Il centro storico è stato trasformato in un deserto sociale e commerciale. “E’ sotto gli occhi di tutti quelli che vivono la città – commenta il dottor Antonio Tartaglione – lo stato di degrado e di completo abbandono in cui versa il nostro centro cittadino. Scelte e decisioni calate dall’alto si sono rivelate mortali per l’economia, per il commercio e per le relazioni sociali. Non voglio far polemica, ma mi domando chi solo oggi si accorge di questa realtà di fatto, dove sia stato finora? Se gli elettori di Marcianise non conoscessero la storia politico amministrativa della nostra città sarebbero portati a pensare che siamo in presenza di un candidato politicamente vergine. Siamo allibiti, considerato che la predica ci viene da chi è da ritenere il responsabile, in maniera diretta od indiretta, di quaranta anni di politica amministrativa della città di Marcianise. Molti di noi portavano, infatti, i calzoni corti quando Squeglia amministrava Marcianise. E se oggi la nostra città, come tutti sostengono, è allo sfascio sotto l’aspetto etico, politico, culturale e morale una chiara responsabilità questa persona la deve pur avere. Ora ci viene a parlare del centro storico che insieme a Fecondo ha contribuito a desertificare. Parla di servizi da realizzare a supporto del centro cittadino, servizi che né negli ultimi otto anni di amministrazione ha provveduto a realizzare ma che neanche in quaranta anni è stato in grado di attuare. Insieme a Fecondo ci ha illusi che i centri commerciali imposti da Bassolino potevano risolvere i problemi occupazionali di Marcianise. In realtà nessuna occupazione è stata realizzata e di fatto abbiamo assistito ad un sempre maggiore impoverimento dei rapporti sociali in città. La cosa più grave è che questi personaggi non hanno alcuna coscienza di ciò che hanno fatto tant’è che ancora oggi continuano nella affabulazione e negli inviti a compilare pseudo domande di assunzione e ad organizzare “selezioni” con il chiaro tentativo di poter incantare dialetticamente i marcianisani e di speculare ancora una volta sui problemi della città che loro stessi hanno causato. Purtroppo per loro i cittadini possono giudicarli dai fatti e dalla loro storia politica ed amministrativa che rappresenterà per loro certamente una condanna senza appello.”