[1]Colpo di scena a Marcianise. Dopo la dura protesta dei cittadini il sindaco Antonio Tartaglione fa retromarcia e scrive una lettera al Presidente della Provincia Domenico Zinzi in cui prende atto della volontà popolare dicendo no alla localizzazione del Gassificatore a Marcianise.
“Quando ho accettato la candidatura a sindaco di questa città, l’ho fatto con lo spirito di chi aspirava ad essere il primo tra pari, assumendosi l’onere e l’onore di guidare la città verso lo sviluppo, ed agendo, in vista di tale obiettivo, nel pieno rispetto dei principi democratici e dunque della volontà popolare. Quando poi, insieme alla giunta, abbiamo reso disponibile il territorio di Marcianise per la realizzazione di un gassificatore, ho chiarito subito che avrei portato quella che era solo una proposta, all’attenzione di tutte le istituzioni locali e delle associazioni cittadine, al fine proprio di assicurare la democratica partecipazione di tutti ad una decisione importante per il territorio.
L’eventuale realizzazione di un gassificatore a Marcianise rappresenta, infatti, una decisione importante perché inevitabilmente produce cambiamenti nell’assetto urbano, nonché condizioni organizzative diverse , derivanti in particolare modo dal nuovo ruolo che la città si troverebbe a ricoprire in quanto sede di un impianto di gestione e smaltimento dei rifiuti. Si tratta di cambiamenti e condizioni che riguarderebbero l’intera comunità e che, in quanto tali, avrebbero necessitato dell’approvazione di tutti. Per questa ragione ho variamente sottoposto la questione ai cittadini, ho partecipato ad incontri pubblici, sempre stimolando il dibattito, convinto che sia errato ed antidemocratico arroccarsi su principi incrollabili, dal momento che è possibile che esistano pareri differenti su uno stesso tema, e tutti validi.
A cinque mesi dall’avanzamento della nostra proposta, è emersa una netta dualità di opinioni: il quadro che ci troviamo dinanzi è quello di una città spaccata, divisa tra favorevoli e contrari. Sono convinto che chi viene scelto come guida di una comunità, non debba mai cercare di procurarsi la reputazione di essere forte attraverso l’imposizione di decisioni importanti, se non sono unanimemente condivise.
Per queste ragioni, non posso consentire che una parte della popolazione si trovi costretta a subire una scelta di questa portata, che non ha mai accettato. Ritengo perciò di dover rinunciare, oggi, alla realizzazione di un gassificatore a Marcianise”.
Esultano i cittadini organizzatisi in Comitato che avevano già cominciato una petizione popolare con l’obiettivo di far ritirare la delibera di giunta con la quale l’esecutivo si candidava ad ospitare il Gassificatore: “Abbiamo vinto noi, ha vinto la città ma la battaglia ambientalista continua”.
Ecco il testo completo del Comitato No Gassificatore: “Il Comitato “No Gassificatore” prende atto delle dichiarazioni del sindaco Tartaglione nelle quali rinuncia alla localizzazione dell’impianto di termodistruzione dei rifiuti precedentemente avallata. Il Comitato aspetta però gli atti ufficiali dell’amministrazione comunale e del sindaco per la revoca della delibera di giunta comunale n. 437 del 26/11/2010 e della relativa ratifica del Consiglio Comunale avvenuta il 28/3/2010.
In assenza degli atti di revoca siamo solo in presenza di una dichiarazione del sindaco non supportata da atti amministrativi pertanto fino a quella data il Comitato continuerà la raccolta firme per la petizione popolare con l’obiettivo di far revocare le suddette delibere. Prendiamo comunque atto, con soddisfazione, della nuova posizione del sindaco che va incontro alle aspettative dei cittadini. Invitiamo il primo cittadino a creare una comune azione con il comitato “No Gassificatore” per evitare insediamenti simili nei territori limitrofi. Intanto il Comitato, oltre alla petizione popolare, continuerà nella propria azione di sensibilizzazione con l’obiettivo di individuare una strategia volta ad una gestione virtuosa dei rifiuti e nella non più procrastinabile totale bonifica del territorio”.