Proponiamo di seguito ai lettori di Caffè Procope un racconto scritto da Maria Perrella:
Nel 2080 in una città di nome Muzzenne in provincia di Sertaca, erano ancora evidenti qua e là i segni dell’accanimento di una violenza indecifrabile ai danni del territorio emerso a fatica dal miasma di una immane quantità di rifiuti dopo essersi frammentato in tante piccole isole che arrancavano per prendere aria. La situazione andava decisamente migliorando, ma era stato più facile pensare, dopo che il reticolo umano delle colpe( infrazioni,omissioni, misure e contromisure) era andato a farsi benedire, che la spazzatura fosse piovuta dal cielo, perché nel tempo agli abitanti era parso chiaro che qualsiasi spiegazione razionale irrimediabilmente si riduceva in polvere e tutto ciò che era evidente iniziava a sfavillare dell’arcano che permeava l’intero universo sul quale alitava il refolo del giudizio universale. E allora niente di meglio che affidarsi al fato sovrastante le vicissitudini degli uomini.
Per anni il cielo si era specchiato in un mare di petrolio annullando colori e profumi delle stagioni, mandando in giro una pioggerella elettrica che si asciugava appena toccava il suolo; trasformata in vapore si mischiava con altri gas presenti nell’aria per essere poi inalata. Ma a lungo termine si ebbero degli effetti sorprendenti: respirata a lungo, infatti, generò negli individui atteggiamenti violenti o come minimo stravaganti. Infatti non era raro incrociare umani che, afferrati da improvvisa e irresistibile frenesia, si appartavano dietro cespugli per consumare fugaci rapporti sessuali con chi capitava. Ma anche grossi ratti si vedevano scorazzare baldanzosi fuori dai sacchetti di immondizia Gli ambientalisti scrissero anche una lettera a Solatorbe, il commissario designato per risolvere al più presto l’emergenza rifiuti, ma anche lui fu contagiato senza ritegno da quell’aria elettrica e infatti lo sorpresero a fornicare con una di un altro quartiere dietro il solito cespuglio, mentre passava in rassegna il territorio. Per porre riparo a questa imbarazzante situazione, il governo locale emanò una ordinanza che proibiva categoricamente determinati comportamenti tipicamente animaleschi, pena una multa salatissima, nonché il divieto per un anno solare di attraversare quella zona. La situazione andava decisamente migliorando, quindi, anche se i segni del disastro erano evidenti come su un politraumatizzato costretto per mesi attaccato ad un polmone artificiale e poi, una volta scollegato, inizia in modo graduale a riprendersi autonomamente la vita. Il numero degli abitanti intanto era calato vertiginosamente in tempi in cui i cittadini non avevano ancora la piena consapevolezza di quello che stava accadendo, invece lo sapevano bene i succhiatori di morte in attesa come avvoltoi. Infatti i loro progetti avevano previsto un grattacielo ultramoderno di centocinquanta piani la cui costruzione era terminata nel duemilasessanta, per l’ampliamento del numero di loculi fino a un massimo di quindicimila che si andavano ad aggiungere a quelli già esistenti, con aria condizionata e ascensori di vetro: un gradito invito ai morti casomai avessero caldo nelle torridi notti estive o volessero farsi un giretto panoramico giusto per ammazzare la noia. Sembrava, invece, un transatlantico in un mare di tabacco nei pressi dei prosciugati Regi Lagni pronto a salpare per improbabili mete oscure. (continua) .
Maria Perrella
La bravissima scrittrice,ha i numeri e la capacita’ di esprimere concetti reali realistici,concreti ad un immaginario futuro complesso e’ meraviglioso perche’ ricco,spettinato, oggi diremmo alla moda nel variegato mondo contemporaneo che si presta allo sfoggio di vocaboli che nel quotidiano poco usiamo.
D’impatto giunge ai lettori e da un valido aiuto a riflessione collettiva per i temi che Lei stessa elabora per fatti storici,ambientale e di costume.Esprime concetti garbati futuristici che possono di fatto tenere incollati lettori sempre esigenti a dettagli, a nutrirsi di cibo per la nostra mente.
Grazie Signora Maria
Sig.ra Maria, l’altro giorno, Agosto 2010, ho avuto difficoltà a circolare a Capodrise (zona ‘all’att è puteche’) a causa di cumuli di spazzatura che ostruivano la strada.
