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Il Sindaco riassegna le deleghe agli assessori e manda segnali al Pdl. Trombetta medita le dimissioni

Una vera e propria epurazione che passerà alla storia come “La sforbiciata di San Lorenzo”. Un operazione politico-chirurgica che il sindaco ed il suo ufficio stampa tentano, grossolanamente, di far passare come un azione già ampiamente concordata ed avente come unico scopo quello di evitare le sovrapposizioni delle deleghe assessoriali e mettere in grado la giunta comunale di lavorare in maniera più efficiente. La realtà, invece, si inserisce nel solco di ciò che Caffè Procope aveva già scritto più volte anticipando quella che sarebbe stata la mossa che il sindaco Tartaglione mette a punto in un caldissimo lunedì agostano quando buona parte della politica marcianisana “papereggia” nei mari italioti dello Stivale.
Ma veniamo per ordine. La notizia ufficiale è che il primo cittadino ha provveduto a rimodulare le deleghe tra gli assessori comunali. Ecco il nuovo assetto dell’esecutivo: al vicesindaco Ciro Costagliola si lascia l’Urbanistica e la Pianificazione Territoriale; al col. Angelo Raucci, già assessore al bilancio ed alle risorse finanziarie, si assegnano anche Lavori Pubblici ed Amministrazione del patrimonio. Ad Angela Di Sivo, insegnante presso l’istituto scolastico “Pizzetti”, sono state affidate Pubblica Istruzione, Politiche sociali e Protezione Civile.
A Giovanni Russo sono state affidate le attività Economiche, Produttive, e Commerciali conservando le Risorse Umane e gli Affari Legali. Ad Angelo Golino vanno Innovazione Tecnologica e Tutela ambientale. Infine al piellino Gerardo Trombetta sono state assegnate le Politiche sportive, giovanili, culturali e turistiche. Al sindaco Antonio Tartaglione andranno tutte le materie non delegate, tra le quali la gestione dei servizi cimiteriali e le procedure di esternalizzazione.
In questo modo il sindaco e l’Udc mandano segnali inequivocabili ai loro alleati Pdl e Pl. Al Pdl in sostanza si dice che il tempo delle indecisioni è finito e che le deleghe a loro riservate sono state già ampiamente decise. Insomma il classico “O te magne sta minestra, o te butti da’ finestra”. Ma il segnale più forte va ai Popolari Liberali, o meglio a Gerardo Trombetta, a cui la fascia tricolore manda a dire “E’ finito il tempo dei due pavoni”. Insomma finisce l’epoca del “superassessore” che più volte aveva messo in ombra il sindaco e al quale, in sostanza, vengono assegnate delle deleghe assolutamente marginali, tagliando ben tre materie su cui Trombetta aveva impostato principalmente la sua azione politico-amministrativa (Protezione Civile, Attività Produttive e Cimitero). Un segnale talmente diretto ed inequivocabile che il partito di Giovanardi pare non sia affatto disposto ad accettare in maniera pacifica. Dagli ambienti vicini all’assessore Trombetta arrivano segnali burrascosi all’indirizzo del sindaco che potrebbero portare nei prossimi giorni persino alle dimissioni dello stesso assessore.
Insomma quel che sta succedendo è una sorta di “déjà vu”, di qualcosa già visto nel passato politico recente. Il pensiero corre inevitabilmente all’epoca dell’amministrazione guidata da Gianfranco Foglia. Ora come allora si va a passo veloce verso una giunta monocolore targata Udc, con rapidi spostamenti anche da parte di chi, eletto nel centrosinistra, si avvicina sempre più sulle posizioni della maggioranza. Un’operazione che tende a rendere inutile, o comunque residuale, la presenza in maggioranza della destra marciansiana.
Ma non finisce qui. Con la nuova ripartizione l’Udc mette al sicuro alcune deleghe pesanti e strategiche come i Lavori Pubblici, le Attività Produttive e l’Ambiente che nella prima giunta erano state ad appannaggio del partito berlusconiano. In questo modo si disegnano anche le sfere di influenza di quelli che per adesso sono considerati gli assessori ombra dell’Udc (Zinzi, P.Salzillo e G. Salzillo) e che a settembre, o tuttalpiù a Natale, saranno nominati membri effettivi dell’esecutivo cittadino chiudendo definitivamente la breve fase dei cosiddetti assessori tecnici. Infine, ma non meno importante, le deleghe che il sindaco conserva ad interim, saranno con molta probabilità affidate come incarico ad alcuni consiglieri comunali. Tra questi, come già evidenziato da questo giornale, c’è sicuramente la casella in procinto di essere affidata agli Udc eletti in Vento di Centro che a più riprese, sui media e nelle commissioni consiliari, hanno evidenziato il loro malessere per essere stati considerati fino ad ora dei semplici “alza braccio” in Consiglio Comunale.

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Alfonso Alberico - Marcianise

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