Quando il controllore ti riconosce nel bel mezzo della notte in una carrozza piena di foular colorati e non ti chiede il biglietto limitandosi a dire: “Abbonamento?!?”… allora si che sei un Pendolare Doc. C’è una realtà a Marcianise fatta di persone che si svegliano prima dell’alba per recarsi al lavoro con il mezzo di trasporto più ecologico che ci sia, ma anche quello peggio ridotto: il treno.
Giovani e meno giovani che lasciano il letto caldo quando fuori c’è il gelo oppure lo lasciano fresco di condizionatore quando fuori c’è l’afa già alle cinque del mattino. Per molti il viaggio, o meglio l’avventura, inizia alla “stazione” di Marcianise continuando a Roma Termini (se e quando il treno giunge a destinazione) e terminando per ognuno dopo altre peripezie tra metro e autobus della capitale. Alcuni sono militari, altri studenti, molti e moltissime sono insegnanti precari. Una schiera eterogenea di persone che condividono a malincuore i disagi di viaggiare con lo stesso treno e di partire da una stazione abbandonata a se stessa. In una città in cui si ergono il Centro Commerciale più importante del Sud Italia, l’outlet più visitato dell’ultimo anno, un centro orafo di rinomata importanza nazionale qualcuno dovrebbe spiegare ai cittadini perché in questa città tanto “moderna” non estiste una stazione ferroviaria degna di tale nome. Per fare l’abbonamento bisogna andare a Caserta e per capire se un treno è in ritardo è necessario sturarsi bene le orecchie per percepire una voce registrata che al 99% darà informazioni sbagliate.
Ultimamente sembra che i nostri amministratori hanno parlato del rimodernamento della stazione per rispondere soprattutto alle esigenza dei pendolari. Bene. Anzi, molto male perché questi signori molto probabilmente non sanno cosa significa essere pendolare. Non conoscono minimamente quali sono le necessità di chi viaggia quotidianamente. Se per “restyling” della stazione di Marcianise si intende mettere una biglietteria automatica e fare un parcheggio per ottemperare all’odissea dei pendolari allora chi ci governa davvero sottovaluta la situazione. E’ bene sapere che i pendolari non acquistano i biglietti Unico Campania ma l’abbonamento che la biglietteria automatica non emette. Inoltre la biglietteria automatica non ci avvisa alle 6 del mattino se un treno è stato soppresso o se arriverà con un ritardo indeterminato. Approfittare di una biglietteria automatica per propagandare il finto progetto di una città moderna per il futuro mi sembra davvero eccessivo. Ma soprattutto è bene chiarire che questa novità tanto esaltata non cambierà assolutamente nulla per noi pendolari.
Se davvero chi di competenza vuole fare qualcosa per questa città e per i cittadini, bisogna battersi per sottrarre Marcianise dalle dipendenze delle stazioni di Aversa e Caserta e non accontentarsi di una semplice biglietteria automatica che di fatto non contribuisce a migliorare la situazione.
Immacolata Marino
e vero che questi disservizzi ci sono ma e pure l’amministrazione comunale che non si fa rispettare ma della popolazione non ci interessa di niente e io non sono di questo paese ma se fassi gia lo avvevo mandato a casa che aspettate di farlo dimmetere e lunica stazione al mondo che non ce la biglietteria i servizi igienici che non funzionano come si deve risolvere che quando i pentolari si recano a marcianise devono fare i bisogni in mezzo alla strada o devono prendere il treno da marcianise senza biglietto per andare a caserta per farlo per andarsene in localita da arrivare
Gentilissima Immacolata, io riesco a capirla. Ho viaggiato per 38 anni con i treni e ne ho visto e sopportato di tutti i colori. Anch’io andavo a Roma e tantissime volte (80-90%) i treni arrivavano in ritardo e giungevo al lavoro con un senso di vergogna anche se non era stata colpa mia. Per questi motivi dovevo anche recuperare il ritardo. L’abbonamento dovevo rinnovarlo a Caserta o Roma, perchè a Marcianise non era più possibile farlo da almeno 10 anni. Che vergogna! Una stazione che viene utilizzata dagli abitanti di Marcianise e paesi vicini (e sono tanti) e non offre i servizi necessari.
Ho provato più volte a richiedere treni in orari più accessibili per i pendolari, ma non mi hanno mai risposto. Le ferrovie dello stato (come tutte le altre cose) sono in declino e si andrà sempre peggiorando.
I nostri amministratori non viaggiano con i treni e quindi queste cose non le comprendono. Solo chi viaggia capisce. E io la comprendo veramente.
Tanti saluti! Pleiadi
Anche io sono un pendolare come te.Diversamente dagli altri io critico il tuo tempismo:iniziare a lamentarsi quando finalmente isi muove qualcosa avalla l’immobilismo che ha lasciato che la stazione arrivasse al livello di degrado in cui è ora.Inoltre sono convinto che saprai distinguere quanto per alcune delle lamentele la competenza sia esclusiva di Trenitalia che è l’unica che può fare qualcosa.In più con la stretta che sta proponendo il governo Monti se ti sei informata, come di sicuro sei, saprai che le ferrovie dello stato stanno avviando un piano di soppressione di alcune stazioni e di razionalizzazione dei servizi.
I tuoi disagi sono anche i miei,ma il tuo querulo scritto, formalmente ineccepibile e logico nei contenuti,cui prodest?