Potrebbe ritornare indietro di 70anni e darmi qualche consiglio?
Troppo forte!Aspettiamo con ansia la seconda parte.
Infatti per qualche giorno siamo di nuovo piombati in emergenza rifiuti perspicace lazy noon, per improvviso impedimento da parte della prefettura di continuare a utilizzare camion della stessa ditta. allora l’Amministrazione Comunale si è impegnata a cercare una soluzione alternativa, ma intanto i rifiuti continuavano a crescere. Ora si sta tornando alla normalità non sappiamo fino a quando però.Spero la risposta abbia soddisfatto la tua ansia di sapere.
Caro Signor Sperelli, in questa vita mi sto solo esercitando.Forse sarò brava scrittrice nella prossima esistenza.
maria perrella
La mamma degli imbecilli e’ sempre incinta. A questo punto e’ meglio la natalità zero.
Sei tu la mamma sempre incinta Cape coast? In questo caso mi associo anche se l’espressione è banalissima.
Car lazinoon,famm o piacer statt zitt, o tabbaccar sta’ o mar a napul o lid mappatell,bell bell bell bell, com a canzon.
nu sceta’ o can che dorm che fesserie che scriv.o tabbaccar e sape’ che a fatt e squol vasc ma e nu figl e n’drocchia.comme taggio ritt pur chellatavot nu disturba’per favor.mo scusm che aggia i a fa na cos che nun te pozz di ma che sul io pozz fa.fa o brav,m’arraccumann e,si vai n’do’ bar e pinguin salutam a Ciacion,che e’ nu poc chiu’ intelliggent e te.
Chiazz e Cavalier (Alta Sassonia).
Rilevo che nella tua stupidita’ hai capito a chi era rivolto il post. Capeau !!!!
capnord allor ne capit ancor nient,si comm lazinoon.Caro Cape coast,scusatl stu’ n’zuccus,chill nu ten nient a fa’ Nata cos,nu parla’ “mai malament e Captris”.E o paes chiu’ bell ro munn.Ci sta’ a gent chiu’ sincer.Stammatin ma telefonat o tabbaccar, a ritt che a napul l’ann futtut a compiuter.Te voglio dedica’ na canzon,a chiu’ bell tragica accussi’ na vot pe sempre a furnisc.Vi voglio dedica a canzon ro Grand Maestr Sergio Bruni ” Carmela”., che me piace pur a me.
Ciao Grande Maestro Chianese.
Sig.ra Maria, noto, da alcuni interventi, che ha tanta solidarietà femminile a suo sostegno.
Lo reputa un bene?
La ringrazio per la risposta, ma non era ‘ansia di sapere’.
Era solo la possibilità di sapere qaundo potevo circolare per Capodrise senza l’immondizia come ostacolo.
Sà, io vivendo a Marcianise, non sono abituato.
assì o tabaccar sta ‘ncopp’o lid mappatell a tabacchiera sta ccà.ma je aggia capit che capo nord e lazynoon nu ffà differenz comm a ritt pur fragolin quann ric che chill è nù ‘nzuccus.è propri accussì nù ‘nzuccus.assì è dedicà na canzon nù puntà ‘ncopp a solita “Carmela” che m fà venì nù ‘ngruopp ccà oì ‘ncopp’ò stommc.scigl invec nata canzon per esempio “Indifferentemente” assaj cchiù bbell ricit a vrtà (traduzion:verità).
….grazie tabacchiera pa tratuzion,a lurdma parol navev capit.e vist che e cumbinat?e scietat o can.tabacchiera ma vuio o sapit ca “scigl” me piaciut verament,mavit fatt pur rirr.
duncue vuie vulit indifferentemente mo’ va scriv pur.Pero’ almen cuann parl o Maestr statv zitt.Preco,abbassat e lluc,e zitt.
I N D I F F E R E N T E M E N T E.
tramonta ‘a luna
e nuje pe’ recita’ l’urdema scena
restamme mano e mano
senza tene’ ‘o curaggio ‘e ce parla’
famme chello che vuo’
indifferentemente
tanto ‘o ssaccio che so’
pe’ te je nun so’ cchiu’ niente
e damme ‘stu veleno
nun aspetta’ a dimane
ca indifferentemente
si tu m’accide je nun
te dico nient.
