Il Duomo di Marcianise indice la IV edizione del Concorso Nazionale di poesia ‘Un Natale di Solidarietà 2009’, avente per tema: Natale è: rinnovarsi per rinnovare …
REGOLAMENTO:
01) – Le poesie dovranno avere per tema il Natale e il valore cristiano dell’evento inteso come progetto d’amore rivolto a tutti.
02) – Il concorso nasce libero e senza fini di lucro.
03) – Ogni autore partecipa al concorso con una sola poesia in lingua italiana ( max 36 versi), attraverso le seguenti fasce e le seguenti quote di partecipazione a titolo di rimborso spese organizzative:
A) Adulti. Quota € 10,00 per ogni poesia.
B) Giovani fino ai 18 anni. Quota 5 euro per lavori individuali; quota € 10,00 per ogni lavoro di gruppo e\o di classe.
04) – Non sono previsti contributi forfettari o cumulativi.
05) – I partecipanti dovranno inviare per posta ordinaria le liriche, chiaramente dattiloscritte ed in sei copie, in una busta grande, contenente:
a) cinque copie anonime;
b) la sesta copia in busta chiusa con i dati anagrafici, indirizzo, numero di telefono ed email, per i partecipanti alla sezione B, se alunni, indicare la classe e la scuola di provenienza;
c) il contributo spese in contanti.
06) – I plichi non conformi non saranno presi in esame né restituiti.
07) – Le opere presentate dovranno essere di propria creazione, inedite e mai premiate in altri concorsi.
08) – L’autore autorizza il trattamento dei dati personali, ai sensi delle norme vigenti, unicamente ai fini del Concorso.
09) – I lavori presentati non saranno restituiti.
10) – I lavori dovranno essere spediti entro il giorno 05/12/2009 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: Segreteria del IV Concorso di poesia “Un Natale di solidarietà 2009” c/o Duomo di Marcianise – Via Duomo – 81025 Marcianise (CE).
11) – Le opere presentate saranno esaminate e valutate da una Commissione nominata dall’Organizzazione del Concorso i cui nominativi saranno resi noti durante la cerimonia di premiazione. Il giudizio della giuria è insindacabile e inappellabile. I vincitori saranno avvertiti per lettera o telefonicamente. La premiazione è prevista per il giorno 06/01/2010.
12) – Ai primi tre classificati per ciascuna sezione, verranno assegnati premi consistenti in coppe, targhe, diplomi di merito e oggetti caratteristici d’arte sacra.
13) – Le opere classificate dal IV al X posto, riceveranno menzioni e riconoscimenti.
14) – La Commissione si riserva il diritto di assegnare eventuali menzioni e riconoscimenti speciali fuori classifica.
15) – La partecipazione al concorso implica, di fatto, l’accettazione di tutte le norme indicate nel presente bando.
16) – Durante la serata di premiazione sarà distribuito un opuscolo contenente le opere più meritorie.
17) – Del concorso e della premiazione sarà data ampia diffusione sui siti letterari e sulla stampa locale.
Per ogni eventuale comunicazione o chiarimento relativo alle modalità di partecipazione al Concorso, telefonare al n. 0823826598 oppure n. 3283729830 dalle ore 14.00 – 16.00.
Email a assunta.abbate@virgilio.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Da parecchio tempo, leggo dei bellissimi articoli sulla poesia dei poeti campani, d’Italia e di tutto il mondo,
su riviste, su giornali e quotidiani on line, ma di Don Paolo Dello Stritto e della poetessa Assunta Abbate non leggo mai niente , mi chiedo sempre il perche’.
Eppure la poesia sia laica o religiosa e’ un ottimo strumento di comunicazione e di solidarieta’. Solidarieta’ non significa chiedere soldi, significa capire i problemi degli altri e dare loro una parola di conforto attraverso la poesia. Chiedo a tante associazioni d’Italia di loro, nessuno li conosce, la loro risposta: arrivano sempre e-mail del loro bando di concorso per la pubblicita’, noi inviamo infinite e-mail durante l’anno ma abbiamo solo risposta di parola di vita senza mai un loro componimento e un dovuto ringraziamento.
Mi dispiace dirlo che quest’anno abbiamo avuto tre lutti, abbiamo avvisato tutti, le Associazioni e i poeti da ogni parte del mondo ci sono stati vicini nel dolore, dalla persona di Don Paolo Dello Stritto e dalla poetessa Assunta Abbate non abbiamo ricevuto nemmeno una riga tramite e-mail. Non parliamo di quanti si lamentano del premio del 2008 soprattutto i giovani ai quali la loro sezione doveva essere gratuita. Il 6 Gennaio quanto e’ stato bello accusare i presidi e i professori. Essere operatori culturali significa dare massima disponibilita’ a tutti, non solo quando serve. Mi permetto di parlare cosi perche’ sono presidente di un premio letterario da oltre 25 anni e mai mi sono comportato cosi con i partecipanti, gli operatori culturali, i giornalisti, le case editrici, le associazioni e soprattutto le scuole. Ad ogni concorso ho dato risposta ai vincitori e non, quindici giorni prima, e non un giorno prima. Sono molto rammaricato perche’ un concorso a tema prevede una poesia inedita e mai premiata,la poesia vincitrice vecchi Natali parecchio tempo fa l’ho sentita declamare da un libro edito della stessa autrice. Bisognerebbe scrivere un romanzo, ma le parole migliori sono quelle che non si dicono.
Giuseppe
caro,giuseppe sono pasquale aufiero poeta di fiuggi secondo classificato
al premio interessato per la sezione adulti ti premetto che mi sento veramente deufradato del primo posto che adetta degli stessi giurati toccava a me in quanto la mia poesia èra la più bella,e quindi lascio a don paolo dello stritto e alla poetessa assunta abbate e alle loro coscienze in quello che hanno fatto. ti premetto che io scrivo perchè amo la poesia e non perchè ho bisogno di curriculum o altro.
