Il Comune di Marcianise ha pubblicato un bando di selezione pubblica tramite mobilità esterna ex art. 30 d.l.g.s. n. 165/2001, per la copertura di n. 4 posti a tempo pieno ed indeterminato di cat. “C” profilo professionale “Istruttore Amministrativo” risevata ai lavoratori disabili, ai sensi della legge 12/03/1999 n. 68.
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ehm scusate la mia ignoranza……congenita!!!!
è un concorso riservato ai disabili 8fin qui ci sono) ma che già lavorano????
poi si parla di selezione per colloquio…ma quali sono le mansioni richieste?
mi spiego sono 4 posti di????
che devono fare? nn so leggere o nel bando nn è scritto?
chi mi delucida?
Bardascia se vai sul scarica bando ti renderai conto dalla porcata che c’e’ sotto praticamente e’ riservato ha coloro che gia’ prestano servizio nella P.A. quindi per chi sta fuori e vuole rientrare, Praticamente le persone disabili che sono senza lavoro lo hanno preso di nuovo a quel servizio (e’ chi ti parla e’ un Invalido)
E assurdo in quel bando che io ho letto manca il numero della determina e la data, e da invalidare! Dilettanti allo sbaraglio non solo politici, ma anche il Dirigente.Lo stesso vale anche per la parte politica che ha dato indicazioni, vuol dire che a Marcianise non ci sono invalidi capaci di espletare tali mansioni.
Strumenti adottati dall’Ente pubblico per la copertura della quota d’obbligo: modalità di instaurazione del rapporto di lavoro
Per l’assolvimento degli obblighi di assunzione previsti dalla L. 68/99, le possibilità offerte alle pubbliche amministrazioni sono molteplici. L’articolo 7, comma 2, della L. 68/99, prevede che i datori di lavoro pubblici effettuino le assunzioni in conformità a quanto previsto dall’articolo 36, comma 2, del decreto legislativo n. 29/93 e successive modifiche, salvo l’applicazione delle disposizioni di cui all’art. 11 della L. 68/99 (in tema di “Convenzioni”). Ciò significa che gli Enti pubblici possono adempiere agli obblighi assuntivi secondo una o più delle modalità di seguito esposte.
Stipula di una Convenzione di programma (art. 11, L. 68/99)
Per poter effettuare assunzioni con chiamata nominativa e programmare nell’arco dei successivi dodici o ventiquattro mesi gli inserimenti lavorativi di persone disabili che presentino particolari difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, tra l’Agenzia del lavoro e il Legale rappresentante della Pubblica amministrazione può essere stipulata una Convenzione di programma (simile a quella in uso per le aziende private). La scelta è nominativa, ma limitata alle persone disabili che presentino particolari difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro,
***QUESTI SONO GLI OBBLIGHI DI LEGGE,PERCHE’ E STATA SCELTA LA MOBILITA’, PERCHE’.
Mobilita’
Paolo Gros 29 Set 2011
Nel recentissimo la Corte Piemonte sostien quan to ti ho precedentemente espresso:
La Corte dei conti per il Piemonte con Delibera 113 del 15 settembre 2011 ha risposto ad una richiesta di parere posta dal Comune di Pecetto Torinese in merito ad assunzione di personale. Nello specifica il Comune con popolazione inferiore a 5000 abitanti (ente non soggetto a patto di stabilità), espone di avere acconsentito, nel dicembre 2010, al trasferimento alla Provincia (ente soggetto a patto di stabilità), per mobilità volontaria, di un proprio dipendente. Il Comune riferisce inoltre di avere rispettato il limite di spesa dell’anno 2004, di avere un’incidenza della spesa per il personale sulle spese correnti inferiore al 40% e di avere già esperito due procedure selettive per ricoprire il posto vacante mediante mobilità esterna. Ciò premesso chiede un parere sulla possibilità di coprire il detto posto mediante procedura concorsuale e se tale procedura debba necessariamente concludersi entro il 2011.
Quanto al primo aspetto, la Corte evidenzia come, per effetto delle disposizioni in parte modificative ed in parte soppressive introdotte da ultimo dal D.L. 31 maggio 2010 n. 78, convertito in L. 30 luglio 2010 n. 122 (art. 14, commi 8, 9 e 10), per tutti gli enti non sottoposti al patto di stabilità restano fermi, senza possibilità di deroga, gli obblighi di cui al comma 562 dell’articolo unico della L. n. 296/2006, che recita “per gli enti non sottoposti alle regole del patto di stabilità interno, le spese di personale, al lordo degli oneri riflessi a carico delle amministrazioni e dell’IRAP, con esclusione degli oneri relativi ai rinnovi contrattuali, non devono superare il corrispondente ammontare dell’anno 2004. Gli enti di cui al primo periodo possono procedere all’assunzione di personale nel limite delle cessazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato, complessivamente intervenute nel precedente anno, ivi compreso il personale di cui al comma 558”. Il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dapprima con la circolare n. 4/2008 e poi con parere n. 4 del 19 marzo 2010, ha precisato che la configurabilità della mobilità in termini di neutralità di spesa resta garantita solo ove avvenga tra amministrazioni entrambe sottoposte a vincoli in materia di assunzioni a tempo indeterminato. In tal caso, infatti, la mobilità non è qualificabile come assunzione da parte dell’amministrazione ricevente unità di personale in esito a procedure di mobilità e i nuovi ingressi non sono imputati alla quota di assunzioni normativamente prevista. Ne consegue, ancora, che la mobilità non può essere computata come cessazione da parte dell’ente che cede personale in mobilità al fine di procedere all’instaurazione di nuove assunzioni al di fuori dei limiti previsti dalla disciplina vigente. In ogni caso, l’Ente cedente potrà comunque trarre beneficio dai risparmi di spesa correlati alla cessione di personale in mobilità e, nel rispetto dei richiamati limiti e presupposti di legge, procedere, a sua volta, a un eventuale trasferimento in entrata per mobilità. In particolare, la realizzabilità di tale ipotesi va comunque valutata da ciascun Ente tenendo conto della situazione in concreto delle spese di personale nei rispettivi anni e della disciplina vincolistica sopra richiamata, ricordando, in particolare, l’applicazione, a decorrere dal 2011, delle nuove disposizioni sopra illustrate (ovvero delle previsioni di cui all’art. 76, comma 7, del D.L. n. 112/2008, come modificate dal D.L. n. 78/2010, convertito dalla L. n. 122/2010, e dalla L. n. 220/2010).
In ogni caso, dovrà sempre trattarsi di personale ceduto da amministrazione parimenti assoggettata a regime vincolistico. Qualora l’amministrazione cedente non fosse anch’essa sottoposta a vincoli sulle assunzioni, per l’amministrazione ricevente l’acquisizione andrebbe invece computata come assunzione e dunque sarebbe ammessa nel rispetto dei limiti delle assunzioni possibili. Come precisato dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel già richiamato parere n. 4 del 19 marzo 2010 “in tal caso, infatti, considerare la mobilità come assunzione garantisce il governo dei livelli occupazionali, e quindi della spesa pubblica, evitando che le amministrazioni senza limiti sulle assunzioni operino da serbatoio da cui attingere nuovo personale da parte delle altre amministrazioni con limitazione”.
ALLORA IO MI CHIEDO PERCHE’ CREARE COSE NUOVE PER DISTRUGGERE QUELLE POSITIVE PER LA NOSTRA COMUNITA’,CHI VUOLE CAPIRE CAPISCA !!!
DI CHI SARANNO PARENTI I MOBILITATI ?
bravi