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Soppressione Tribunale Marcianise: cresce la protesta, si mobilitano cittadini e associazioni

Cresce la protesta fuori e dentro la città di Marcianise per la paventata, ma a quanto pare molto realistica ipotesi, di soppressione della sezione distaccata del Tribunale sammaritano con sede a Marcianise. Dopo l’allarme lanciato dal quotidiano Il Mattino, anche il Corriere del Mezzogiorno se ne occuperà oggi con un ampio approfondimento sulle pagine casertane. Le associazioni, gli avvocati del comprensorio e i gruppi facebook marcianisani si stanno in queste ore mobilitando per mettere in piedi iniziative (compresi sit-in  e flash-mob fuori al tribunale) tese a scongiurare la perdita di un presidio di giustizia così importante in un territorio che ha fame di legalità. All’interno del Gruppo Facebook “Orgoglio Marcianisano“, il giornalista Piero Rossano spiega: “Nel silenzio delle istituzioni e della politica locale la nostra comunità sta subendo un altro scippo: quello della sezione distaccata del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Esiste un progetto chiaro che va materializzandosi a tutto vantaggio della città di Aversa e con la complicità, ormai acclarata, della presidenza del tribunale sammaritano.  Questa è una cosa che Marcianise non può e non deve consentire. Ed è su questo che vale la pena di aprire subito e senza tentennamenti un confronto in città. Abbiamo assistito supinamente, senza ribellarci, al furto di Design industriale, quel briciolo che la vergognosa spartizione delle sedi universitarie in provincia aveva fatto cadere sulla nostra tavola. Da un giorno all’altro, dietro non una non ben comprensibile diatriba tra questa amministrazione e la facoltà di Architettura, docenti, corsi e studenti hanno lasciato la città. Ditemi voi se non vale adesso gridare la nostra indignazione dietro l’ennesimo disegno che vuol privare la città di un presidio di legalità quale può essere la sede di un tribunale. La cui produttività non era in discussione. Come non lo erano i costi di gestione per Santa Maria Capua Vetere.  Su questo noi marcianisani dobbiamo condurre una battaglia di civiltà. La stampa più impegnata è e sarà con noi. Per una volta sporchiamoci le mani fino in fondo, per noi e per i nostri figli”.
Dopo l’intervento dell’ex sindaco Filippo Fecondo, che si era occupato dell’argomento già lo scorso anno palesnado tutta la sua preoccupazione per come era stata affrontata la situazione dall’attuale amministrazione comunale, ora sul caso interviene con decisione anche Dario Abbate, Segretario provinciale del Pd Caserta che commenta così l’ipotesi di soppressione delle sezioni periferiche casertane: “La decisione di sopprimere le sezioni distaccate del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, tra le quali quella di Marcianise, è dettata da ragioni di natura esclusivamente finanziaria e non è in linea con l’affermata volontà di operare nel senso della diffusione della legalità e della percezione dello Stato sul territorio”. Rispondendo all’appello del Presidente della Provincia, Domenico Zinzi, Abbate dichiara: “Il Pd è favorevole ad un’azione di lotta bipartisan nell’interesse del territorio e si fa portavoce di un timore radicato nei cittadini: il venir meno, cioè, di strategici presidi di legalità in comuni considerati fortemente a rischio. La soppressione degli uffici giudiziari periferici costituisce un grave elemento di freno alla sicurezza collettiva, perché allontana sempre più i cittadini dalle istituzioni e da quel senso di prossimità e vicinanza della giustizia”. “Le Sezioni Distaccate casertane costituiscono un unicum importante dal punto di vista territoriale tra Comuni noti per l’alta incidenza criminale, propensione e densità industriale, commerciale e professionale e dove operano non soltanto i più organizzati e sanguinosi clan criminali ma anche un numero elevato di piccole, medie e grandi imprese senza contare i cittadini di un territorio così vasto.
“Anche sotto il profilo dell’attribuzione funzionale- dichiara il leader dei democratici casertani- solleviamo forti dubbi circa la soppressione: alle Sezioni Distaccate di Tribunale compete infatti non solo la trattazione delle cause civili e dei processi penali, ma anche dei procedimenti di volontaria giurisdizione (come ad esempio quelli per la nomina degli amministratori di sostegno) che sono tra le decisioni più vicine ai cittadini. Eliminandole o accorpandole, i casertani non solo resterebbero privi di un irrinunciabile e diretto presidio territoriale per la tutela dei loro diritti ma sarebbero altresì costretti a supportare ulteriori spese ed esborsi per richiedere giustizia (diritto fondamentale sancito e tutelato dall’art. 24 della Costituzione) presso Uffici Giudiziari lontani dal territorio, subendo così, oltre al danno suddetto la beffa di dover spendere di più che in passato.
Un passaggio infine al presunto risparmio economico: “La soppressione delle Sezioni distaccate dei Tribunali non è certo la scelta migliore per gravare meno sulle casse dello Stato: si creerebbe infatti subito la necessità di una ristrutturazione delle sedi oggi esistenti in quanto insufficienti a recepire un nuovo flusso di personale ed utenza. Il Pd non può che dirsi contrario e ritenere inutile, pericoloso e controproducente sopprimere questi importanti presidi di legalità, per questo motivo- conclude Abbate- in settima è in programma presso la nostra sede, un tavolo tecnico provinciale con la partecipazione dei Parlamentari e degli operatori del settore. Assieme valuteremo le iniziative da assumere”

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Alfonso Alberico - Marcianise

5 Comments

  1. PDLpentito
  2. Vorrei capire
  3. Riziero Alberico
  4. L'osservatorio quotidiano
  5. salvatore1
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