Scritto da pasquale aufiero secondo classificato terza edizione premio il duomo di marcianise 2008
Caro Giuseppe hai ragione la poesia vincitrice 2008 Vecchi Natali veramente e’ edita ed e’inserita a pag.15 del libro di poesia “E a Sera…” di Bianca Festino stampato dalla casa editrice ISMECA di Bologna nel 2008 nella collana Omero-Poeti Contemporanei.
Pasquale mi dispiace sei stato veramente deufradato.
Pietro
Caro pietro ti ringrazio per la solidarietà dimostratami,la poetessa oltre ad essere membro della comunità del Sacerdote in questione mi risulta che non è la prima volta che faccia di queste cose,queste persone dovrebbero fare questo concorso non a livello nazionale e coinvolgendo anche i ragazzi delle scuole oltretutto facendogli pagare una quota di iscrizione di 10 euro. Pertanto chiedo aiuto a tutte le persone di marcianise di cultura e non,visto che io mi sono messo in contatto tramite email con queste persone senza ricevere alcuna risposta e si fanno negare telefonicanente, sarei felice di mettermi in contatto con questa poetessa se qualcuno potesse aiutarmi Grazie.
Pasquale sei stato veramente derubato del primo posto,almeno queste persone,organizzatrici del concorso e la stessa poetessa dovrebbero chiederti SCUSA, Cosa che faccio io da parte di tutta la città di Marcianise.
E’ passato quasi un anno dalla premiazione del III concorso di poesie indetto dal Duomo di Marcianise e, dopo un lungo letargo, il sig. Pasquale si è finalmente “svegliato” e, per tenersi allenato con la mente, parla, offende, diffama persone che neanche conosce personalmente permettendosi altresì di esprimere giudizi in merito ad un concorso che nasce dalla semplicità di tessere rapporti umani basati su valori e sentimenti di cui il Sig. suddetto è fortemente carente.
Scrive testualmente: “mi sento veramente deufradato del primo posto che adetta degli stessi giurati toccava a me in quanto la mia poesia èra la più bella”… ho detto tutto…
Il metro di valutazione della giuria non si basava su valori astratti quali la bellezza, tanto declamata dall’autore, ma su concetti ed esperienze sentite profondamente ed espresse nella forma più congeniale ed appropriata.
Il fatto che la poesia I classificata fosse già edita, è piena responsabilità morale di chi firma l’autocertificazione acclusa.
Del resto il giudizio della giuria (vedi bando Natale 2008) è comunque insindacabile ed inappellabile, per cui le lamentele del Sig. Pasquale sono assolutamente fuori luogo e pretestuose.
Cerchiamo di parlare d’altro, se vogliamo fare cultura, “o’ ngiucio” non è degno di persone adulte che dovrebbero dare il buon esempio a tanti giovani in cerca di identità.
Un abbraccio fraterno a tutti, Peppino.
Signor Peppino io non so chi lei sia ma prima di parlare dovrebbe stare attendo nel dire certe frasi,se poi le ritiene che una persona che intende far valere le sue giuste ragioni,mentre per lei dovrebbe stare zitto e permettere a voi di fare certi magheggi,si sta sbagliando di grosso,siete voi che fate PAPOCCHIE.Per quando riguarda o’nciucio come lei dice queste sono specialità vostre,tanto si è capito lei da che parte sta,per il fatto che io mi sia ricordato dopo quasi un anno signor peppino lei a preso una grande tranvata,le dico che io a marcianise non conosco nessuno e non sto in contatto con nessuno le dico che sono andato sul sito per partecipare alla quarta edizione del concorso e ho avuto la gradita sorpresa di leggere i commenti di suoi concittadini che lei fa finta di non notare e allora ho approfondito,lei ha parlato di nciucio io le dico cà nisciuno e fesso come,le posso solo dire stia attendo nel dire frasi che io personalmente non ho mai detto perchè qui chi sta dicendo cavolate è solo lei.Cordialmente la saluto.
Caro Peppino come si vede che non leggi questo sito, perchè gli stessi commenti stanno anche sotto l’articolo della premiazione 2008.
Quindi il signor Giuseppe e il Sig. Pasquale aufiero erano già svegli da un pezzo, non dopo un anno. Per me ha fatto bene svegliare autori e soprattutto i giovani. Per organizzare manifestazioni letterarie ci vuole ben altro e non disordine causato dalla stessa segretaria del concorso. Ma fatemi il piacere.
Pietro.
P.S. Disordine = 90° minuto
Vorrei rispondere al signor Giuseppe che ha risposto al poeta secondo classificato,signor giuseppe è veramente vergognoso da parte sua parlare in questo modo lei ancora una volta gia lo avete fatto il giorno della premiazione sta prendendo in giro non solo i cittadini di marcianise,ma tutte le persone che hanno partecipato al premio,Lei dice che il giudizio della giuria è insindacabile ed inappellabile ed è giusto,il poeta vi sta solo dice che voi avete premiato una poesia pur sapendo che era edita, e quindi avreste almeno dovuto fare le vostre scuse.ritirando il primo premio e diffidando la poetessa a non partecipare più al concorso ma siccome fa parte di una comunità che tutti sappiamo a marcianise state coprendo tutto è veramente vergognoso tutto questo,il poeta dovrebbe denunciarvi tutti e chiedere l’annullamento del premio con restituzione delle quote a tutti i partecipanti.
Cari tutti vi informo che di poeti in erba a Marcianise ce ne sono
tanti solo che vincono premi altrove forse perche’li valutano per
quello che scrivono senza sapere nemmeno i loro nomi?L’ultimo esempio?
Accademia nazionale d’arte e cultura “IL ROMBO” Presidente Prof.
