Concluso presso la Suprema Corte di Cassazione (sez. I pen.) il processo a carico di Domenico Salzillo per l’omicidio volontario di Antonio Matarazzo. Il ricorso dell’imputato (assistito dagli avv.ti Giuseppe Stellato e Giovanni Aricò) è stato respinto e, quindi, è stata confermata la condanna ad anni 22 di reclusione (inflittagli in I e II grado). La parte civile costituita (sig.ra Rosa Tartaglione – moglie della persona offesa), è stata assistita dagli avvocato Mariano Omarto e Bernardino Lombardi. L’imprenditore marcianisano è stato giudicato colpevole dell’omicidio di Matarazzo, un infermiere della clinica Villa del Sole di Caserta trovato morto nel maggio del 2007. I giudici della Suprema Corte di Cassazione hanno confermato la sentenza di primo e secondo grado emesse dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e dalla Corte di Assise di appello di Napoli. Matarazzo fu ucciso con diverse coltellate alla gola. Il delitto sarebbe avvenuto all’interno dell’enoteca di Salzillo in via Carbone a Marcianise ed il cadavere, avvolto poi in un telo, trasportato a bordo del furgone in una zona di campagna che il commerciante conosceva e frequentava, dove poi il corpo sarebbe stato dato alle fiamme.
Omicidio Matarazzo, Suprema Corte di Cassazione conferma 22 anni di reclusione per Salzillo
17 Gen 2012
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