Piatti rotti in casa Pdl. Con un vero e proprio blitz ieri sera 4 consiglieri comunali azzurri (Gaetano Tartaglione, Salvatore Omarto, Pasquale Tartaglione e Roberto Grillo) hanno sfiduciato il capogruppo Giovan Battista Valentino ed hanno proceduto all’elezione dell’ex Margherita-Pd Pasquale Tartaglione come nuovo presidente del gruppo consiliare. Un’operazione che preannuncia un nuovo equilibrio in seno al partito berlusconiano che ha come obiettivo quello di sovvertire anche la maggioranza all’interno del partito guidato, almeno per ora, da Enzo Sagliano. Quest’ultimo è stato blindato dal duo provinciale Pasquale Giuliano e Gennaro Coronella in vista del congresso che si dovrebbe tenere nei primi mesi del prossimo anno, ma intanto le azioni belligeranti sono già partite.
Si è trattato di un vero e proprio blitz, dicevamo, in una riunone in cui si dovevano redistribuire alcuni incarichi senza intaccare quello di capogruppo. L’obiettivo dei congiurati, a detta di autorevoli esponenti del Pdl, era quello di sostituire Valentino con l’ex socialista Gaetano Tartaglione. Solo in un secondo momento, dopo che alcuni avevano fatto notare con insistenza che quest’ultimo era stato eletto nelle fila del centrosinistra, si è deciso di far coinvolgere i consensi su un altro ex esponente del centrosinistra ma candidato nel Pdl, l’avvocato Pasquale Tartaglione.
Inosomma il nuovo gruppo egemone lancia un “Opa” sul Pdl Marcianisano e si prepara ad effettuare ulteriori mosse. Prossimo obiettivo quello di sfiduciare uno o addirittura entrambi gli assessori in quota Pdl che fanno parte della giunta guidata da Antonio Tartaglione. Pare che l’assessorato a cui puntano i péones berlusconiani sia innanzitutto quello dei Lavori Pubblici, delega detenuta dal commercialista Angelo Pezzella. Per chiudere il cerchio la nuova alleanza ha in mente di sostituire Sagliano con un esponente di loro fiducia: primo candidato l’avv. penalista Mariano Omarto. Equilibri mutati, dunque, che puntano a spodestare il biunvirato Sagliano-De Martino e che vede in Gaetano Tartaglione l’elemento nuovo che ha permesso lo scardinamento della stabilità che così difficilmente si era venuta a creare dopo il licenziamento dei primi due assessori Pdl. Quello che sta accadendo nel finto partito berlusconiano di Marcianise, dopo la cacciata di Amoroso ed Elia, è una mistura micidiale di cannibalismo e mero voltagabanismo, che a quanto pare sembra essere lo sport preferito dai politici marcianisani dopo il calcio.