Antonio Mastrominico (Accademico dei Micenei di R.C. e Accademico Velardinelliano di Napoli )ha conferito il 27/09/2009 il Primo
premio “Campania-G.Bufalino_M.Luzi”(oltre 350 partecipanti da tutta Italia) alla poetessa in erba GIUSY GRIMALDI DI MARCIANISE con la poesia
“LA VITA” giovanissima, frequenta la VL del classico del liceo”F.QUERCIA”
di Marcianise dirigenti Marotta Diamante e Domenico Caroprese,ins.IODICE.Ecco alcune cose Sane di Marcianise che ne pensate?Incitiamo i giovani ad accostarsi alla vera cultura .
Nel chiedere umilmente vènia ai commentatori ed ai poeti che commentano questo articolo, non posso tuttavia tacere ciò che penso dei concorsi di poesia. La poesia è, a mio modo di vedere, il concretizzarsi d’un particolare stato di grazia, di quel momento di astrazione dal mondo materiale, il corpo divino dell’idea sublimata. Come si fa allora, mi domando, a confrontare con un siffatto “spirito agonistico”, quale quello d’un concorso di poesia, modi di porgere intime emozioni tanto diversi che scaturiscono da ancor più diversi e personali modi di sentire? La poesia è quell’attimo di abbandono del poeta, unico e irripetibile,diverso da quello eventualmente successivo, di quel momento particolare indotto dagli eventi più disparati e, talora impensabili e inusitati, che non può e non deve accettare nessuna comparazione. Non facciamoci ingannare, nondimeno, dal bellissimo “Parallelo tra Dante e Petrarca” del Foscolo; lì si pone in risalto lo strumento squisitamente linguistico: il poeta Gotico e il poeta Lirico, ciò che “suona” nella mente del Petrarca, “tenzona” in quella di Dante. Chiederò a due amici che vivono al nord che si dilettono ambedue a scrivere versi, il permesso di pubblicare su questo portale, in questo articolo, una poesia di ciascuno e chiederò ai commentatori di questo portale un giudizio su tutt’e due le composizioni allo scopo di vedere quale delle due è la più bella. Ovviamente non scriverò il nome dell’autore.
Marco RUSSO
Due brevi telefonate ai due cari amici ai quali ho spiegato succintamente il mio proposito e mi hanno accordato il permesso di pubblicare su questo portale, per ciascuno, una loro poesia. Ecco la prima:
RIFUGIO DI UCCELLI NOTTURNI
In alto c’è un pino distorto;
sta intento e ascolta l’abisso
col fusto piegato a balestra.
Rifugio d’uccelli notturni,
nell’ora più alta risuona
d’un battere d’ali veloce.
Ha pure un suo nido il mio cuore
sospeso nel buio, una voce;
sta pure in ascolto, la notte.
Ecco, invece, la seconda:
INNO ALLA MORTE
Amore, mio giovine emblema,
tornato a dorare la terra,
diffuso entro il giorno rupestre,
è l’ultima volta che miro
(appiè del botro, d’irruenti
acque sontuoso, d’antri
funesto) la scia di luce
che pari alla tortora lamentosa
sull’erba svagata si turba.
Amore, salute lucente,
mi pesano gli anni venturi.
Abbandonata la mazza fedele,
scivolerò nell’acqua buia
senza rimpianto.
Morte, arido fiume…
immemore sorella, morte,
l’uguale mi farai del sogno
baciandomi.
Avrò il tuo passo,
andrò senza lasciare impronta.
Mi darai il cuore immobile
d’un iddio, sarò innocente,
non avrò più pensieri nè bontà.
Colla mente murata,
cogli occhi caduti in oblio,
farò da guida alla felicità.
Chiedo ai signori commentatori, ai poeti, ai componenti la giuria, di formulare un giudizio del tutto spassionato,i miei due Amici saranno molto contenti.
Grazie
Marco RUSSO
Caro Pietro, e signora lucia vi ringrazio di cuore per i vostri commenti,mi sembra ormai inutile commentare certe persone che si sono qualificate da sole,un concorso serio fatto da persone coscenti avrebbe gia provveduto a fare quello che èra il loro dovere.Io, non so e mi chiedo cosa ho fatto di male,solo perchè sono venuto a conoscenza che è stata premiata una loro comunitaria con una poesia già publicata in una raccolta,quantomeno mi sarei aspettato delle scuse da parte della segretaria del premio e dal presidente del premio,non so è chiedere troppo?. Invece vengo anche accusato di aver voluto mettere confusione,ma vi prometto non è finita qui molto presto avranno mie notizie,mi fa solo spece che siano persone di chiesa, e dicono che dovrebbero essere gli adulti a dare il buon esempio ai giovani in cerca di una identità.
Dopo aver confortato Aufiero, che si dice defraudato, rassicurandolo che “se sono rose fioriranno”, mi cimento con l’invito rivolto da Marco Russo.
Le poesia da lui pubblicate hanno una certa musicalità, ma non le trovo immediatamente comprensibili: il linguaggio é un po’ prolisso e, quindi, dispersivo.
Per me la poesia è la sintesi della sintesi di un’emozione, di un pensiero e,quando non si raggiunge quest’obbiettivo, é meglio la prosa.E poi: la poesia presuppone a monte una grande cultura, senza la quale ci disperdiamo nell’enfasi e nella retorica, che sono per se stesse nemiche della poesia.
La grandezza di Leopardi consiste proprio nel passaggio dall’erudizione alla poesia. Diversamente presentiamo la stessa presunzione di quel topo che, sporcandosi di farina, disse: “Pure io sono mugnaio!”.
Pietro l’Aretino
E’ meglio non parlarne.
Pietro l’Aretino
Salve,
ho appena letto delle critiche agitate sul risultato di un concorso di poesia avvenuto al duomo di Marcianise nel 2008.
Io sono la vincitrice del concorso e faccio presente all’esimio poeta Pasquale Aufiero e a quanti si sono uniti al coro di proteste che nel bando di concorso del 2008 NON ERA RICHIESTO CHE LA POESIA FOSSE INEDITA , si richiedeva solamente che gli autori si assumessero la responsabilità sui contenuti e sull’autenticità delle opere presentate.
