Dopo quasi un anno e mezzo dalle Elezioni Amministrative del 2009, il presidente dell’Associazione Risvegli Culturali Donato Musone, invoca il rispetto del Programma politico amministrativo del Sindaco Antonio Tartaglione che insieme ai partiti della sua coalizione aveva sottoscritto nel giugno del 2009: la nomina del Difensore Civico. Nel programma spiega Musone – era scritto ‘I cittadini saranno ascoltati e i loro diritti costantemente garantiti e tutelati. Prova ne sarà, se le elettrici e gli elettori ce ne daranno la possibilità, l’attuazione dello Statuto Comunale con la istituzione del Difensore civico ed il ricorso al Referendum Consultivo, per tutte le questioni di rilevanza generale e che interessano la collettività comunale’. Invece fino ad oggi non ancora si è provveduto alla nomina del Difensore civico, del Consiglio di Garanzia Amministrativa e dell’Osservatorio sull’attuazione dello Statuto Comunale, il cui organo garantirebbe un corretto rapporto tra le istituzioni e i cittadini singoli ed associati.
“Forse a Marcianise niente deve mutare – contina Musone – per quanto concerne i diritti dei cittadini, tutto deve rimanere uguale per qualsiasi stagione politica. E’ davvero molto triste constatarlo. Forse il Difensore Civico viene visto come un controllore ed un antagonista. Occorre dare inizio a questo nuovo processo attraverso il dialogo che nasce dal rispetto di tutti e dal riconoscimento, in primis, dei DIRITTI DEI CITTADINI e dal necessario rispetto delle norme e delle regole previsto dallo Statuto Comunale”.
“La mancanza nomina del Difensore Civico spiega il presidente di Risvegli Culturali – comporta dei danni a tutti i cittadini di Marcianise, nel veder i propri diritti affievoliti, in quanto spesso la inadeguata azione amministrativa crea degli enormi ed irreparabili danni sotto l’aspetto economico e morale. Mentre la storia procede, i tempi cambiano e la società si evolve, Marcianise è ferma. Una Comunità recupera e tutela i propri i diritti attraverso l’applicazione dello Statuto comunale e la conoscenza del Codice Comportamentale dei Dipendenti Pubblici, conoscenze ci fanno sentire coinvolti nel buon funzionamento e progresso della nostra Città, rafforzando senz’altro, le materie legate all’ “Educazione Civica/Educazione alla legalità” conoscenze tali da sentirsi coinvolti”. “Continuerò conclude DonatoMusone – ad invocare al Sindaco e all’Amministrazione, la nomina del Difensore Civico, affinché non resti un sogno di democrazia per i cittadini di Marcianise”.
Donato Musone: “Sindaco nomini il Difensore Civico come promesso in campagna elettorale”
28 Set 2010
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quando la causa è nobile è necessario condividerla. io ci stò
SAREBBE BELLO, MA…
penso che nominare un difensore civico, a cui i cittadini passono rivolgersi per risolvere problemi di caratere generale, sia auspicabile e condivisibile.
allo stesso modo ritengo che il difensore civico debba essere una persona di elevato profilo morale, un professionista affermato e competente e deve essere MARCIANISANO
buon lavoro
un marcianisano
Amici, non mi trovate favorevoli a questa cosa….sapete come va a finire?
Finisce che andrà a fare il difensore civico un “omino” dei politici, ovviamente di maggioranza…
Finisce che diventa anche questa cosa, una cosa politica, nata da accordi politici…no, Donato non mi trovi d’accordo.
Fa il presidente che va meglio. Un saluto a tutti.
La parte del programma politico per la città al momento non è nell’agenda lavori, adesso l’impegno è tutto profuso al recupero delle spese. Il difensore civico può aspettare.
Ben venga, fa parte della normale crescita civile e democratica di una comunità: però, francamente non credo possa metter d’accordo tutti, in quanto a ‘elevate doti morali’ e alle funzioni ad egli attribuite…..sarebbe da continuo e quotidiano intralcio alla politica cittadina, trasversalmente parlando. E poi, appena nominato, avrebbe già un gran lavoro da fare ….! Tra l’altro credo che la figura del difensore civico comunale sia stata soppressa, in luogo del difensore civico territoriale (trasformazione del difensore civico provinciale), come enunciato nell’art 2 comma 186 lettera a) della Legge 191/2009, dal Decreto Legge 2 del 2010, convertito in Legge 42 del 2010, intervento a modifica ed integrazione di alcune norme in materia di contenimento delle spese degli enti locali contenute nella legge finanziaria 2010: cari signori, gli attuali governanti centrali, stanno svilendo la parola democrazia, con piccoli interventi, di cui la collettività non se ne accorge, ma che avranno man mano effetti devastanti! Quindi, tornando a noi, vorrei vedere il difensore civico territoriale, così attento ad essere il garante di tutti e a tutelare i cittadini di un territorio così vasto, oberato dai tanti reclami a lui pervenuti: non vorrei essere al suo posto! Cordialità…
su internet vi si iIllustrano ancora relazioni di attività svolte dai Difensori civici comunali per l’anno 2008;
solo per gli altri Comuni è ancora valida questa figura.
