“E’ una triste manfrina sempre uguale a se stessa. Si passa d’emergenza in emergenza senza soluzione di continuità e senza rendersi conto dei danni procurati alla qualità ed alla immagine dei manufatti ed alle eccellenze della provincia, unica fonte di sostentamento per migliaia di famiglie casertane”. E’ questa la dichiarazione che il dirigente della Ugl Caserta Ferdinando Palumbo, recentemente riconfermato alla guida provinciale del settore agroalimentare del sindacato, ha rilasciato questa mattina in merito alla questione Ecorec. “Due anni fa” ha precisato il sindacalista “in piena emergenza rifiuti riuscimmo a scongiurare la nascita di una discarica nel comune di Pignataro Maggiore, evitando l’innesco di una bomba ecologica che avrebbe messo in ginocchio i caseifici della zona e l’intera immagine della Mozzarella di Bufala. Sempre per tutelare tale ricchezza, ci misurammo l’anno scorso con la proposta di impiantare un rigassificatore nel comune di Villa Literno, ed oggi, puntuali come sempre al nostro appuntamento autunnale con la difesa del territorio e della sua economia rurale, ci ritroviamo a commentare le lungaggini della situazione dei siti Ecorec e della relativa messa in sicurezza, che se non affrontata con urgenza rischia di creare danni incalcolabili al territorio. Al fine di sostenere in maniera sinergica la promozione del territorio, rivolgo pertanto, a chi amministra la cosa pubblica, quello stesso invito alla responsabilità, che spesso viene indirizzato alle parti sociali: bisogna scongiurare uno stato di crisi profonda del territorio, del quale sarebbero chiare la responsabilità”.
Ex Ecorec, Palumbo (Ugl) “No a lungaggini per la messa in sicurezza”
30 Set 2009
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Al cospetto di simili problemi “chi amministra la cosa pubblica” dovrebbe predisporre, immediatamente, azioni che scaturiscono da automatismi già predisposti a tutela della salute pubblica. Tuttavia si tende a non creare allarmismi, crogiolandosi in una tale deliberazione, molto più del dovuto considerando e riconsiderando soluzioni che dovrebbero, invece, essere tempestive. In altri posti, dove il senso di civiltà del popolo è molto più sentito, chi amministra avrebbe sentito sul collo “il fiato” dei cittadini. Ma noi siamo e prefiramo rimanere un gregge di capri dormienti, forse peggiore, poichè i capri emettono dei belati quando il cane di guardia al gregge morde loro le zampe! le nostre “zampe”, invece, oramai sanguinano ma le nostre bocche, serrate in un infame silenzio, non riescono a modulare neanche il più vile dei brusii. E così, senza nessuna fretta, chi deve “spingere” per la soluzione d’un tale drammatico problema, ha tutto il tempo che vuole tanto, il popolo se la dorme e, in virtù di questo, si evita di “infastidire” più di tanto chi deve sgomberare e bonificare, nel più breve tempo possibile, quell’area.
Marco RUSSO
Un articolo che viene letto quasi 400 volte e commentato per un numero >40(Congresso del PD cittadino)farebbe sperare in una ripresa del dibattito: me lo auguro, ma non ci spero! È riuscito persino a far passare in second’ordine questo, che ha una sua cruciale importanza. E invece le attenzioni son rivolte tutte altrove: quest’emergenza può attendere? Possiamo, intanto, occuparci d’altro? Quanta è grande la “paura” di non immischiarsi! Quanto è conveniente amplificare più del dovuto il secondario: consente di eludere con “eleganza”! Farsi i “fatti propri” porta sempre Vantaggi! Non smuovere sterco maleodorante, consente alla puzza della nostra viltà di impregnare meglio noi, capri indolenti, e questa nostra sventurata terra!
“Che individui piccini e meschini siamo…tutti, nessuno escluso!”
Marco RUSSO
PER LA REDAZIONE.
Sarebbe interessante conoscere i motivi per i quali dalla sezione AMBIENTE (questa!) è stato rimosso l’articolo riguardante il secondo incendio ex ECOREC nel quale si faceva menzione ai Vigili del fuoco che avevano domato l’incendio.
Grazie
Marco RUSSO
La diossina non la produce solo l’Ecorec ma è un inquinamento cronico stagionale causato dai villici che incendiano tutto quello che è plastica. La gente deve scendere in piazza altrimenti tutti i nostri figli moriranno di cancro!
La sintesi del suo ragionamento, benche’ di due righe, ritengo si in sovrappeso,quindi necessita di una dieta,direbbe un dietologo che non e’ la dottoressa Tirone, la ricorda?
