, smettetela di lamentarvi sempre,in questa città non vi va bene niente!Dietro le tastiere siete i migliori,se avete coraggio aggregatevi così almeno tra di voi vi conoscete,fate nascere un’altra associazione ma quella dei tastieristi anonimi.