Il 04/06 p.v. a Marcianise in via Foglia verrà eseguita una sentenza di sfratto, e una famiglia intera non saprà dove andare. I motivi che inducono un proprietario a chiedere ad un giudice una sentenza di sfratto e alle forze dell’ordine di eseguirla, sono sempre legati a motivi economici: l’inquilino è moroso, non riesce a pagare! Sono rari i motivi, invece, riconducibili ad intemperanze caratteriali dello stesso inquilino.
Nei casi normali ognuno esprime pareri pro e contro ciascuna delle parti, e il fatto finisce per sopirsi nel giro di qualche ora. Stavolta, però, l’evento lascia strascichi dovuti alla figura del “proprietario”: l’alloggio che occupano questi poveri, sventurati nostri concittadini, è di “proprietà” della Chiesa – Diocesi di Capua; quella Chiesa deputata a diffondere un Vangelo che tra i suoi messaggi salvifici ne reca uno che da solo dovrebbe bastare a “dirimere” la questione: “A chi ti chiede la tunica, tu dagli anche il mantello!”
Ora c’è da chiedersi, noi fedeli tutti, quando sentiremo quel ”Parroco amministratore”- tanto ligio al suo vescovo nelle faccende amministrative da scordare la sua VERA missione pastorale – dall’altare, durante il suo ministero, leggere e commentare un tale messaggio a noi parrocchiani esortandoci simili gesti, tanto nobili, d’amore verso il prossimo, così come comandano quelle Sante parole: Quanto è stata amata quella famiglia buttata in mezzo ad una strada e quanto mantello, di quella tunica, è stato loro donato?
Non si pretende, qui, di conoscere i motivi che han trasformato eccellenti pastori di anime in freddi ragionieri con l’occhio rivolto all’utile, nondimeno ci si chiede: se un atto di clemenza, di carità, non scaturisce dal cuore d’un pastore di anime, chi mai in sua vece potrà elargire simili benefici? Si potrebbe dire che le persone sfrattate siano malvagi, senza morale ed approfittatori, ma un certo Gesù di Nazareth non comandò ”A chi ti percuote la guancia destra, tu porgi anche l’altra” e ancora a favore di un’adultera pronta per essere lapidata “chi tra di voi è senza peccato, scagli la prima pietra!” ?
L’appello che, rispettosamente, si rivolge agli esponenti della Curia e della Parrocchia, senza la pretesa di invadere le loro precipue competenze, è quello di rivolgere un caritatevole e clemente sguardo a questa loro, bisognosa, figliolanza.
Marco Russo