“Sicurezza urbana” sarà il tema del convegno in programma sabato alle 17,30 presso la Biblioteca comunale di Marcianise. Un’iniziativa promossa da Alleanza per l’Italia con la collaborazione del sindacato di Polizia Coisp. L’evento nasce quindi dall’esigenza di avviare una riflessione sulle politiche della sicurezza urbana in senso ampio e di promuovere momenti di “sicurezza partecipata”. Oggi la cittadinanza rischia di entrare in un periodo di dannoso immobilismo politico, sia per la mancanza di un efficace piano globale e pragmatico di sicurezza, sia per carenza istituzionale, incapace di stimolare una partecipazione attiva alla politica della Città attraverso Forum dei Cittadini che per l’assenza di incontri sistematici tra le Associazioni esistenti sul territorio, la mancanza di dialogo tra Istituzione e cittadino, nonché l’incorretto funzionamento degli Enti esistenti.
Problemi quali criminalità organizzata, micro-criminalità, illegalità, degrado e disordine urbano rischiano di essere trascurati ed accettati passivamente, diventando parte integrante degli eventi della vita di ogni cittadino.
Alleanza per l’Italia ritiene doveroso e necessario elaborare un piano di interventi finalizzato alla risoluzione dei problemi e alla realizzazione di soluzioni adeguate e soprattutto a diffondere la cultura della legalità intesa come modo di vivere. Una menzione speciale meritano le periferie, particolarmente vulnerabili, poiché necessitano di una politica d’intervento che accolga le proposte avanzate dai cittadini ed, analizzandole, provveda a fornire un adeguato supporto nelle aree tematiche d’interesse – quali azioni di accompagnamento individuali e sociali, ovvero iniziative sociali e culturali per la partecipazione alla vita di comunità. La proposta di Alleanza per l’Italia è quella di attuare un Piano di Sicurezza Integrata (PSI). Le strategie da metter in campo sono infinite, ma il tutto prende vita da una buona analisi e conoscenza del territorio. Esse si snodano in politiche per la prevenzione e strumenti di affiancamento sociale.
Un piccolo esempio per la prevenzione possono esser tutte le politiche rivolte alla prevenzione truffe anziani, al sostegno vittime di reati, al sostegno vittime usura, al programma di educazione alla legalità, al servizio anziani vittime di violenza e reati, alla riqualificazione urbana partecipata, alla mediazione sociale e dei conflitti; al maggiore controllo del territorio fatto dalla Polizia Municipale, all’ educazione alla legalità, alla vigilanza fatta vigili urbani in congedo.
Tra i tanti strumenti di accompagnamento sociale, quelli più adatti alle esigenze della nostra città potrebbero essere: politiche per l’educazione e cultura della legalità, politiche di sostegno alle vittime dell’usura, politiche per l’avviamento al lavoro, politiche di sviluppo della formazione professionale, politiche di sostegno all’azione di contrasto della criminalità svolte dalle forze di polizia.
La domanda sociale di sicurezza è composta da almeno tre elementi, quali: la criminalità organizzata, i fenomeni di disordine urbano e di inciviltà, i sentimenti soggettivi di insicurezza, il tutto calato in quello specifico contesto territoriale e sociale dove la domanda si manifesta.
Saranno propri questi i punti caldi che verranno argomentati nel convegno che vede una relazione introduttiva fatta dal segretario politico Casimiro Golino. A seguire interverrà il Dott. Francesco Delle Curti, esperto in analisi statistiche, che metterà in evidenza il numero dei reati commessi nel biennio 2008/ 2009 nella città di Marcianise, introducendo il tema della percezione di sicurezza. Tema che sarà approfondito da Claudio Trematerra, Segretario Generale Provinciale del CO.I.S.P. , unitamente ad una analisi sul disordine urbano e della sicurezza stradale. Poi sarà il Magistrato Raffaello Magi, Presidente della Sezione A del Tribunale di Santa Maria C.V., a traghettare la discussione sulla criminalità organizzata. Le conclusioni sono affidate alla Dott. Rosaria Capacchione, giornalista del“il Mattino”.
Partenza col botto per l’Api: convegno sulla sicurezza con il magistrato Magi e la giornalista Capacchione
4 Feb 2010
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della serie….giustizialisti a confronto!
la percezione della sicurezza nella passata amministrazione era ben chiara. ci sentivamo tutti più sicuri, accerchiati e ignorati.
Tu invece per chi sei…. per gli INGIustizialisti? Raffaello Magi ha confiscato nelle settimane scorse proprietà a camorristi, anche marcianisani, e ciò ti rode forse? Bho’, se per parlare devi sparare delle fesserie non è meglio che stai zitto?
Se per ottenere giustizia,nel caso di specie l’annullamento del pignoramento dei propri beni,occorre incatenarsi fuori la prefettura per far sì che un giudice si legga le carte e revochi il provvedimento che egli stesso ha emesso,allora siamo alla frutta ragazzi. Questo è giustizialismo!.Se il direttore dell’O.P.G. di Aversa viene arrestato ed accusato di collusione e favoritismi alla camorra e poi un Tribunale del Riesame, annulla il provvedimento di custodia cautelare per INSUSSISTENZA DEI GRAVI INDIZI DI COLPEVOLEZZA, questo è giustizialismo!
Noi risponderemo con Pino Mauro e Mirella D’Amore