Da nove anni attendono una risposta dal Comune di Marcianise in merito all’istanza di attribuzione di una nuova destinazione urbanistica ad un terreno di loro proprietà. Lo rivela il quotidiano “Il Mattino”. Ora il Tar, spiega il giornale ha emanato lo scorso 29 luglio, una nuova sentenza con cui il commissario ad acta, geometra Giacomo Ascione, funzionario regionale, si è visto assegnare un ulteriore termine (non più prorogabile) di due mesi per dare riscontro alla domanda dei privati Salvatore Lauritano, Alessandro Di Fuccia e Maria Russo. Il tribunale ha anche precisato che, in caso di persistente inerzia, il coordinatore dell’area Governo del territorio della Regione Maria Adinolfi dovrà disporre, entro quindici giorni dal ricevimento della relativa istanza di parte, il licenziamento del funzionario delegato, sostituendolo con altro funzionario. Quest’ultimo dovrà provvedere ad emanare il suo provvedimento (positivo o negativo che sia) entro i successivi novanta giorni.
Questa vicenda di mala burocrazia ha visto gli interessati rivolgersi al Tar alla fine del 2001, dopo che l’amministrazione comunale non aveva dato nessun riscontro alla loro istanza del 28 novembre del 2001, volta ad ottenere la modifica della destinazione urbanistica del loro suolo. I proprietari avevano chiesto, in conseguenza della scadenza del vincolo quinquennale cui il medesimo immobile era stato a suo tempo sottoposto, per la costruzione di attrezzature pubbliche. La difesa dei ricorrenti è stata sostenuta dall’avvocato Maria Lauritano. Il Comune, da parte sua, non si è mai costituito in giudizio. L’ultima ordinanza porta la firma del presidente della prima sezione del Tar, Antonio Guida, e dei magistrati, primi referendari Francesco Guarracin e Carlo Dell’Olio, estensore.
Mala burocrazia: attendono da 9 anni una risposta dal Comune
6 Ago 2010
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Otto anni di amministrazione del Sindaco Fecondo e uno del Sindaco Tartaglione,ma realmente le responsabilità sono loro…Quanti errori ha fatto la legge Bassanini!!!
Le notizie indicate non sono del tutto corrette!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Il ricorso pende da 30 anni e il Comune in tutto questo tempo non ha mai risposto.
E’da dare per scontato che la richiesta sia inerente al sisma del 1980 dove tanti cittadini hanno goduto di benefici in materia edilizia!Ma non risco a capacitarmi come mai il Comune non ha dato risposte e garanzie a comuni cittadini………
Questa situazione è comune ad alcuni cittadini di Marcianise, mio padre compreso, che io definirei fessi. Perchè tra gli anni ottanta e gli anni novanta invece di costruire in modo abbusivo, come la maggior parte dei Marcianisani, hanno rispettato la legge in attasa del piano regolatore che non è mai arrivato. Ricordo che da bambino parlavo spesso con mio padre della casa da costruire sul nostro terreno, e lui mi ripeteva,dobbiamo aspettare uno o due anni al massimo per il piano regolatore “perchè aveva paura di farla in modo abbusivo” e invece ne sono passati trenta di anni, mio padre e deceduto ed io racconto le stesse fesserie ai miei figli.Qualora sarà fatto il piano regolatore, per premiarci della lunga attesa e di non aver costruito in modo abbusivo, i nostri terreni saranno usati per costruire delle strutture pubbliche ad uso dei nostri vicini che sono stati molto più furbi di noi. QUESTA E’ L’ITALIA
Il nuovo piano regolatore???????Bisogna rientrare negli amici deglòi amici……..per nn fare la fine della brava gente indicata nell’articolo….altrimenti alla voglia di aspettare……………
cittadini dai quali prendere esempio!come dice povero fesso, almeno loro non hanno costruito in modo abusivo e rispettano la legge, il Comune non risponde in quanto tanti e troppi sono le cose strane!
PER OTTIMI, tu avrai anche raggione ma mio padre e morto senza poter realizzare il suo sogno, quello di costruire una casa per i suoi figli su di un terreno situato al centro di Marcianise. Mentre altri hanno costruito palazzi in aperta campagna su terreni agricoli, vincolati o a ridosso del cimitero. Senza che la pubblica amministrazione muovesse un dito per regolamentare la cosa.