Il cambio di rotta del sindaco sulla questione gassificatore segna un punto di rottura reale all’interno del partito di maggioranza relativa a Marcianise. Il giorno dopo il fatidico comunicato del primo cittadino, all’interno dell’Udc l’atmosfera si è, inevitabilmente, surriscaldata, creando attrito tra le opposte fazioni interne. Se da un lato la scelta di fare un passo indietro da parte della fascia tricolore ha determinato un sospiro di sollievo per quei consiglieri comunali che non erano affatto convinti della bontà del progetto, dall’altro ha acuito, e di molto, l’acredine di quanti, zinziani di ferro, ritengono oramai il sindaco un soggetto incoerente, fuori controllo e, soprattuto, senza una visione politico strategica su come governare una città difficile come Marcianise. La cosa certa è che da adesso in poi la strada per Antonio Tartaglione diventa una rapida salita visti gli scarsi risultati amministrativi raggiunti finora e nel contempo un rapporto impopolare da recuperare con la cittadinanza, sempre più diffidente sulla reale capacità dell’attuale assetto di maggioranza a portare a compimento il programma elettorale presentato ai cittadini appena due anni fa.
Per capire il clima che si respira all’interno della coalizione bastava guardare le facce incredule dei capigruppo e dei segretari di partito riuniti ieri nella tarda mattinata presso la casa comunale. Quando il sindaco ha comunicato il suo cambio di rotta sul gassificatore qualcuno degli astanti è letteralmente saltato dalla sedia rendendosi immediatamente conto delle pesanti conseguenze politiche che tale decisione avrebbe comportato in termini politici. I più duri sono stati soprattuto i suoi compagni di partito che coerentemente si erano spesi per creare un cordone sanitario attorno al sindaco al fine di smorzare l’onda d’urto degli attacchi che provenivano dall’opposizione. Imbarazzo totale da parte dell’assessore all’ambiente Giulio Salzillo che si era esposto anche con un video su internet per sostenere il “Si” al gassificatore, consapevole di affrontare una battaglia difficilissima ma, in ogni caso, mettendoci la faccia. Lo zoccolo duro dell’Udc ora teme di diventare l’unico bersaglio dei contraccolpi che, inevitabilmente, arriveranno dalle minoranze. Qualcuno di loro paventa addirittura una sorta di “santificazione” per il sindaco che, come San Paolo, è stato “folgorato sulla via di Damasco”, mentre gli udiccini della prima ora rischiano di essere additati come i soli che, seguendo pedissequamente le direttive del Presidente della Provincia Domenico Zinzi, volevano realmente il gassificatore.
Insomma c’è fermento nel partito dello scudicrociato marcianisano ed è certo che questo cambio di rotta su un importante e sentito argomento, quale è quello ambientale, porterà ulteriori scosse telluriche nei rapporti interni ed in particolar modo con il sindaco Tartaglione. Inutile descrivere lo stato d’animo del Presidente Zinzi. Alcuni fedelissimi lo raccontano come profondamente urtato anche perchè da questo momento, in qualità di responsabile del ciclo dei rifiuti provinciale, si troverà a dover rivedere il piano dei rifiuti di Terra di Lavoro modificandolo nella sostanza o semplcimente individuando una nuova localizzazione per il gassificatore. La cosa certa è che i rapporti tra Zinzi e il primo cittadino di Marcianise si trovano, in questo momento, al suo minimo storico.
Per quanto riguarda gli altri partiti gli unici a mostrare un atteggiamento molto critico nei confronti di Tartaglione sono gli ex Pdl capeggiati da Valentino. Non si capacitano questi ultimi come si stato possibile passare dalle non tanto velate minacce di buttare fuori dalla maggioranza coloro che non si fossero presentati in consiglio comunale a votare a sostengo del gassificatore, alla inversione ad “U” formalizzata nemmeno un mese dopo dalla stessa persona sulla vicenda gassificatore. Decisi ad accompagnare e sostenere la svolta del sindaco, invece, i Popolari Liberali di Gerardo Trombetta e il Pdl di Mariano Omarto. Questi ultimi, inoltre, si erano spesi in difesa del “Si” al gassificatore promuovendo nientemeno che un convegno pubblico, appena due settimane fa, a cui parteciparono lo stesso sindaco Tartaglione oltre che Mimì Zinzi e l’assessore provinciale all’ambiente Mastellone. In una manciata di giorni anche loro hanno fatto “dietro front” proponendo anche una sorta di moratoria di 4 anni, sullo stesso stile utilizzato dal governo nazionale in riguardo alla questione delle centrali nucleari.
