Abbiamo voluto esprimere la nostra indignazione nei confronti dell’amministrazione che tenta di chiudere il discorso del gassificatore nel chiuso delle stanze. Il gassificatore è un problema che riguarda non solo il presente, ma anche il futuro della nostra città e, perciò, noi riteniamo che: la Città debba essere, prima, convenientemente informata; successivamente ascoltata .
Il Sindaco quando fece la delibera d’urgenza, dichiarò “ Porterò la mia proposta all’attenzione della giunta, dei partiti, dell’intero consiglio comunale, e delle associazioni cittadine, assicurando così la democratica partecipazione di tutti ad una decisione importante per il futuro del territorio”. Dopo 4 mesi non ha fatto niente di tutto questo. Siamo stati noi a chiedere la convocazione del Consiglio.
L’Amministrazione ha cercato di boicottare e mettere il silenziatore non dando pubblicità alla seduta del Consiglio. Non sappiamo se i manifesti sono stati ordinati alla Tipografia , di certo non sono stati affissi. Inoltre il Sindaco non ha consentito la partecipazione delle Associazioni cittadine. Tutto questo ha determinato il comportamento di rottura dell’Api e degli altri partiti di minoranza.
L’API vuole:
- che la pubblica opinione sia convenientemente ed opportunamente informata sul problema
- che successivamente si promuovano incontri di ascolto delle associazioni e dei diversi gruppi di interesse esistenti nella Città
- si affidi ad un referendum cittadino la definitiva decisione sull’argomento.