Oltre alla grave colpa delle nostre amministrazioni che non hanno mai reagito a niente,
il problema grave sta nelle privatizzazioni che i diversi governi “alleati” hanno fatto e continuano a fare dei nosti beni comuni.
Prima di tutto bisogna mandare a casa questo governo e tutti i partiti che lo supportano.
Caro Mauro, non penso sia questo il posto adatto per dibattere delle politiche del governo Monti.
il mio querulo scritto nasce non dall’evidente stato di degrado della stazione (che è ormai cosa vecchia e nota), ma dalla presa in giro delle dichiarazioni fatte per pubblicizzare la modernizzazione della stazione!!! Non mi sto lamentando del ritardo dei treni ma del fatto che nessuno mi avvisa del ritardo!!! Ma tu la chiami rivalorizzazione della stazione una biglietteria automatica? E soprattutto non mi venire a dire che questo significa inpegnarsi per i pendolari!!!
Non so tu ma io preferisco chi non fa nulla a chi fa finta di fare qualcosa perchè mi sento presa in giro il doppio!!!
cordialmente
imma
Mi sento in dovere di rispondere alla Sig.ra Marino per raccontarle la mia storia da pendolare. Il mio treno non si fermava a Roma bensì in Provincia di Grosseto, dove ho insegnato per un decennio in diversi paesi della Maremma Toscana. In questi lunghi anni la RFI mi ha creato non pochi disservizi in particolare, ricordo un pomeriggio quando, partito alle 16.15 dalla stazione ferroviaria di Grosseto, sono arrivato il giorno dopo, alle 6.30 alla stazione ferroviaria di Aversa. I disservizi, i ritardi certamente non li ho attribuiti al comune di Grosseto o al comune di Orbetello dove per un allagamento il treno è rimasto fermo per diverse ore; le colpe le ho attribuite alla RFI, che purtroppo oggi ha messo in atto una politica dei tagli che vedrà in un prossimo futuro sopprimere la stazione ferroviaria di Marcianise.
Vorrei precisare che questa amministrazione, tramite il mio assessorato, si sta battendo per ottenere una stazione ferroviaria più sicura, più pulita, dotata di una biglietteria elettronica per brevi e lunghe tratte, un parcheggio e soprattutto si sta battendo per non farla chiudere; inoltre sta mettendo in atto un servizio navetta per collegare la stazione ferroviaria a tutta la città e in caso di soppressione o ritardi di treni, la navetta trasporterà le persone su una sosta di Viale Carlo III o alla stazione ferroviaria di Caserta. Inoltre voglio precisare ancora che non ho mai parlato di restlyng della stazione ferroviaria in quando non è patrimonio comunale, anche se Caffè Procopie ha travisato le testate degli articoli che da me inviati, per essere pubblicati. Cordialmente la saluto rimanendo a suo servizio per un eventuale incontro o suggerimento che possa essere di aiuto a questo assessorato.
Domenico Di Carluccio
Gentile assessore, la ringrazio per il suo intervento.
Mi permetto di chiarire due punti. Il primo è che non mi sembra di aver incolpato il comune di Marcianise dei disservizi delle ferrovie dello Stato. Il secondo è che c’è una differenza cruciale tra i pendolari e i fuori sede. Chi vive fuori per lavoro/studio è fuori sede, chi viaggia invece quotidianamente per raggiungere il posto di lavoro per poi tornare a casa propria la sera è pendolare. Le esigenze di queste due categorie sono diverse. Il fuori sede può acquistare il biglietto di lunga percorrenza alla biglietteria automatica. Il pendolare non può acquistare l’abbonamento alla macchina. Il mio non era uno “sfogo” ma una riflessione su quanto letto nei giorni scorsi sul portale del comune di Marcianise. Mi è sembrato esagerato esaltare così questo progetto della biglietteria automatica. E vantarsi di fare così qualcosa per i pendolari. Come molti hanno già sottolineato abbiamo bisogno di una vera “stazione” con informazioni e possibilità di fare l’abbonamento. Per quanto riguarda il discorso di questa navetta mi sembra poi davvero un mix di confusione e assurdità. Se la immagina Lei questa navetta che alle 5.30 del mattino passa a prenderci e ci accompagna alla stazione…il treno è in ritardo e ci porta a caserta…dove il treno sarà comunque in ritardo perchè è lo stesso treno? E poi su viale Carlo III i pendolari cosa faranno???
Quello che ci vuole è una battaglia con RFI per implementare le corse e renderle davvero utili ai pendolari.
Apprezzo la battaglia per non far chiudere la stazione, anche se mi sembra strano che RFI pianifichi di chiudere una stazione in una città con quasi 50000 abitanti. Di questi tempi tutto è possibile!
Cordialmente la saluto e mi auguro che prima o poi qualcosa cambi davvero.
Imma
Gentilissima Imma,
potevi dirlo subito che il tuo sfogo era di chi parte pregiudizialmente nei confronti del Comune perchè almeno mi sarei risparmiato di tentare un confronto sui reali disagi dei pendolari.Scusa per un attimo ho pensato che potessimo parlare per formulare proposte reali.Perchè se un articolo in cui l’assessore informa delle cose in essere per te diventa articolo di vanto forse viaggiamo su binari troppo diversi per riuscire a parlare.
BUONGIORNO
Cara Imma ho trovato il tuo articolo molto critico e diretto.Se possibile vorrei parlare con te per chiederti una cosa.ENZO