Gassificatore, strada in salita per il sindaco Tartaglione: scoramento nelle fila dell’Udc storico e tensione alle stelle con Mimì Zinzi
30 Apr 2011
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Stendiamo un velo pietoso sulla faccenda, aimm’ pazziat !!!! Tanto neanche il presidente Vero, ti contraddico caro caffè Procope, dovrebbe nutrire rancori o avere problemi con il piano provinciale dei rifiuti, avendo detto pubblicamente che ci sono almeno altri 10 comuni disponibili ad ospitare il mostrogassificatore, quindi di cosa stiamo parlando ? Alla fine se lo pigliassero loro, e tutti vivremo felici e contenti.
Speriamo che la strda sia tanto ripida da far ribaltare questa consiliatura. Sindaco dimettiti e manda a casa tutti questi lacchè. Ci penseranno i cittadini a farli rimanere a casa.
Lo ZINZIFICATORE
(così chiamato perchè fortemente voluto soprattutto da quelli che fanno cognome Zinzi) avrà vita difficile,
ora dopo il NO della maggioranza dei Cittadini e successivamente il NO del Sindaco,
il Termovalorizzatore, che si avvale dell’ausilio di un Gassificatore per meglio bruciare le ecoballe di CDR,
forse verrà installato nella zona Industriale di Maddaloni (Interporto Sud Europa) ed i maddalonesi già sono pronti alla battaglia!!!
Il Sindaco Antonio Tartaglione non è solo, soprattutto in questo frangente.
Ha avuto ed ha maggiormente conquistato il favore popolare dando ascolto ed attenzione ai segnali provenienti da comitati ed associazioni ambientaliste, da gruppi parrocchiali e
da comuni cittadini che non condividono la bontà del progetto gassificatore a Marcianise.
Come semplice ascoltatrice mi sento di dire che la cittadinanza tutta è molto interessata alle scelte operate dai nostri amministratori e che il benessere e la salvaguardia della salute sono riconosciuti prioritari.
Divisioni e contrasti all’interno del partito UDC e di altri potrebbero rivelarsi significativi se fossero definitivi ma, solo fino ad un certo punto.
Si parla di “incoerenza” !
Come si fà a crescere senza confrontarsi, senza rivedere se stessi in base alle circostanze, al tempo e al luogo?
Forse un politico è esonerato da un tale riscontro?
E, se ciò dovesse succedere, è da ritenere incoerente?
Allora mi sento di affermare che Antonio Tartaglione è un POLITICO NUOVO, un uomo che conosce bene il suo paese e i cittadini con i quali continua ad intrattenere buoni rapporti.
Egli non chiude le porte, ascolta, si confronta, si documenta e decide, unitamente e aldilà delle indicazioni e consultazioni di routine. POLITICO NUOVO perchè non ha tradito il patto sociale sottoscritto con
gli elettori durante la campagna elettorale, non ha spezzato il legame stretto con i cittadini.
E’,forse, la prima volta che non c’è dato un Sindaco con
“ una visione politico strategica su come governare una città difficile come Marcianise. ”
Noi che non amiamo “ i politici strategici ” siamo pronti, se dovesse presentarsi un cammino in ripida salita, a condividere la fatica, a darci l’aiuto necessario per raggiungere le vette piu’ impervie.
Ci saranno, ora, altri passi da fare, decisioni da prendere per proseguire il cammino intrapreso,cammino faticoso ma bello perché tracciato nel segno dell’unità !
Voglio ribadire che il Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti VIETA qualsiasi impianto di termodistruzione dei rifiuti nel territorio di Marcianise e nei territori limitrofi, poichè – dato che in tutta questa zona sono stati superati i limiti d’inquinamento dell’aria stabiliti dalla Legge – TUTTO IL BASSO CASERTANO è considerato territorio da RISANARE dal Piano Regionale di Risanamento dell’Aria. Pertanto, credo che l’Assessore all’Ambiente invece di pensare al Gassificatore inizi a fare il suo mestiere: si adoperi affinché la nostra aria rientri nei limiti consentiti dalla Legge.