A testimonianza di quanto detto trascrivo integralmente , per chi lo voglia leggere , il bando di concorso del 2008.
Con piacere vi invio il bando della III Edizione 2008 .
Premio Nazionale di Poesia “Un Natale di Solidarietà” 2008
Il Duomo di Marcianise bandisce la terza edizione del Premio Nazionale di
Poesia “Un Natale di Solidarietà” 2008 .
Regolamento
Il premio prevede due sezioni :
Sezione A) Poesia in lingua italiana riservata agli adulti dai 18 anni in su
; Sezione B) Poesia in lingua italiana riservata agli alunni delle scuole
elementari , medie e superiori . Lunghezza opere ammesse alle sezioni A e B :
una poesia max 36 versi . Ogni partecipante potrà inviare una sola poesia .
Tema del Concorso : Natale è riconoscersi membri di una famiglia .
Come , dove e quando spedire il materiale :
Per evitare che la conoscenza dell’autore dell’opera possa in qualche modo
influenzare il giudizio della giuria , le opere devono essere spedite in sei
copie in busta chiusa , che dovrà contenere cinque copie anonime e una busta
più piccola nella quale sarà inserita la sesta copia con le generalità , l’
indirizzo , il numero di telefono , il curriculum letterario e l’indirizzo di
posta elettronica . In caso di iscrizione da parte di un minore , l’adesione
dovrà essere autenticata e sottoscritta da chi ne esercita la potestà .
Per disguidi postali , scioperi o altro , l’organizzazione non risponde dei
danni subiti .
Gli autori , inoltre , si assumono ogni responsabilità sui contenuti e l’
autenticità delle opere presentate .
Scadenza e modalità di invio delle opere :
Le opere devono essere inviate entro e non oltre l’8 Dicembre 2008 (farà fede
il timbro postale) al seguente indirizzo : Segreteria del Premio Nazionale di
Poesia “Un Natale di Solidarietà” 2008 Duomo di Marcianise Via Duomo 81025
Marcianise (CE) .
Contributo :
La partecipazione al premio prevede il versamento di una tassa di
partecipazione di Euro 10 per la sezione A . Per la sezione B gli alunni delle
scuole elementari , medie e superiori possono presentare lavori singoli , di
classe o di gruppo . Per i lavori singoli è prevista una tassa di
partecipazione di Euro 5 ; per i lavori di classe o di gruppo è prevista una
tassa di partecipazione di Euro 10 . Tale contributo dovrà essere inserito in
contanti nella busta grande contenente le poesie .
I plichi non conformi a quanto disposto non verranno presi in esame , nè
restituiti . Le opere presentate non saranno restituite .
Selezione delle opere :
Il concorso prevede due selezioni . Le opere pervenute saranno oggetto di una
valutazione complessiva che porterà ad una prima selezione delle opere per
ciascuna sezione . Le opere selezionate saranno sottoposte ad un’ulteriore
valutazione che porterà alla seconda selezione delle opere finaliste .
Premi :
Ai primi tre classificati per entrambe le sezioni saranno assegnati targhe ,
diplomi e oggetti d’arte sacra . Ulteriori premi potranno essere assegnati a
giudizio della giuria . Il giudizio della giuria è inappellabile e
insindacabile .
I risultati del premio :
Gli autori delle opere finaliste saranno contattati dall’organizzazione , i
nominativi saranno comunque pubblicati sui siti letterari e a mezzo stampa .
Cerimonia di premiazione :
La premiazione si terrà il giorno 06 gennaio 2009 . Gli artisti che non
potranno presenziare alla cerimonia di premiazione dovranno comunicarlo all’
organizzazione con almeno una settimana di anticipo . Per il ritiro dei premi è
ammessa una delega scritta firmata dall’autore premiato . L’eventuale
spedizione del premio conferito dovrà essere richiesta espressamente dall’
autore che si addosserà al riguardo ogni spesa .
Tutela dei dati personali :
Ai sensi della legge n. 675/96 e successive modifiche, la segreteria dichiara
che il trattamento dei dati dei partecipanti al concorso è finalizzato
unicamente alla gestione e diffusione del premio e all’invio di eventuali
iniziative future da parte dei promotori del premio stesso .
Si fa presente che con l’invio delle opere partecipanti al premio l’
interessato acconsente al trattamento dei dati personali .
Per ulteriori informazioni inviare una e-mail all’indirizzo di posta
elettronica paolo.dellostritto@fastwebnet.it . Se è necessario un contatto
diretto telefonare al numero 08231875392 (dalle ore 18.00 alle ore 20.00) .
Il Presidente
Don Paolo Dello Stritto
Dopo quanto esposto e motivato , chiederei a tutti quelli che mi hanno criticato di controllare le notizie che vengono diffuse prima di avventurarsi in illazioni avventate e STRUMENTALI
Distinti saluti
Bianca Festino
Per il Signor Pietro l’Aretino
Egregio,lungi da me entrare in polemica con Lei, ma il mio pensiero è differente dal Suo.In questa materia non ci sono ricette da seguire, giudicare è molto arduo, la questione sollevata da Pasquale Aufiero ne è l’esempio. Io credo, che le due poesie proposte dal Signor Marco RUSSO, siano un eccellente esempio di capacità comunicativa e creatività, e sono fermamente convinto che sentiremo presto parlare di questi due autori, intanto aspettiamo la loro partecipazione a ‘Un Natale di Solidarietà 2009′.
Con osservanza Gianni BOFFO.
Ringrazio da parte dei miei due Amici poeti chi ha commentato le loro poesie. Faccio osservare, tuttavia, che non è stato espresso un giudizio sulla più bella delle due.Se fosse possibile un giudizio in questo senso, sarei molto felice di comunicarlo ai miei due Amici. Approfitto, inoltre, di chiedere rispettosamente, un giudizio, come detto spassionato e senza pretese, alla Signora/ina Bianca Festino, Signor Pasquale Aufiero ed altri sulle poesie esposte sopra. Ringrazio anticipatamente.
