Nota del Presidente Commissione Cultura di Marcianise Pier Luigi Salzillo sul Palazzo della Cultura: “Nelle ultime settimane quasi a cadenza giornaliera leggo sui quotidiani locali note riguardanti la restituzione al Comune da parte dell’ Università del Palazzo del Monte dei Pegni, e l’impegno del Sindaco nel rivitalizzare l’attività culturale del territorio. A tal proposito come Presidente della Commissione Cultura mi preme intervenire perché se da un lato mi risulta difficile celare il dispiacere per aver perso la sede universitaria, dall’altro il ruolo oggi mi impone di rendere la discussione sul futuro del recupero e del rilancio di quella struttura il più possibile trasparente ed aperto a tutta la cittadinanza. Negli ultimi giorni alcune associazioni e gruppi di cittadini hanno già iniziato questo dibattito, segno che nella nostra città le coscienze civili sono fervide e soprattutto disponibili ad aiutare l’amministrazione in questo percorso di rilancio e programmazione dell’attività culturale e sociale. Sarebbe utile pertanto che le proposte progettuali che da come ho letto arrivano personalmente al Sindaco siano condivise con la Commissione Cultura che tra l’altro è quella deputata a regolamentare l’uso del Palazzo della Cultura dopo averne discusso con i cittadini e le associazioni.”
Palazzo della Cultura, Pier Luigi Salzillo alle associazioni: “Inviate le proposte alla Commissione Cultura”
31 Dic 2011
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commissione della cultura a marcianise????bah……volendo essere irriverente direi (giusto per il recupero della cultura dei detti marcianisani ) “è ghiut Gesu’ Crist man’ a sciaccariell'” ma date le circostanze temporali e volendo essere buono fino in fondo, potrei sapere di cosa si occupano gli esperti in questione? grazie e buon anno a tutti. compreso gli…….
mi pare che la commissione voglia rifare una seduta partecipata come quella sul gassificatore se non erro, se la fanno ben venga la stiamo aspettando per dire la nostra questo è quello che conta
Il tema della cultura é così vasto e onnicomprensivo che preferisco non metterci la lingua e mi limito ad incoraggiare tutti quelli che se lo pongono. Nel mio piccolo ho cercato e cerco di trasmettere agli altri quello che penso di aver capito e così, sempre nel mio piccolo, assolvo ad un obbligo che mi proviene dal semplice fatto di esser un cittadino.
E’ questo il ruolo che Gramsci affidai al cosiddetto “intellettuale organico”.
E così preferisco gli “sciaccarielli”, nelle cui mani è “ghiuto” Gesù Crist, a questo “franco” che ha paura di firmarsi col proprio nome!
La paura di chi ha paura di parlare su un tema così importante, necessario e per niente compromettente mi fa proprio paura!
Come sempre, caro Alberto, non sbagli mai un colpo proprio perchè con un naturale coraggio che ti contraddistingue, meni sferzate a destra e a manca, senza peli sulla lingua. Tuttavia non mi sento di dar torto al Franco dello “sciaccariello” circa la sua sottolineatura. Ma davvero pensi che dal crogiuolo in perenne azione della Commissione Cultura, bollino idee
proprie o proposte dalle altrui menti pronte per la definitiva coniatura? Il buon P.Luigi sa troppo bene che in fin dei conti, le loro valutazioni finali sui tanti progetti o proposte chieste, consisteranno nel: avete avuto un bella’idea, bravi! fate pure!…..
Alla cultura sono riconosciuti una serie di effetti sull’ambiente urbano cha non si esauriscono negli impatti economici di breve periodo. Essi comprendono – ed è proprio qui che viene riconosciuta la vera forza del settore – impatti più intangibili di tipo qualitativo. Sebbene difficili da quantificare, gli impatti qualitativi forniscono alle città una dimensione di attrazione e di capacità competitiva che è molto reale. Tali benefici riguardano la sfera ambientale (qualità della vita, spazio pubblico, qualità del design urbano, etc.), la sfera sociale (coesione e inclusione sociale, livello di partecipazione alle attività culturali, benessere, etc.) e la sfera culturale (la vita culturale urbana, l’identità e il patrimonio culturale urbano, la governance culturale, etc.). Considerare il carattere multidimensionale dei benefici della cultura, riconciliare quindi le dimensioni ambientali, culturali e sociali con quelle economiche, diventa prioritario per valutare il ruolo della cultura nello sviluppo urbano sostenibile.
Che la commissione cultura chieda di inviare proposte, invece di essere promotrice, la dice lunga. Come sempre, si spera solo nella buona volonta di qualche singolo. Essendo a corto di idee, cercassero almeno di facilitare quelle degli altri, invece di fare il solito ostruzionismo.
Che il presidente della commissione cultura spieghi alla cittadinanza ed agli elettori che lo hanno votato [ed agli iscritti dell’udc che hanno sottoscritto la sua candidatura (parte tutto da lì, se non c’è sottoscrizione di una lista, non puoi neanche presentarti alla competizione elettorale)] perchè non sfiducia questa amministrazione ? A CHI ASPETTA ?