Di questo riapensamento non riesco a capirne i motivi e penso che il vero motivo non sia quello di tener conto del dissenso delle varie associazioni e dei partiti di minoranza o precisamente dei cittadini di Marcianise ma ,forse,dettato da una scelta politica contigente. Chi ne sa di più m’illumini!!
Abbiamo scoperto con un poco di ritrado che anche la sign.ra Abbate era contro il gassificatore.Che male ci sarebbe stato a dirlo apertamente anche prima?
Sono perfettamente daccordo con Pasquale Fecondo, ed anzi mi sento di dare un consiglio all’assessore All’ambiente della Provincia di caserta: Perchè il gassificatore, visto che è così convinta della bontà della scelta, non lo mette nella sua città?
Anzi a tal proposito mi chiedo, ma chi è? da dove viene?
A proposito, poi, sono curioso di sapere i nome degli almeno 10 comuni pronti ad ospitare il gassificatore……ma per favore
Caro Franco te li dico io : Puzzaniello, A Riola, Trentola, Miezz A Roce, E Funtanelle, A Maronna a Libera, E Pagnali, Allat O Maciello, Miez O Mercat, Sant Simeon. Accontentato ???
«È una vittoria ottenuta da tutti: Cittadini, Associazioni, Comitati , e tanti altri comuni cittadini che si sono impegnati anche in FB schierandosi, TUTTI, contro l’inceneritore» anche se chiamato gassificatore. Credo che le istanze dei cittadini e quelle delle Associazioni vadano canalizzate in un’ottica condivisa di sostenibilità del territorio».
<<Per il futuro chiediamo che il Comune faccia scelte politiche coraggiose e decise, e auspichiamo un intervento radicale dell’ amministrazione comunale in materia di politiche di gestione dei rifiuti, per dare un nuovo senso alla loro filiera: riciclo, riuso, compostaggio: quello che i cittadini si sono battuti contro l'inceneritore reclamano da sempre. Chiediamo che ci si muova in questa direzione con decisione. << Ora bisogna rendere effettive le alternative all'incenerimento». «L’ amministrazione si deve mettere al passo. Marcianise si deve muovere attivamente verso la differenziata porta a porta, quella che consente di ottenere percentuali di differenziata a due cifre, obiettivo ambizioso ma realizzabile come provano le esperienze di altre città.
Lorenzo Zaccarella
Signor “caro” il motivo della marcia indietro del sindaco è molto semplice:non è per la cittadinanza,ma è perchè ha avuto paura dei vari attacchi ed inoltre molti consiglieri dell’udc dei quali non posso fare nomi,non erano per il gassificatore,in pratica rischiava di perdere la maggioranza.Questo ve lo dice uno che ha visto veramente i malumori di consiglieri che di sicuro non avrebbero votato per il gassificatore…..Alla fine il sidaco si rivela quello che stiamo dicendo da 2 anni:INCAPACE!!!!!
All’amico Sammaritano.
Franca ha le sue idee come te e come tutti.
Franca, prima di esternarle apertamente, cerca di sperimentare la condivisione e la fraternità come categoria umana e politica trasversale al fine di comprendere e vivere le scelte altrui, pur mantenendo e rivisitando le proprie.
Il tutto serve a comporre un quadro d’insieme che possa rispecchiare le idee, le esigenze e le diverse convinzioni facendole confluire nell’unico grande obiettivo comune : la salute ed il bene della nostra città.
I tempi sono lunghi ma ciò che conta è il risultato!
Sicuramente c’è ancora tanto da fare ma . . .
UNITI SI PUO’ !!!
Dopo la dichiarazione del Sindaco contro il gassificatore, i segretari di PL e PDL hanno fatto dichiarazioni pubbliche a favore del Sindaco, come si legge anche in questo articolo. Nessuna nota da parte del Commissario dell’UDC Zarrillo. Sarebbe interessante sapere se sostiene la linea del Sindaco o quella del Gruppo Storico (Gruppo? Uno solo!).