Signora/e lazy noon,lei non è affatto solidale e il suo nick ha una tonalità così gentilmente femminile,se si riferisce a fragolina è di origini capodrisane.Ma non ho offeso Marcianise nel racconto, sarò più chiara nella parte successiva.Muzzenne è Capodrise,Marcianise,Maddaloni o un qualsiasi paese del casertano.Sto riprendendo la trama del mio libo”La società rifiutata” in cui il primo racconto”Nè Cenerentola, nè Barbie.Solo donne” è dedicato alla condizione femminile nel nostro contesto sociale,e il secondo racconto è dedicato al dramma dei rifiuti.Dramma infinito che colpisce tutti indistintamente.Sto solo cercando di raccontarlo con un pizzico di ironia per sfuggire all’angoscia.Ma non so dirle quando e se potrà camminare liberamente per Capodrise,(in questi giorni sembra di si)mi conferisce dei poteri che non ho.Se vuole fare altre domande faccia pure ma non deve sentirsi offesa/o dal racconto.La colpa non è mia nè sua se stiamo messi così.Io sono rassegnata a sarà quel che sarà,ma con ironia.
Colgo l’occasione per ringraziare il signor Giovanni Piccirillo.
maria perrella
lazy noon,e come ti capisco.Tu a Marcianise non sei abituato,tutta un’altra dimensione.Tutta un’altra storia.Io invece che ci vivo a Marcianise ci sono abituato eccome.
Fragolina sei simpatico/a,veramente sei di Capodrise come dice maria?
fragolì sì tropp grand m stong ancor a scumpiscià ri risat uaaaahaaahaaahaaa.m sò pur nù poc muzionat però.ma chest è à traduzzion toja prsunal o l’è cupiat rà cocc ata part?assì è a traduzzion toja prsunal sì proprj n’artist fravulì
no no cupiat cupiat comm facev nu guagliaon che mo’ fa l’avvocat,i ce mettev o fogl a ret ra port ro “cess”,iss iev e s pigliav o fogl.nun socc scrivr o tialett,ma pur ca foss comm song analfabet n’da’ vit contn e puparuol comm e chiammamm nuio e sord
Car Tabacchiera,aggia di na cos ca o cor mio e o penzier me dic e ri.
Vogl fa l’augurio o President ra Repubblic Talian Cossig ca’ sta’ o spital gemell a Rom,tu ti fai nata risat,fai buon ma i l’aggia cunusciut,
e n’omm buon e speramm ca o Patatern o fa sta’ buon.
Preside’ vuio ca tenit semp a battuta pront sit sarcastic,ogni tant ve rattat,e facit buon,arricurdatv ca a gent e Marcianie e chell e Captris fa o tif pe Vuio e ve vo’ ben.
Staser stu’ comment mio o legg pur nu Signor e nu paes ca si chiamm Rocchett Croc vicin a Casert,e diman coccrun ve dic ca a genta nostr ve vo ben.
Caro A,
ho letto il tuo pensiero che hai avuto verso l’ex Capo dello Stato.Sta’ meglio stamani rispetto a ieri, anche se permangono ancora dubbi.Venerdi’ mattina saro’ con il figlio Giuseppe che come tu sai e’ sempre disponibile e generoso.Grazie A,a te e ai tuoi paesani che hanno espresso vicinanza ed affetto all’ex Capo dello Stato.
Sergio Sebastianelli
a me m rispiac p’ò President Cossiga,verament,m’arricord ancor lesternazion soje.però fragolì nu parlamm i cos trist,je cu ttè m vogl fà quatt rsat, ubbir quanta uaje tnimm.nun sò gghiut manc’ a ffà nà vacanz,manc tu però t sì moss a lloc dicc a vrtà(traduzione:verità).
Si hai raggion Car Tabacchiera simm iut o mar cu tutt a famigl.A ro simm iut peor’ parlavn streuz, nun ze capiv manc o c…,
a vie e durc durc e mezz song iut a accatta’ nu glat a fracol e limon,i nu part tisc tosc comm a lor,e aggiu ritt ca lingua talian ratm nu glat
A signurin n’a capit e maddummannat in incles:Where are you from?
allor i pe nu fa na figur e mmerd aggio rispunnut:song e derc manc nu cuart.
