E’ trascorso circa un mese dalle mie spontanee riflessioni. Ad essere sincera sono rimasta colpita dall’interesse mostrato dai cittadini nei confronti di questo tema, sentore del fatto che le mie opinioni non sono pensieri isolati. E’ per me inevitabile toccare nuovamente l’argomento perché sono accaduti due fatti positivi fortemente significativi. Non so se qualcuno lo ha notato, ma nella famosa piazzetta Livatino non c’è più in bella vista l’espositore dei gelati a fare compagnia alla targa con il nome del magistrato che la contraddistingue. E nella piazza Padre Pio si è svolto un piacevole concerto di una giovane cantante locale che ha riscosso un buon successo di pubblico. Rispetto alle “danzate” dell’estate mi sembra già un buon passo in avanti.
E’ mio interesse sottolineare e precisare due cose importanti. La prima è che le mie critiche alla gestione privata delle piazzette è totalmente autonoma, svincolata da motivazioni politiche e soprattutto dal bollettino fatto dall’IDV nei giorni successivi alla pubblicazione del mio articolo. La seconda è che, parlando da semplice cittadina, non ho mai toccato il problema della concessione delle licenze e altri problemi tecnici di competenza degli amministratori. Ritengo, pertanto, completamente fuori luogo il voler difendere sempre e senza ragione l’uno o l’altro potere di turno.
Personalmente credo che sia dovere di ogni cittadino guardarsi intorno e saper apprezzare quanto di bello offre la propria città, ma è anche diritto di tutti alzare la voce quando le cose non vanno e ancora di più quando vanno male!!! Il vero sostenitore di una squadra non è il tifoso che la spalleggia incondizionatamente, ma colui che sa criticarla quando fa passi falsi con l’obiettivo di correggerne gli errori. Ed è proprio la questione “obiettivo” che, secondo la mia personale opinione, deve giocare un ruolo centrale nella decisione di cosa fare degli spazi pubblici. La definizione dell’obiettivo è il primo passo per la riuscita di qualunque progetto.
Imma Marino