Marco RUSSO
Risposta alla poetessa Bianca Festino.
Carissima, vedo che Lei è inesperta nella valutazione di un regolamento di un concorso. Son pronto a darle dei ragguagli. Un concorso a tema prevede sempre una poesia inedita anche se non è specificato dal regolamento. Perché è impossibile possedere una poesia da un tema specifico e Le dico anche che la commissione giudicatrice del concorso dovrebbe essere formata da giornalisti, scrittori Teologi e persone che hanno alle spalle attività letterarie e libri pubblicati da oltre 20 anni. Quindi è doveroso da parte Sua, dal Presidente e dalla Segretaria del Concorso fare le dovute scuse al poeta Pasquale Aufiero. Un’altra cosa i giovani fino a 18 anni non pagano la tassa di partecipazione, i giovani fino a 18 anni non pagano la tassa di partecipazione, i giovani fino a 18 anni non pagano la tassa di partecipazione, i giovani fino a 18 anni non pagano la tassa di partecipazione. Ascoltate un consiglio buono se no quest’anno con tutte queste dicerie avrete un calo di partecipanti. Spero di essere stato chiaro. Non voglio aggiungere altro poche parole buon intenditori.
Walter
caro Walter parole sante,che queste persone e la stessa presunta poetessa dovrebbero sapere, ti dico solo una cosa ho telefonato tempo addietro alla segretaria del concorso per chiedere in merito a questa situazione,sai cosa mi risponde che il giudizio della giuria è insindacabile e inappellabile io non ho mai contestato la giuria che tuttora rispetto,io gli dicevo che la colpa era della segreteria e del presidente che avevano permesso la partecipazione e fatto vincere una poesia di una loro comunitaria che a marcianise tutti sanno,poi ti posso dire che una settimana fa hanno fatto una riunione per il nuovo bando entrando nel vecchio bando che io ebbi cura nel 2008 di stamparmi e c’è scritto che la poesia doveva essere inedita e mai publicata e hanno tolto il tutto cambiando le carte in tavola,ma ti dirò ancora di più,che subito dopo ho contattato una persona che faceva parte della giuria spiegandole la situazione e faceva finta di cadere dalle nuvole si mi ha ammesso che la poesia doveva essere inedita,anzi mi ha detto forniscimi le prove che sarà mia cura riunire la segreteria e prendere dei provvedimenti,caro walter come gli ho mandato la prova è sparito ci sentivamo a telefono e gli ho spedito anche delle mie poesie dopo la riunione è sparito completamente e te lo posso dimostrare attraverso le email che mi spediva firmate.comunque stanne certo adesso arriverà il bello continueremo a divertirci più di quando ci hanno fatto ridere. GRAZIE.
Alla poetessa Bianca Festino,al Presidente e alla Segretaria del Concorso Nazionale di poesia ‘Un Natale di Solidarietà′
Pensiero sull’umiltà
Proprio questa mattina mi sono trovato a parlare di umiltà con una mia carissima amica.
Sul dizionario, si trova questa definizione della parola “Umiltà”: sentimento e conseguente comportamento improntato alla consapevolezza dei propri limiti e al distacco da ogni forma di orgoglio e sicurezza eccessivi di sé.
Quanta verità in questa frase!
Anche la religione cattolica è piena di riferimenti all’umiltà:
“Or chiunque si innalzerà sarà abbassato; e chiunque si abbasserà sarà innalzato” Matteo 23,12
“L’umiltà è fondamento e custode delle virtù” dice San Bernardo
“Quando vedo un fiore spero nel frutto; così quando vedo un umile, io spero nella sua beatitudine celeste” osserva Sant’Antonio, che addirittura distingue dieci gradi umiltà per arrivare alla perfezione.
E l’umiltà è il fondamento dell’Ordine dei Francescani
Io non sono religioso, né credente, ma penso che l’umiltà sia veramente fondamentale nel rapporto con gli altri. Dovrebbe annoverarsi nella lista delle indispensabili qualità umane, ma quanti di noi sono disposti ad ammettere la propria ignoranza?
Troviamo riferimenti all’umiltà anche in letteratura:
“Quasi tutti gli uomini grandi sono modesti, perché si paragonano continuamente, non con gli altri, ma con quell’idea del perfetto che hanno innanzi allo spirito” scrisse Giacomo Leopardi, mentre Marcel Aymé affermò: “L’umiltà è l’anticamera di tutte le perfezioni”, per arrivare a Thomas Eliot, il quale disse: “L’umiltà è la virtù più difficile da conquistare; niente di più duro a morire del desiderio di pensar bene di sé stessi”.
Umiltà come predisposizione interiore per conoscersi e riconoscersi, per crescere, per poter dare agli altri il nostro amore ed il nostro sapere.
Saper ascoltare, saper ammettere i propri errori ed imparare che la conoscenza non ha confini ed il nostro bagaglio culturale è solo una parte infinitesimale del sapere universale.
Se poi qualcuno ci dirà che ci sottostimiamo… forse meglio così…. piuttosto che esserci imposti arrogantemente e sordi al nostro prossimo
Questo è almeno il mio pensiero, il mio stile di vita.
E ricordiamoci che :”Un buon comandante è un uomo umile” afferma il Taoismo… e non solo il Taoismo.
Walter.
Nel ringraziare tutta la città di marcianise,nel ringraziare tutti gli amici,che ho avuto modo di conoscere,e che saranno e sono le cose belle della vostra splendida città, termino questa Odissea con l’esperienza che non tutti i mali vengono per nuocere,perchè dal male ricevuto da pochi singoli ho avuto modo di conoscere tante persone che amano la vera cultura,persone colme di umiltà ma sopratutto di Fede e onestà grazie di tutto.
Concludo solo facendo un appello,che per motivi di spazio non posso fare in questa pagina,ma in quella che segue.
