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Interpellanze convenienti | di Stefano Marino

Qualcuno, facendo il verso agli americani del secolo scorso e per renderlo digeribile ai più, lo avrebbe chiamato pragmatismo ma quello che si sta consumando tra gli amministratori di Marcianise lo chiamerei senso della convenienza, quel senso della convenienza che ogni bravo padre di famiglia adotta per scegliere il miglior atteggiamento verso l’esterno, verso il pubblico, per salvaguardare gli interessi del proprio piccolo intimo gruppo. Il problema si pone quando lo fanno padri di famiglia che sono stati delegati – perché candidatisi e non per prescrizione medica – a fare gli interessi di tutti, del pubblico.
Io posso pensare ai miei interessi di bottega, il più delle volte sollecitando la sistemazione dell’impianto di illuminazione pubblica su via Trentola o pregando qualche ufficio di far rimuovere dei rifiuti – faccenduole che ti pigliano un po’ di tempo ma che, perché sei pressante, alla fine ottieni.
Io, nelle vesti di presidente di un’associazione sportiva dilettantistica, posso rincorrere amministratori e dirigenti per ottenere la concessione di un angusto spazio al Velodromo per allenarci e diffondere i sani principi di uno sport di lotta che potrebbe, oltre ad offrire occasioni di svago e di recupero o prevenzione di situazioni sociali compromesse, dare lustro alla città come il diffuso cugino Pugilato.
Questo nostro richiedere ha trovato l’orecchio sensibile dell’ assessore Gerardo Trombetta e del sindaco Tartaglione, allorquando ci ha ricevuto per problemi di orari e custodia, e devo riconoscere, sempre per senso di convenienza, che, almeno nel caso della struttura del Velodromo, i loro intenti concessori ne hanno determinato per la prima volta l’ utilizzo e ne determinano la vitalità.
Il problema, dicevo, si pone quando a difendere o richiedere determinati interessi o privilegi è qualcuno che dell’ente concessorio è amministratore, è parte in causa – si chiama conflitto di interessi ma da un po’ di tempo ce lo hanno fatto quasi dimenticare per decreto.
Del senso della convenienza di quei consiglieri di un’ ex maggioranza che hanno travolto di interpellanze il sindaco Tartaglione prova ne è il fatto che quelle domande non se le sono poste quando erano maggioranza.
E tra queste ne ho notato una che trasuda un doppio conflitto d’interessi: l’ interrogazione del consigliere Raffaele Salzillo sulla concessione del Velodromo, oltre a fare parte del carico che la neo minoranza deve calare sul reo sindaco, ha la caratteristica di essere posta da chi è stato presidente di una associazione pallavolistica che gode da anni della palestra dell’istituto Novelli ed è presidente di una associazione ciclistica che ha in concessione la pista e un’ officina nello stesso Velodromo.
Per senso di convenienza ne approfitto per far un po’ di promozione.
Grazie

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Stefano Marino