Eh che vulit fa Car Tabacchiera,chest e a vit a marcianis.Chi a vo cott,chi a vo crur.Tutt vonn fa avvere’ e sape’ e cunoscr.
Ma penzat a salut,tant ca’ nu cagn nient manc tra 200 ann.
Statv bon Tabacchiera e dicitm Vuio caccos e buon.
C verimm n’atavot.
e chi è Sergio Sebastianelli mò?coccrun rì servizz segret?mò m faj metter à ppaur. e pò a qualu mar sì gghiut che parlavn tisc tosc,m sò schiattat è ris accussì assaj che m escn ancor ì lacrm,bellissim quann rispunn che song e derc(e che è?) manc nu cuart a domand incles. a signurin fors vulev sapè ra ronn vien e tu è capit tutt n’ata cos.mò t ric caccos e bbuon,a settimana prossim m vac a ffà cocc ghiuorn ì tabbacc,si torn ò tabaccaio mò salut tu,intant m sent nu poc è music proprij a vrtà(traduzione:verità).
Nun rirr Tabacchiera.Si avit raggion Tabacchiera,azzz mo l’agg vist che aggiu sbagliat.I vulev scrivr diec comm o nummr 10 it capait mo?capait e’ l’accent e nuie ca simm e Marcianis.chill e Captris si capisc megl,po simm chiu civilizzat,nu tnimm tutt chilli train nunc scarfamm vicin a vraser,nui simm emancipat tnimm e termosifon co raggio ultraviolett.
Sientm Tabacchera mo nu fatt verament succies te laggia cunta’ accussi po’ esser ca a rirr vaie e cuorp.
Chest ca te stong a dicer succrett 37,38 ann fa’.I e nu cumpagn ro mio iettm miez campagn a rubba nupoc e uv fracolin vicin o campusant e Captris
L’uv cia mettettm rint a maglia ci ndurzavm primm accussi si venev o patron tnevm gia’ a panza chien,e capit?
Ropp vint minut ca stevm a chiumma’l’uv “tappt” vnett a uardia campestr.Che o pozzn accirr!!
I me crerev ca nunc facev nient, invec me facett scennr a copp a piant e m ricett:purtatm ca’ l’uv e ghiatvenn!!Azz riciett: rocc rocc fatic e pzzcat mang,che o pozz accirr.O cumpagn mio pero’ Nufriell a fui carett rint a nu buc chin e merd e Raucc o cafon ce prestav n’a magli chiu’ z’zzos e chell e primm.
Tabacchaia sient i riman aggia i luntan,maggia i a fa 4 ov ndo’ piatt teng accuncia a cas ncampagn e torn a sttembr.
Te vogli saluta’ a te e a chelle prson ca m’ann permess e pazia’ nu poc,quind a redazzion e cumpagn mie ca m leggon un laggia vasa’ pcche’ e’ o megl cumpagn mio iss s chiamm MSD,o vogl ben e iss pur m vo’.
grazie grazie a tuttquant vuie.
ma comm s fà a nun rirr,nun rrev accussì nu ‘nzocc a quann.e cù chesta bellissim metafur rocc rocc fatic e pzzcat mang c salutamm,però n’urdma cos m’è ricr:che razz ì vij è durc durc e mezz addò t sì gghiut accattà o glat?pò verament chiurimm’à discussion e statt bbon.
Ma dove sono capitato, su Al Jazeera?
Ho provato a tradurre con Google, ma niente.
Avete anche un traduttore on line su questo sito, o si tratta di un gergo tribale solo per gli adepti?