Se questa figura è prevista dallo Statuto Comunale, perchè non nominarla? certamente ci saranno ombre e luci per la nomina, almeno si inizia.
In qualità di cittadino, inoltrerò un quesito alle Autorità Superiori, per conoscere se questa figura è facoltativa o no, anche se è prevista dalle Leggi e Statuti.
Ecco cosa succede, quando non c’è trippa per gatti .
Grazie a Pierino Gentile mi sono documentato e giustamente: Legge 26 marzo 2010, n. 42- “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 gennaio 2010, n. 2, recante interventi urgenti concernenti enti locali e regioni”
1) dopo le parole: «difensore civico» e’ inserita la seguente: «comunale»;
2) sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: «. Le funzioni del difensore civico comunale possono essere attribuite, mediante apposita convenzione, al difensore civico della provincia nel cui territorio rientra il relativo comune. In tale caso il difensore civico provinciale assume la denominazione di “difensore civico territoriale” ed e’ competente a garantire l’imparzialita’ e il buon andamento della pubblica amministrazione, segnalando, anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze e i ritardi dell’amministrazione nei confronti dei cittadini»
IO MI AUGURO CHE INCOMINCIAMO A NOMINARE UN NOSTRO DIFENSORE CIVICO – INIZIARE DA SENNO…speriamo
E proprio su ciò che dissentivo ancora una volta sui governanti centrali: hanno soppresso una figura comunale per crearne una territoriale! Vuol dire che in una provincia come Caserta dove non fai a finire di scrivere una cosa che ne deve iniziarne un’altra, tale figura abdicherebbe al 3° giorno! http://saperi.forumpa.it/story/42018/il-difensore-civico-comunale-e-il-famigerato-comma-176-intervista-samuele-animali …… Cordialità!
ops…’che ne deve iniziare..’
Pierino, salve
forse dobbiamo essere speranzosi…mi sono informato x telefono e..mi hanno riferito che il ” possono essere attribuite” etc. non è un percoso obbligatorio (speriamo che non sia una fesseria).
Trattasi di Marcianise un grande centro, la nomina dovrebbe procedere come prima..
A carteggio inviato alle Autorità superiori TI terrò informato.
Grazie!! aiutami in questa impresa di sensibilizzazione….
0823-825959
Comunque a corredo di ciò, ti informo che vi sono ogni giorno sempre più associazioni che si propongono come figura di Difensore civico Nazionale, giacché solo in Italia non c’è una figura così: basti pensare che come figura a garanzie della corretta applicazione di norme o provvedimenti presi, il cittadino si può solo rivolgere ai Tribunali Amministrativi, dietro esborso di una somma di denaro, che nella maggior parte dei casi scoraggia i più, rendendo vano il rispetto di regole! Cmq …..massima disponibilità! Cordialità….
Pierino, ti aggiorno di aver inviato fino ad oggi tre quesiti ad Enti Nazionali Specializzati..aspettiamo cosa dicono..saluti
Mentre, noi, invochiamo queste importanti figure giuridiche per rispondere ai bisogni dei cittadini, in altre città, esse già sono realtà operative; svegliatevi.. amministratori, siamo in ritardo patologico!
Tra i “tagliati” via dal comma 186, art. 2 dell’ultima Finanziaria rientra il difensore civico comunale. Chi era? Perché è stato fatto fuori? Quali sono i costi che pagheremo per questa dipartita? Come nelle migliori famiglie, di fronte alla scomparsa di un buono, troppo tranquillo e mai abbastanza conosciuto parente lontano, ci interroghiamo sull’eredità che ci ha lasciato e sull’opportunità di dare a questo istituto, generato negli anni ’70 dagli ottimi principi della buona amministrazione, una seconda opportunità.
Intanto i difensori civici di tutta Italia e di tutti i livelli – comunale, provinciale, regionale – si stanno mobilitando per chiedere non solo la soppressione della misura in Finanziaria, ma anche, finalmente, una riforma seria dell’istituto.