Dovrà rifarsi la gara per il restauro del Teatro Mugnone. E’ l’effetto della riammissione della Società Cooperativa a r.l. Edil Atellana che aveva impugnato l’atto che la escludeva dalla partecipazione al bando di gara. La commissione per l’aggiudicazione della gara aveva ritenuto che mentre le altre Società partecipanti alla gara avevano correttamente adempiuto agli obblighi di legge, la Edil Atellana non aveva ossequiato alle prescrizioni del bando di gara che stabiliva,a pena di esclusione, che le proposte tecniche devono essere firmate da tecnico competente e abilitato così come prescritto dall’art. 52 R.D. 2537 del 23.10.1925″. Ma la sentenza del Tar ha stabilito che quella non poteva essere una causa di esculsione ed ha riammesso la società che aveva presentato il ricorso. Ora però la gara va rifatta con conseguente dilatazione dei tempi di affidamento dei lavori. Una nuova tegola per il Comune di Marcianise che dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, una scarsissima preparazione dell’apparato amministrativo globale (tecnici e politici) che sta causando ritardi e accumulo di spese straordnari mai verificatisi per il passato. L’immobile, che fu acquistato dalla precedente amministrazione, rappresenta un simbolo culturale di straordinaria importanza per la città oltre che un luogo di cultura atteso dall’intero mondo associativo marcianisano.
Ma una nuova gatta da pelare starebbe per abbattersi sul Comune di Marcianise. Il prossimo 7 dicembre è stata fissata la data di discussione di un’altra controversia amministrativa dinnanzi al Tar Campania. Il ricorso è stato prodotto da una delle ditte escluse ed ha bloccato, finora, l’aggiudicazione della gestione della struttura sportiva alla società Assonuoto risultata vincitrice della gara. Nel caso in cui, cosa molto probabile, il Tar dess ragione alla ditta esclusa so dovrà anche lì provvedere a ripetere l’iter procedurale della gara di affidamento dell’impianto comunale. Tutto ciò accade mentre la città è affamata di impianti sportivi e spazi culturali.