[1]La Compagnia della Guardia di Finanza di Cassino ha scoperto un commercio di generi alimentari rubati e ricettati. Nel corso di un controllo una pattuglia delle Fiamme Gialle ha notato infatti che in alcuni negozi del cassinate venivano venduti generi alimentari a prezzi estremamente bassi, antieconomici per lo stesso venditore. I militari, dopo aver eseguito gli accertamenti, hanno scoperto una partita di caffe’ di uno dei marchi piu’ prestigiosi in Italia. Controllando il lotto di fabbricazione impresso sulle confezioni, i finanzieri hanno scoperto che quel caffe’ apparteneva ad una partita rubata da una delle bande che compiono furti di Tir sull’Autostrada del Sole. E’ stato dunque chiarito il motivo dei prezzi cosi’ bassi, e si e’ cercato di risalire alla filiera commerciale. Dopo accurate indagini le Fiamme Gialle di Cassino hanno effettuato una perquisizione a Marcianise (Caserta), ritrovando la parte rimanente della partita di caffe’ rubato. In tutto sono stati sequestrati 389 chilogrammi di caffe’ di una famosa casa, tutti rubati. Coloro che lo rivendevano, lucrando un notevole guadagno, sono stati denunciati per il reato di ricettazione. Si tratta di un cassinate e di un marcianisano.
Le indagini della Guardia di Finanza hanno permesso di accertare che la partita di caffè era originale, non contraffatta e non alterata, e pertanto non c’è nessun rischio per la salute dei consumatori che avessero acquistato e consumato le confezioni di caffè rubato. Il comportamento dei commercianti che rivendono prodotti rubati e ricettati, tuttavia, costituisce un grave atto di slealtà commerciale nei confronti di tutti gli operatori, i grossisti e i negozianti che lavorano nella legalità, che pagano i prodotti al prezzo imposto e rispettano tutte le leggi in materia fiscale e di commercio. La Guardia di Finanza, pertanto, al fine di favorire i commercianti che operano nella legalità, effettua stringenti controlli per garantire una vera concorrenza agli operatori. Inoltre, le Fiamme Gialle, attraverso un monitoraggio di prossimità delle attività commerciali, cercano di scongiurare eventuali tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nel tessuto economico della Ciociaria e dell’Alta Terra di Lavoro, facendo in modo di ridurre i profitti dei clan, che possono essere incamerati non solo con attività illegali (ad esempio, con lo spaccio di droga), ma anche con attività aventi una parvenza di legalità (ad esempio, con il commercio di prodotti alimentari leciti, ma rubati), che sono ancora più subdole perché difficili da accertare. I controlli della Guardia di Finanza continuano per individuare altre eventuali frodi e reati in campo commerciale, invitando al contempo gli operatori economici alla collaborazione per assicurare un mercato dei prodotti alimentari legale e sicuro.