Mentre la politica latita ed i cittadini si azzuffano tra pro e contro le nuove porte del Duomo di Marcianise, scelte di politica territoriale vengono prese nel buio delle stanze del potere senza un coinvolgimento alcuno della cittadinanza o dei loro rappresentanti. Stiamo parlando dell’autorizzazione all’ampliamento dell’Outlet. La conferenza dei servizi convocata presso il Comune di Marcianise lo scorso 7 agosto ha approvato l’ampliamento commerciale per “La Reggia Designer Outlet” con il parere negativo della Provincia di Caserta. Dopo il rinvio chiesto ed ottenuto dalla Confcommercio di Caserta nella prima convocazione della conferenza, lo scorso 5 luglio, per l’accesso agli atti amministrativi, ieri, sotto la presidenza del dirigente del settore urbanistica, Angelo Piccolo, si è svolta la riunione collegiale richiesta dalla società Capri 2 per ottenere l’autorizzaione all’ampliamento commerciale dell’Outlet. Parere positivo all’istanza è stato dato solo dal rappresentante della Regione e dallo stesso Piccolo, mentre quello della provincia, l’architetto Fracasso, ha espresso parere negativo, motivandolo con l’incompletezza della documentazione urbanistica presentata. Alla convocazione, oltre le sigle sindacali del commercio, erano stati invitati i sindaci del circondario compreso quelli della provincia di Napoli. I rappresentanti dei Comuni intervenuti, Caivano, Madaloni e San Nicola la Strada hanno espresso la loro contrarietà all’ampliamento, adducendo diversi motivi. Ma il parere delle organizzazioni sindacali come quello dei Comuni, nella conferenza dei servizi ha solo un valore consultivo, per cui, nonostante tutti abbiano dichiarato il parere negativo, quello decisionale è spettato solo a Regione, Provincia e Comune. I rappresentanti dei Comuni intervenuti hanno posto l’accento sulla necessità di affrontare prima i problemi esistenti sul territorio in materia di viabilità in uno snodo ad alta concentrazione di auto, come è quello nei pressi dello svincolo autostradale di Caserta Sud e dei centri commerciali di Marcianise. Un parere negativo dettato anche dal timore di un ulteriore depauperamento delle proprie realtà commerciali. I sindacati dei commercianti, invece, hanno denunciato lo strapotere delle grandi superfici di vendita. Per il presidente di Confcommercio Caserta, Mario D’Anna, “si agisce in danno dell’imprenditoria e della vita associata delle città casertane. In nessuna parte d’Europa esiste un Outlet a soli 4 kilometri dalla città capoluogo ed a poche centinaia di metri da decine di Comuni limitrofi. Solo a Caserta è così”. Ricordando, poi, come l’area casertana conta grandi superfici commerciali ben tre volte superiore alla media regionale, D’anna aggiunge: “Mentre la piccola impresa familiare del commercio è ormaial tracollo ed i locali commerciali, a dozzine, mostrarono il “fittasi” o il “vendesi”, nei luoghi della Politica e
dell’Amministrazione si disserta di dare altri spazi a mega strutture con l’ulteriore sacrificio dell’impresa e degli stessi centri urbani”. Il presidente provinciale di Confesercenti, Maurizio Pollini, punta il dito contro chi non ha impedito il rilascio dell’autorizzazione in sede di conferenza dei servizi. “Era necessario fare sistema nel dire no all’ampliamento dell’Outlet – dice – abbiamo trovato nel presidente della Provincia, Domenico Zinzi, un valido appoggio. Mentre al nord la grande distribuzione sparisce qui proseguiamo su questa rotta, minando l’esistenza stessa del commercio. E’ necessario puntare sui centri commerciali naturali, sulla piccola e media impresa, non indurla alla chiusura, rischiando la perdita di migliaia di posti di lavoro di operatori che non possono nemmeno avvalersi degli ammortizzatori sociali”.
Ampliamento Outlet “La Reggia Designer”: solo la Provincia dice di no
23 Ago 2012
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La città di Marcianise doveva essere la Parma del sud. Abbiamo barattato le nostre terre fertili e la nostra economia agricola in una economia industriale, facendo costruire mostruose creature in cemento sui nostri territori, con la speranza di ricavarne ricchezza e posti di lavoro. Ma nel lungo periodo è evidente che ha per lo più fornito supporto logistico all’espansione dell’economia di Napoli, traendone solo in minima parte vantaggi. È mancata infatti nel contempo una politica di istruzione pubblica atta a formare personale qualificato autoctono in grado di occupare posti di lavoro qualificati.È mancata una politica di prevenzione sociale che, preferendo la cessione massiccia di larga fetta del territorio privandolo all’uso agricolo, lo ha consegnato in pasto ad una speculazione che sembrava garantire un benessere illimitato ma ha solo lasciato desolazione e disoccupazione.
E sia chiaro una volta per tutti,mi auguro che i vari PLELAIDI,ILPISTOLINO,ecc.ecc. e quanto loro possono rappresentare(- di zero) a parere mio,anche in questo articolo giustamente riportato che la componente politica dell’Udc è stata sempre contraria sia per l’insediamento e adesso per l’ampliamento,ad oggi e stato l’unico partito che si e espresso con un NO convinto e motivato.
Ed è un peccato che sia solo la provincia di Caserta ad opporsi all’ennesima occupazione militare del territorio marcianisano,alla sua mortificazione,alla sua umiliazione e depauperamento!
ottima risposta !!!!dopo ke subiamo tanta disoccupazione ke si sente , si vive e si vede adesso basta se si devono occupare i nostri terreni il nostro verde vogliamo almeno come minimo un lavoro per vivere onestamente…..complimenti x ki finalmente inizia a dir no! e basta!
scusate per la mia ignoranza, ma durante gli ultimi mesi del governo berlusconi, non era stata approvata una legge che se anche tutti i documenti non erano completi, l’Azienda può permettersi di procedere per evitare lungaggini amministrative che potevano tardare la sua partenza? ovviamente l’Azienda avrebbe provveduto in seguito a fornire tutti i documenti necessari, pena il sequestro dell’attività.
diamo atto all’udc l’unico partito che si sta interessando al problema,
sara’ pure campagna elettorale,da parte dell’udc, ma anche altri partiti la stanno facendo,si stanno azzuffando a chi devono candidare come sindaco, che si preoccupino dei problemi della gente, che non arrivano a fine mese,
o addirittura non mettono cibi sulla tavola tutti i giorni……….
meditate gente, meditate