Vorrei,con questa mia rivolgere un appello alla persona della giurìa,che ci siamo sentiti telefonicamente,non appena saputo che la poesia vincitrice risultava edita e publicata su di una raccolta,questa persona telefonicamente mi ha detto mi dia la prova che la poesia è edita e sarà mia cura risolvere il caso,il tutto confermato in una email inviatami che recitava cosi: Per quanto concerne IL CASO cui accennava,sempre nel corso della telefonata,al brano NON inedito che è risultato vincitore all’ultimo concorso, la pregherei vivamente di fornirmi le coordinate di riscontro,della sua affermazione. Non certo per sfiducia nei suoi confronti,ci mancherebbe,ma,se non altro,per potermi muovere,con la certezza e la prudenza di cui è necessario essere dodati in circostanze come questa.Sarà mia cura documentare cosi,e circostanziatamente,gli altri membri del comitato (SENZA SOLLEVARE INUTILI POLVERONI MA PER ACQUISIRE LA INDISPENSABILE PRUDENZA IN FUTURO) DI TUTTO QUESTO LA RINGRAZIO E LE AUGURO DI CUORE UNA SERENA GIORNATA. Non appena sono stato in grado di fornire la prova questa persona è sparita,ma per quel poco che ho avuto modo di conoscerla vorrei dirle dove è finita la sua bontà la sua gentilezza,il suo buonismo,hanno convinto e addolcito anche lei?.DIO VEDE E SA’ GRAZIE PER LA SUA FALSA DISPONIBILTA’
ERRATA CORRIGE
Onde evitare che NOTIZIE ERRATE vengano diffuse arbitrariamente , riporto di seguito alcune delle tante risposte ricevute da molti giudici di concorsi di poesia nazionali e internazionali , interpellati sull’argomento .
Faccio presente che tutte le risposte ricevute affermano chiaramente che SE NEL BANDO NON E’ ESPRESSAMENTE RICHIESTO , ANCHE LE POESIE A TEMA POSSONO ESSERE POESIE GIA’ EDITE !!!
— Lun 5/10/09, donnaolimpia@email.it ha scritto:
Da: donnaolimpia@email.it
Oggetto: Re: richiesta chiarimento sui bandi di concorso
Data: Lunedì 5 ottobre 2009, 17:54
Gentile Bianca, tutto ciò che non è espressamente ‘vietato’ è da considerarsi consentito. Quindi se in un bando non è indicato con chiarezza che l’opera ammessa deve essere inedita,è lecito partecipare con un’opera edita.
Cordiali saluti.
Circolo neoilluminista ‘Donna Olimpia Frangipane’
Non ho altro da aggiungere , ma vorrei chiedere ai moderatori di questo sito se è lecito pubblicare espressioni a volte realmente offensive verso terzi che , magari , ignorano per lungo tempo di essere stati calunniati e offesi .
Distinti saluti Bianca Festino
Per Marco Russo :commento alle due poesie pubblicate.
Gentile Marco Russo ,
le due poesie degli amici poeti sono entrambe molto belle, ma anche molto differenti .
La poesia RIFUGIO DÌ UCCELLI NOTTURNI , per quanto concerne la metrica ,è scritta tutta in novenari , per cui presenta una certa musicalità , anche se gli accenti ritmici di ogni verso non cadono sempre sulla seconda , quinta e ottava sillaba , come richiesto per il novenario classico.
Il profilo del vecchio pino contorto è scolpito con parole incisive , capaci di riprodurre nell’immaginario di chi legge la scena evocata: pare quasi di avvertire il fruscio di decine di ali di uccelli che vanno a cercare rifugio nell’albero.
Il bisogno di rifugio, di nido, di sicurezza, di calore diventa pressante anche per il cuore del poeta “sospeso nel buio”e si concretizza nella presenza di una voce , forse avvertita come viva perché tenuta in vita dal ricordo e talmente coinvolgente , talmente rassicurante , talmente ammaliante da costringere anche la notte a restare in ascolto…nell’attesa di chi sa quale malia .
La poesia INNO ALLA MORTE presenta una metrica varia che la rende un po’ più articolata alla lettura e un numero maggiore di versi.
La poesia parte da una invocazione d’amore, che, tuttavia , ha in sé sin dall’inizio una struggente tristezza : la luce che riesce a filtrare dal bordo del fosso in cui corre l’acqua del fiume è solo una scia di luce. La luce è sempre più fioca , a mano a mano che i versi procedono, come sempre più fioca appare la speranza:”mi pesano gli anni venturi”.Il piano dell’irreale e quello del reale si sovrappongono in un desiderio ormai incontenibile di morte , di oblio (“andrò senza lasciare impronta”), ma anche di intoccabilità (come”un iddio”) , nella speranza di raggiungere lo stato di innocenza definitiva della quiete assoluta , che non richiede “più pensieri né bontà”. Il poeta equipara lo stato di quiete eterna alla felicità: solo l’assoluto , il non essere ,(non la mente , non la vista ), può appagare l’uomo in maniera definitiva.
Entrambe le poesie , come ho già detto , sono belle , entrambe coinvolgenti , tuttavia io preferisco RIFUGI DÌ UCCELLI NOTTURNI , perché più essenziale nell’esposizione e più immediata nel trasmettere sensazioni. Mi piace , inoltre , la chiusa che crea l’attesa di un ascolto notturno e lascia l’animo sospeso .
Spero di aver colto almeno in parte il significato delle due poesie .
Distinti saluti
Bianca Festino.