Un passo alla volta,Il tarocco di proporzioni bibbliche che voi avete creato e che allo stato,costa milioni di euro,e che adesso dopo aver interppellato maghi e veggenti,il mago Telma ha dichiarato forfait,di tutto il mondo si preannuncia difficile nella sua soluzione.Guardi in retrospettiva nella sua citta cosa e’ successo da un decennio.Spazzatura ovunque,plastica bruciata sul selciato,sul terrapieno,nei campi,non dimentichero’ (mai) una signora che dal secondo piano centro il bidone della spazzatuta distante da lei 30 metri,da mandare alle “paraolimpiade”.che meraviglia!! Il Tir sotterrato nelle campagne attigue al suo comune, mostrato poi nel programma satirico di “Striscia la notizia” nelle campagne lo ricorda?Proponetelo nella festa del carnevale, potrebbe avere un successo o forse creerebbe posti di lavoro,chissa’.
Lei quando tutto accadeva al impegnato al corso di inglese?..,Come dice scusi? Studiava il corano rigorosamente in minuscolo,.,.,
Si ha ragione la colpa e’ del Sindaco,di Berlusconi,di topogigio
paperino, di Feltri di Paron Pozzo,e di Marcianise s’e’ desta.Si impegni di piu’ la vita.
W Le zappe che avete lasciato!!W La liberta’ W La Padania!!
c’è un incendio da diverse settimane che sta consumando senza fiamma materiale tossico sotto i piloni della ferrovia vicino la cabina elettrica. ho informato divese persone che si potrebbero attivare perchè ne hanno l’autorità, ma fino ad oggi niente. si continua così a distruggere il corpo del reato e vi posso garantire che nè è stato distrutto tanto. vorrei potermi organizzare per un intervento comune per lo spegnimento. se c’è qualcuno disposto . . . . .
“La gente deve scendere in piazza altrimenti tutti i nostri figli moriranno di cancro!” Ho copiato/incollato l’invito d’un anonimo tal super beccaccione. Cosa pensi che 30/40 persone, seppur determinate come, ad es. il Comitato Mamme e famiglie sia sufficiente, scendendo in piazza, a raddrizzar le cose? Per esperienza, ti garantisco di no. C’è bisogno d’una massiccia partecipazione popolare (ma dov’è il popolo?) che provochi “l’onda d’urto” necessaria. Purtroppo, noi siamo un gregge non un popolo. Se ti preme, infine, la salute dei tuoi figli, esci anche tu allo scoperto, dai il tuo contributo. Se vuoi, me ed altri volenterosi, ci trovi tutti i mercoledì ore 19.30 c/o il Convento dei frati minori (San Pasquale).
Marco RUSSO
Forse il materiale a cui si riferisce Alessandro Petruolo è lo stesso che ho fotografato a fine agosto(visibile su Facebook). Se sarà necessario, sono disposto a fare 800 Km per unirmi ai 30/40 che accennava Marco RUSSO e spegnere l’incendio, ma temo che questo non basterebbe cari compaesani. E’ necessario che i 30/40 diventino cento volte di più, e si uniscano in una civile ma “rumorosa” rimostranza. L’orrenda realtà va portata in piazza, e non una sola volta, bisogna scomodare la stampa nazionale, nel mio piccolo lo faccio, ma non basta.
Il Comitato Mamme e famiglie DEVE ESSERE SOSTENUTO, credo(e spero di sbagliarmi!) che sia l’unica associazione che si occupi di ambiente, come mai? Forse al resto del popolo Marcianisano non interessa la salute e il futuro dei figli?
Saluti.
Udine, 1 ottobre 2009 Giovanni TARTAGLIONE
Caro Giovanni,
certo che ai marcianisani interessa la salute dei figli, ci mancherebbe! e c’è perfino un impulso inconscio, anche se molto inconscio, direi più: ctonio! che porterebbe quasi a reagire, se non fosse per l’atavica paura. Paura di esporsi, paura del prevaricatore, paura di essere visti e quindi, risultare invisi al padreterno di turno, quello che fa “o’ piacer'” quello che ” adda sistimà’ e’ figl’!” (sperando che non arrivi prima, una delle tremende malattie che conosciamo, a “sistemare” noi e i nostri figli). E allora, come ho già detto in un altro commento, prefiriamo, noi marcianisani, gregge indegno di ignavi, aspettare l’avvento d’un Messia che aborrisce il vomitevole dogma, tutto marcianisano, del “Fatti i fatti tuoi, qualcun altro ci penserà!”. Per questo, caro Giovanni, resta pure nella bella terra friulana, che molto ben conosco, tra un popolo che possiede dignità di popolo, non ne vale la pena venire qui, saresti tra quei pochi a recalcitrare. Purtroppo non verrà nessun Messia a salvarci, la nostra condanna l’abbiamo decretata noi, gregge pavido, iniquo e imbelle.
Mille cordialità
Marco RUSSO
Marcianisani ci siete? Non posso credere che nessuno reagisca alla mia provocazione.Qualcuno mi mandi almeno a …… giusto per assicurarmi che insieme ai rifiuti tossici, non sia stato sotterrato(di nascosto) anche l’orgoglio dei Marcianisani!
Buona giornata.
Udine, 2 ottobre 2009 Giovanni TARTAGLIONE