stat’ valliann’ eh? je a ghittà o sang’ e vuje a parià n’gopp’ a cafe procopio. i po foss chill ca se sta’ facenn’ ‘e vacanz o lid mappatell? cara tabacchiera e fragolina, me rispiac e vuie… mo che è o mument’ e coglier’ ‘o tabbacc’ m’ita lassat’ sul miez terr’. mo già so arr’vat a terza cov’t e nun teng ‘o tiemp’ a perd’r cu cafe procopio, pur pecchè e guagliun ra redazion’, a quann’ hann’avut a querel’, so ghiut’ nu poc’ n’dà paur, e je me ne so accort’ pecchè me taglian’ semp e cumment, spicialment’ quann’ mann’ a fa n’gul a cocc’ politic’. nunn’avit’ paur, chill’ ‘o sinn’c e marcianis’ ten ati penzier’ dind’ a capuzzell’, sta penzann’ ca forz’ è fenut’ l’ev’r (tratuziona taliana: l’evera). comunquo, stat’ ancor’ a tiemp’ pe m’aiutà cu l’ati cov’t. a proposit…cercamm’ e scuprì chi s’ha futtut e spogn’. l’urdema cos… quann’ verit ca cocc run scriv e vò fà verè che tutt’iss sap, nun ve putit sbaglià pecchè è semp iss, o trasfurmist’…capisc’ ‘a mme… bona jurnat.
si proprie ‘o vulit’ sapè, ve dic’ comm’ me faccio ‘o bagn…’a matin’, primm’ e ‘i for’, mett’ na vott’ chien’ r’acqua mmiez’ ‘o curtigl’, ‘o sol’. quann’ a ser m’arr’tir ce mett’ nu lunzuol’ attuorn’, me spogl’ e me ce cal arint’…ate ca lid’ mappatell…
Tabaccaio, ma hai il laptop sul trattore con internet key (allora si spiegano le battiture strane, saranno le vibrazioni del trattore), o usi la connessione wifi del comune e ti colleghi dalla piazza, ma hai le dita cosi grosse, per cui batti quello che capita sulla tastiera?
Tabaccaio, tabacchiera, fragolina.
Ma che bella comitiva…
Peccato che siete impegnate con il tabacco, se no potevate andare a Lourdes con ‘la corriera’. Forse vi faceva bene.
Brava sig.ra Maria Perrella! La generosità e il garbo con cui intromette note ai tanti discorsi in questo portale, la bontà e la generosità culturale con cui risponde ai disturbatori e la leggiadria nel sapersi diligentemente muoversi tra la ‘savana’ sotterranea di taluni, fanno di lei un’abile ed affidabile commentatrice! Continui così, senza troppo pensare e pesare le eventuali provocazioni: anche io lo farò dopo questo commento, ben sapendo che il ‘fesso’ è nascosto dietro l’angolo! Ma un consiglio, se me lo permette, le voglio dare: non risponda a tutti, ci sono ‘nobili’ commentatori anche tra chi la pensa diversamente da lei, ma alcuni sono come i topi….preferiscono camminare ‘sott ‘o mur’! Cordialità post-ferragostiane…..
già . se lo dice( scrive) Peter Corteus ( da courteous che vuol dire gentile in inglese, americanizzato in corteus) potete fidarvi. un gran bel complimento .lui si che se ne intende di accomodating, complaisant, bland, cavalier e affable ( tutti sinonimi di gentile, cortese, affabile, buono e chi più ne ha più ne metta in perfetto stile poltically correct).
in mancanza delle lezioni di inglese dello scorso anno, ci penseremo noi a diffondere la nobile lingua del nobile david cameron ( americanizzata, però, non vogliamo far torto alcuno ad obama).
w david cameron!!! w i conservatori !!! w la destra !!! abbasso i traditori !!!!
Bentornato Pierì,grande come al solito! Condivido quanto dici. Ho l’onore di conoscere personalmente la Signora Maria Perrella e di aver letto(e indegnamente commentato)il suo bellissimo libro “La società rifiutata”, per questo motivo mi sento di poterti dare assicurazione che la grande intelligenza e la squisita correttezza della Signora Perrella, la portano a non discriminare, dal “fesso dietro l’angolo” al “topo che va ‘sott ‘o mur'” o al “nobile commentatore”:ritiene che tutti siano degni “d’un cenno cortese”. Tornando al libro, personalmente ne sono rimasto letteralmente affascinato, soprattutto il primo racconto; per quanto riguarda il secondo, dal quale è tratto il brano dell’articolo, la sua connotazione “surreale”, mi ha,per cosi dire, un po’ “INIBITO”, ma questo non vuol dire minor entusiastico apprezzamento. Lo ritengo, alla fine, uno sprone verso un comune sentire condiviso, finalizzato al bene di tutti; ma per raggiungere una siffatta condizione sociale, è necessario che tutti coloro che possiedono strumenti di conoscenza siano organici al tessuto sociale più disagiato della nostra comunità, per un progresso sociale e civile che porta al rifiuto d’ogni forma di illegalità e di prevaricazione poichè queste, cavalcando i bisogni di quella parte di popolo e l’ignoranza, del popolo e la propria, decretano la morte sociale e civile del popolo stesso. Ecco, allora, come si può arrivare ad accettare di smaltire illegalmente i rifiuti industriali dell’opulento e civile nord, avvelenando il proprio ambiente. Ancora una volta, rivolgo, ma questa volta pubblicamente, i miei complimenti a Maria: brava!