Gentile Bianca Festino,
prima d’ogni cosa, mi è particolarmente gradito rivolgerLe un vivo ringraziamento per la Sua disponibilità nell’esprimere, anche se spassionatamente, il Suo più che qualificato giudizio. Come ho avuto modo di esprimere nel mio primo commento su questo articolo, non condivido i concorsi di poesia per i motivi che ho succintamente esposti ed è per questo che ho ritenuto di dover rendermi conto della “profondità” delle conoscenze,di qualche componente la giuria del concorso in parola, almeno dei maggiori poeti del novecento. Voglio precisarLe che l’intento era scevro da qualsivoglia intenzione beffarda o maldestramente ludica. Tuttavia mi sarei aspettato, a conclusione del Suo giudizio, come detto, più che qualfificato, che Lei accennasse ad una qualche reminiscenza riconducibile agli autori del nostro novecento, se non addirittura, ai veri autori: Salvatore QUASIMODO per la prima e Giuseppe UNGARETTI per la seconda.
Cordialmente
Marco RUSSO
Caro Marco Russo mi compiaccio per quello che ha fatto,naturalmente Lei
sa che ogni poeta ha un suo modo nello scrivere e anche chi e’addentro
alla materia puo’commettere qualche errore di valutazione sinceramente
non conosco le poesie del precedente concorso del duomo e quindi non
posso esprimermi in merito mica sono tutti Cavalieri e Cultori della
poesia come lo e’il nostro amico Walter.Chiudiamo questi atti e ricordiamoci (cito due frasi a me care),Ho imparato una verita’che
pochi conoscono:che l’arte largisce le sue consolazioni sopratutto
agli artisti falliti(E.MONTALE);Il saggio muta consiglio,ma lo stolto
resta della sua opinione(F:PETRARCA).Ciao a tutti.
lo scherzo beffardo di Marco Russo aveva un obbiettivo raggiunto: con la poesia non si scherza: speriamo che i concorsi si fanno solo per avvicinare i giovani ai piaceri della cultura.
Nella trappola tesa ci sarei potuto cadere pure io, perciò la Signora Festino non se l’abbia a male.
Questo zuzzurullone ne pensa più del diavolo, ma gliela perdoniamo, perchè
riesce a tenere in piedi un interesse per la letteratura, oggi trascurata dai più.
ALBERTO MARINO
Avvicinare i giovani a questa nobile arte, è un lavoro ciclopico, i concorsi possono aiutare, non ci sono dubbi, ma per giudicare la poesia,non ci sono ricette da seguire, o tempi da cronometrare e di conseguenza si rischiano i malumori che abbiamo letto nei commenti. Detto questo volevo contribuire, nel mio piccolo, a spronare i giovani( e non) ad avvicinarsi a quest’arte, lasciando in questo post una dedica al mio amato Paese, scritta tempo fa. Accetto, se ce ne saranno, ogni genere di critica, anche la più cattiva, perché leggendole imparerò senz’altro qualcosa in più.
Grazie per l’attenzione.
Udine, 16 ottobre 2009 Giovanni TARTAGLIONE
RIPOSO DI UN ANELITO
Son tornato ancora una volta,
a respirare i suoi colori,
a rubare le facce della gente.
Le amarezze negli angoli dei cortili
non invecchiano mai,
come gli alberi della piazza,
fermi, silenziosi, ma da sempre presenti.
Tutto è cambiato,
ma non c’è niente di nuovo, perché?
Ho cercato risposte negli occhi dei giovani,
ma ho trovato il vuoto,
forse loro non sperano, ma consumano,
consumano tutto quello che trovano,
anche la vita, senza mai guardare dietro…
dietro c’è altro, giratevi!
Io ci sono stato dietro,
a masticare rabbia, a ingoiare odio,
poi il vento mi ha spinto oltre,
ma come sempre son tornato.
Gli alberi della piazza hanno radici profonde,
non moriranno mai.
Giovanni TARTAGLIONE ( Gennaio 1997)
Questa poesia di Giovanni TARTAGLIONE è un ampio, pacato respiro.
L’incipit dà subito l’idea d’un sospiro che segue un affanno compiuto, una meta raggiunta; un sospiro che comincia ad effondersi mediante la bella sinestesia del verso seguente sino al concretizzarsi nel desiderio recondito e caro di rivedere finalmente volti noti, se si vuole, familiari al poeta, visione questa, che lo appaga e lo ristora.
Il suo respiro si snoda effondendosi, inoltre, sui disagi di quella umanità a lui tanto cara raccolta “negli angoli dei cortili” i quali ai suoi occhi paiono immutabili, e li rapporta ad uno dei simboli della sua città: gli alberi della piazza e facendo, così, da preludio al concetto di immobilismo che introduce con un chiasmo troncandolo con una domanda perentoria alla quale nessuno gli può rispondere.
S’illude di trovar risposta nella vacuità degli occhi dei giovani, quei giovani ai quali non è stato trasmesso alcun valore se non l’egoismo stolido e il bieco consumismo, ad onta di chi “sta dietro” chi, forse, non può permettersi di consumare, ma covare solo odio e rancore; e siccome il poeta ha sperimentato questa condizione non felicissima, invita i giovani a “girarsi” concedendosi una forma vernacolare autoctona.
Al vento “che spinge oltre” gli possiamo attribuire una duplice funzione: oltre quella d’una benigna sorte, anche quella dei valori morali che gli son stati trasmessi ma che egli ha saputo coltivare ma che, soprattutto, gli hanno consentito di non scagliare addosso alla sua gente alla quale si sente unito, indissolubilmente, da una fratellanza ctonia, quella rabbia e quell’odio da lui ingoiato e masticata.
Chiude il suo sospiro; quel sospiro ch’ era divenuto un nodo mentre osservava la vacuità di occhi proiettati nel futuro e le proprie sofferenze lontane, sino a smorzarsi, acquietandosi all’ombra delle fronde degli alberi immortali.
Complimenti Giovanni!
Marco RUSSO
L’amore e la nostalgia della propria terra non muoiono mai!
Amore e nostalgia che un tempo sono stai rabbia, vinta col sacrificio dell’abbandono!
C’é in questa poesia una nostalgia struggente, che, razionalizzata, diventa filosofia della vita che vince le quotidianità.
Sono versi semplici che nascono dal cuore, che é il solo che può fare poesia.