Per P.Fecondo,Cagliostro,Franco ecc.
Si è iniziato a discutere di come e in quali modi poter smaltire i nostri rifiuti e quale potrebbe essere o non essere la soluzione più idonea in quei territori già provati da un alto tasso di inquinamento non solo dovuto ai rifiuti ma maggiormente proveniente dal settore industriale ancora oggi non monitorato e privo dei più elementari controlli che le ASL dovrebbero garantire alla comunità. Tale problematica esasperata dalla gestione creativa delle passate amministrazioni locali e regionali è oggi il solo argomento sul tavolo di ogni amministratore comunale a discapito purtroppo di altre probblematiche ugualmente più serie come quelle del lavoro. Nessuno ha dato inizio ai lavori per il gassificatore e pertanto l’allarmismo è palesemente gratuito, ma lo stesso è mancato quando L’Antonio commissario all’emergenza regionale in accordo con il Filippo da Marcianise stabilirono in loc. Airola una piattaforma per i RSU. Furono decisioni unilaterali prese per il solo bene della collettività napoletana non vi è dubbio ma bisogna pur ricordare che nulla si fece successivamente per smaltire una tale montagna di rifiuti visibile ancora oggi nei pressi del sito storico. Le chiacchiere state sicuri stanno sempre a zero, non allarmatevi, sono lontane quelle condizioni politiche in cui era uno solo a decidere. Tanti saluti
Non mi interessano i motivi per i quali il Sindaco ha fatto marcia indietro. Gli riconosco autonomia di gidizio e coerenza con le posizioni che ha sempre avuto. Rivedere le proprie idee, superarle non é degli stupidi ed incoerenti, ma é il succo della democrazia. Ci aspettiamo ora i provvedimenti conseguenziali, che se non arrivano per frapposti ostacoli, non ci devono allarmare. Sono contento e soddisfatto che il primo cittadino ha espresso la sua ideea che collima con la mia. Il sindaco deve sapere che una consistente maggioranza della nostra comunità é con lui e che lo sosterrà nei suoi sforzi.
Per quello che può significare, mi permetto di invitare il sindaco ad organizzare un pubblico dibattito, senza distinzione di partiti, nel quale potrà concretamente cogliere le preoccupazioni della comunità amministrata ed i suggerimenti per un modo nuovo di affrontare la questione rifiuti a Marcianise. Che é possibile!
felice della decisione del sindaco ma sbalordito quanto te!!!!!!!!!!!!!
non è mica una manovra politica visti gli attachi al candidato Sindaco di Capodrise
Sono d’accordo con Lorenzo Zaccarella. Bisogna cercare di non disperdere quelle energie che si sono opposte alla localizzazione del gassificatore, affinché si crei una forza virtuosa che renda questa città un modello da imitare e non una “discarica” da sfruttare.
Zi Rosetta,
come fai a dire cose tanto poco serie?
Lo stoccaggio provvisorio a S. Veneranda (Airola?)fu sollecitato dall’allora Commissario per l’emergenza rifiuti, Prefetto Pansa, che chiese ai Sindaci di provvedere in proprio per lo stoccaggio degli rsu. La localizzazione di S. Veneranda fu obbligata in quanto sull’area, di proprietà comunale, insisteva gia un sito di stoccaggio localizzato durante la gestione Zarrillo.
Quindi
– Antonio Bassolino non era il Commisario per l’emergenza all’epoca dei fatti;
– Lo stoccaggio dei rifiuti a S. Veneranda era limitato ai rifiuti di Marcianise e nemmeno un grammo fu portato da Napoli.
Verifico che la disinformazione e le calunnie, che durante la mia amministrazione dilagavano, continuano a viaggiare quasi indisturbate.
In questa vicenda tutti esprimono il loro pensiero o la loro riflessione, ma, forse, sarebbe utile ascoltare o leggere anche il pensiero dell’assesore all’ambiente del Comune di Marcianise, infatti, dopo il sindaco, è quello che ha il dovere e il diritto di far conoscere le sue valutazioni sulla questione.
L’assessore all’ambiente stà sviluppando un software che ci permetterà di risolvere i problemi ambientali, considerato che adesso i software per il controllo del gassificatore non serviranno più.