Cordialmente
Marco RUSSO
olaola, a colp’ è ra globalizzazion’… hann’ fatt’ na ‘mmiscafrancesc’ ‘e gent’. si tu fuss’ original’ marcianisan’ nun te servess’ ‘o vucabulario pe’ capì ‘o dialett’. si figlio adottiv’ o si ecstracumunitario? comm’ vir’ pur’ tu fai part’ e chestu villagg’ global’, pirciò, nun fa’ ‘o risentit’ pecchè vuje che nun sit’ made in marcianis’ stat’ cchiù ‘nguaiat’ e nuje. A proposit’ e Lourdes…, mic’ si stat’ tu a ‘ffa’ a telefonat’ ra bomb’? Dic’ a v’rità,l’è fatt’ pecchè a Maronn’ nun t’ha fatt’ ‘o miracul’ hè? Cortialità post cov’t.
Ma allora il tuo è propio un idioma? Ed io che pensavo fossero errori di battitura. Ne siete in molti a parlare e scrivere cosi? E come fà la redazione a controllare quello che scrivete? Sono bilingue o gli inviate il testo con la traduzione ? Non riesco ad immagginare la pronuncia.
No, io a Lourdes non ci sono ancora stato, purtroppo, ma a questo punto ritengo sia inutile anche che ci vada tu, non essendo il tuo un caso da risolvere con un miracolo. A proposito, tu di che religione sei? Dagli articoli che leggo su questo sito, mi sono fatto l’idea che a Marcianise siate una parte cattolici ed una parte Animisti, poichè ho visto che nello stesso periodo adorate sia il Crocifisso che le Rane, con delle feste dedicate.
PS. Un suggerimento. Contatta l’UNPFII. Può esserti utile.
Per un periodo mi sono limitato solo a leggere i commenti(e il giornale naturalmente), ma dopo aver letto l’articolo della Signora Maria Perrella ho deciso di terminare la mia “volontaria assenza” dal blog. L’onirico scritto dell’autrice mi ha letteralmente catturato, chi mi conosce sa che l’argomento “ambiente” mi sta molto a cuore, e per questo non mi resta che esprimere il mio profondo ringraziamento alla Signora Perrella. Se il suo racconto riprende la trama de “La società rifiutata”, non potrò esimermi dal leggerlo (appena mi sarà possibile…). Intanto speriamo di leggere presto la seconda parte di “Arcano e spazzatura”, bisogna insistere affinché le coscienze si riprendano dal torpore, e in fretta anche, Marcianise non può aspettare il 2080, sarebbe troppo tardi, forse i Marcianisani nel 2080 saranno già saliti tutti sul …transatlantico.
Ogni bene.
Udine, 19 agosto 2010 Giovanni TARTAGLIONE
Gentile Sig.ra Perrella, Lei non ha offeso nessuno.
Forse la colpa del mio commento è quella di non aver letto i suoi scritti precedenti.
Riguardo ai poteri che non ha, Le chiedo scusa, ma l’avevo confusa con la consorte del Sindaco di Capodrise, che tanto ha fatto per la risoluzione di alcuni problemi di spazzatura a Marcianise. Su questo equivoco si basava il mio commento.
I miei più cordiali saluti ed auguri per la Sua carriera letteraria.
sò mancat jiust quatt juorn e uarda ccà chè succies ‘ncopp’a stu bblog. tabaccaio m sò gghiut’à ffà n’a smman e tabbacc,sì cuntient? p quinnic evur o juorn.
Bentrovati! Grazie siete molto gentili. A presto la seconda parte,ma non è detto sia anche l’ultima.
maria perrella