C’é la poesia artefatta, dettata dal cervello e dal rispetto della metrica, imbottita dl forme retoriche, che non riesce, però. a parlare al cuore.
Le diverse sensibilità, che caratterizzano i numerosi movimenti letterari,si appalesano sempre nella predilezione di specifici temi, ma lo strumento, che dà loro la capacità di emozionare, è sempre il cuore.
Anche il questo papà Dante ci viene in soccorso:” Io son un, che quando amor mi spira e noto, in quel modo che ditta dentro, io vo’ significando”.
Bravo Giovanni Tartaglione: quando puoi, dacci nuove emozioni!
Alberto Marino
Vi ringrazio per aver letto questo scritto, per me resta solo una dedica al mio Paese, definirla poesia è troppo.
Saluti.
Giovanni TARTAGLIONE
Da tutto il papocchio che il caro Pasquale Aufiero è stato capace di creare ne deduco che di animo poetico è completamente P R I V O ! Lo stile del poeta è umile, pronto a superare le prove della vita, figuriamoci UN SEMPLICE CONCORSO DI POESIA al quale hanno partecipato tanti bambini, anche miei alunni. I piccoli poeti sapevano che non si fà poesia per vincere e sono andati via FELICI d’ aver partecipato. Caro PASQUALE, le presenterò i miei alunni che hanno molto da insegnarle. LEI . . . , NON SA PERDERE ! Anche quest’anno tutta la mia classe partecipa alla iv edizione del concorso per mettersi alla prova e non per vincere! C I A O A T U T T I!
Carissima Lina,
certe affermazioni se le tenga per Lei visto che non ha capito proprio niente. Paragonare dei bambini con gli adulti. I bambini son ingenui e certe cose non le sanno. Ho capito, Lei e’ un’altra di quelle che accusa gli altri per prendere il posto nella scena. Certe cose se fatte in famiglia non vanno pubbblicizzate a livello nazionale.
Case editrici come Carta e Penna, Club degli Autori e tante altre hanno depennato il bando dai concorsi di Dicembre. Con questo le voglio dire che ha usato un’affermazione elementare proprio della sua didattica di insegnamento, ma fetemi il piacere, quanti poeti emergenti di filastrocche messe male insieme. Le parole migliori sono quelle che non si dicono.
Schietto.
SCHIETTO DI NOME MA NON DI FATTO ! (affermazione edita)
IERI SERA E’ VENUTA A MANCARE LA GRANDE ALDA MERINI!
“IO SONO CERTA CHE NULLA PIU’ SOFFOCHERA’ LA MIA RIMA,
IL SILENZIO L’HO TENUTO CHIUSO PER ANNI NELLA GOLA
COME UNA TRAPPOLA DI SACRIFICIO,
E’ QUINDI VENUTO IL MOMENTO DI CANTARE
UNA ESEQUIE AL PASSATO.”
ALDA MERINI
VORREI RICORDARLA ANCORA CON I VERSI DI LEOPARDI
”
TUTTO E’ FOLLIA IN QUESTO MONDO
FUORCHE’ IL FOLLEGGIARE.
TUTTO E’ DEGNO DI RISO FUORCHE’
IL RIDERSI DI TUTTO.
TUTTO E’ VANITA’ FUORCHE’
LE BELLE ILLUSIONI
E LE DILETTEVOLI FRIVOLEZZE.”
CIAO ALDA
ASSUNTA ABBATE detta FRANCA
Alla Sig.ra ASSUNTA ABBATE detta FRANCA
Bellissime Parole di sfogo.
Ma la Grande Alda non meritava essere ricordata alla fine di una pagina
di critiche e lamenti. Carissima, perche’ non ha preparato un articolo a parte? cosi l’avrebbero letto tutti i fedeli di Caffe Procope ma anche tante Associazioni Letterarie Nazionali ed Internazionali.
Ogni bene.
Giuseppe
Domenica il presule in chiesa prima del congedo della Santa Messa:
Cari Fratelli vi voglio ricordare che mancano pochi giorni alla scadenza del concorso di poesie,
chi si sente poeta e’ invitato a partecipare per questo scrivete poesie ed inviatecele alla nostra
segreteria. Ricordatevi pero’ : importante e’ partecipare non vincere.
Che belle parole mi e’ venuta l’ispirazione!!!
Natale è: rinnovarsi per rinnovare.
Rinnovare = Soldi, Soldi, Soldi.
Tronchetto, Calendario, Presepio e Zampogne:
Soldi, Soldi, Soldi.
Concorso di Poesia: Soldi, Soldi, Soldi.
Auguri e rinnoviamoci: Soldi, Soldi, Soldi.
NATALE E’ PASSATO?
NO… SARA’ NATALE ANCORA, OGNI GIORNO, OGNI ATTIMO DELLA NOSTRA VITA SE
“DIVENTERETE COME QUESTI PICCOLI ” (GESU’)
IMPARIAMO A RENDERE “SEMPLICI ” LE ” COSE ” DIFFICILI, AD AMARCI NELL’ UNITA’ DELLE DIVERSITA’,NELL’ ACCOGLIENZA E NEL RISPETTO RECIPROCO.
NON E’ RETORICA, NON E’ UN PARLARE VAGO NE’ STANTIO.
E’ SOLO VANGELO DA VIVERE SEMPRE, IN UNITA’ CON AMICI E NEMICI,FACENDO IL VUOTO DI SE’ PER ARRICCHIRCI DELL’ALTRO,MOLTIPLICANDO LA SUA GIOIA E DIVIDENDO I SUOI PESI.
AUGURO A TUTTI DI CONTINUARE AD ” ESSERE NATALE ” NELL’AMORE!
Il Duomo di Marcianise non ha indetto ancora la V edizione del Concorso Nazionale di poesia ‘Un Natale di Solidarietà 2010′, avente per tema: Il Natale? Per piacere Voi tutti di Caffè Procope aiutatemi, vorrei notizie in merito. Grazie Mille.